Recensioni

giovedì 19 maggio 2016

Alessia Coppola - Alice From Wonderland (Recensione)

Alessia Coppola - Alice from Wonderland
Link per informazioni: 

Trama:
Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland? 
Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia? 
Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto. 
Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile. 
Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile. 
Sottomondo non è mai stato così sopra. 
Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta. 


DICONO DEL ROMANZO:

"Lettori, salutate la vostra realtà e scendete senza ag¬grapparvi a nessuna radice che spunta dalle pareti. Fatevi avvolgere dal fumo del Brucaliffo e dimenticate…" (Federica D’Ascani, autrice de "L’Istinto di una Donna") 

"Irresistibilmente folle. Se pensavate di sapere tutto sul Paese delle Meraviglie, Alessia Coppola vi convincerà del contrario." (Glinda Izabel, autrice di "Shades Of Life") 

"Alice è nata per vivere in un’altra dimensione. Ora è qui e lotterà per tornare nel suo mondo." (Raffaella Fenoglio, autrice di "Gala Cox") 

“Un romanzo molto introspettivo, un invito all’avventura, a buttarsi a capofitto nella vita, con quel pizzico di follia che colora i giorni più grigi.” (SOGNANDO TRA LE RIGHE) 

“È stato un viaggio avventuroso, pieno di sorprese e intrighi. Complimenti ad Alessia, è riuscita a farmi sognare a occhi aperti.” (TANIA PAXIA) 


L'AUTRICE
Alessia Coppola è nata a Brindisi. È una sognatrice, con l’irrefrenabile passione per la lettura, l’autunno, i lupi e la magia. Quest’ultima ha for¬temente influenzato il suo percorso di ricerca personale. Gustavo Rol, Scott Cunningham, Carlos Castaneda e Alejandro Jodorowsky sono i suoi maestri spirituali. È cresciuta leggendo i classici. Edgan Allan Poe, J.R.R. Tolkien, Howard Phillips Lovecraft, Bram Stoker, Micheal Ende, Jane Austen, Wil¬liam Shakespeare e Oscar Wilde sono i suoi autori preferiti. Ma i suoi veri padrini sono stati James Matthew Barrie e Lewis Carroll. È stata una pittrice e una poetessa, conseguendo il premio Oscar del Salento come migliore talento pugliese nel 2000, insieme ad altri ricono¬scimenti per la sua attività di pittrice. Un suo dipinto è ospitato a Barcel¬lona e il suo ritratto di Benedetto XVI è stato accolto tra le mura delle stanze vaticane come dono della città per la visita del pontefice nel 2008. Nel 2005 pubblica la sua prima racconta di poesie "Pensieri nel Vento" (Kimerik Edizioni). Del 2009 è la seconda raccolta "Canto di Te" (Damiano Edizioni). Nel 2012 inizia a dedicarsi alla scrittura per l’infanzia, pubblicando "Le Avventure di Billino lo Stregatto" (Wip Edizioni). Nel 2013 apre il blog letterario Anima d’Inchiostro, occupandosi di in¬terviste, recensioni e contenuti culturali. Ma è con Dunwich Edizioni che l’autrice trova finalmente una propria dimensione. Pubblica nel novembre del 2014, il suo primo romanzo "Re¬birth - I Tredici Giorni" e il prequel "Soulmates". Nel Natale 2014 viene alla luce la raccolta di fiabe "Tre gemme nello Scri¬gno" (Balsamo-Ragione Edizioni).  
Del febbraio del 2015 è "Oltre lo Specchio" (Edizioni il Ciliegio), raccolta di racconti gotici-horror-steampunk. "Alice from Wonderland" è il suo secondo romanzo per Dunwich Edizioni.


Recensione
Sinceramente non so ancora da dove iniziare per recensire questo meraviglioso romanzo. Devo mettere un po’ di ordine nella mente. Sono sincero  la versione originale di Alice non me la ricordo benissimo perché lessi il romanzo quando ero piccolo. Ma posso soltanto dirvi una cosa: questa rivisitazione è divina. Fin dalla prefazione ho capito che questo romanzo lo avrei sentito mio. Nella prefazione, scritta da Federica D’Ascani, si accenna allo scrittore come Dio.  Sono completamente d’accordo su tale affermazione. Uno scrittore è Dio nella creazione del suo romanzo, dispone della vita e delle azioni dei personaggi. Ma non voglio annoiarvi e passo direttamente alla recensione.
Innanzitutto se vi ricordate com’è la storia originale di Alice nel paese delle meraviglie, dimenticate!  Sapete perché?  Perché entrerete in un altro mondo in cui solo se si è “folli” si possono varcare le sue porte.

«Gran parte degli uomini passa il proprio tempo a negarsi possibilità, non comprendendo che la follia è l’unica occasione per sfuggire alle briglie della realtà.»

Il romanzo inizia con una ragazza priva di memoria, smarrita. Questa ragazza entrerà a far parte della famiglia Richardson, dalla quale verrà amata come una figlia. Ma Astrid, questo è il nome che le verrà dato, si sentirà sempre a metà,  alla ricerca della verità su sé stessa, finché, un giorno, questa le sarà svelata. Lei è Alice.

Una scossa elettrica fibrillò tra i nostri corpi, facendomi ripercorrere con la memoria il nostro passato, le nostre promesse, i nostri sogni.
Si chiama alchimia quella sorta di energia che vibra tra le persone. È lì, sottopelle. Attende uno sguardo o un tocco per tramutarsi in materia.
Lui e io eravamo fili invisibili della stessa matassa.

Come farà a scoprire la verità?  Con un incontro causale, con l’incontro/scontro di due anime da sempre destinate, o almeno così sembra. Alice avrà indietro la memoria. Ma cosa ci fa Alice nel nostro mondo? Com’è possibile che un personaggio dei libri sia diventato reale?

«Credo che dopo la morte di Lewis ciascuno di noi abbia perso la memoria. Non chiedermi il motivo, ma credo fossimo tutti legati a lui, in quanto sue creature. E una volta salpato da questo mondo, noi abbiamo perso pian piano i legami con lui e Wonderland.»

Nel mondo reale, ognuno dei personaggi di Alice nel paese delle meraviglie,  ha una vita propria. Una vita libera dai limiti che ogni personaggio si trovava ad avere all’interno del libro di Carol Lewis. 

«Ecco. Ma lo siamo diventati una volta usciti dal libro. Avevamo ruoli ben precisi, se ricordi. Recitavamo la parte che Lewis aveva scritto per noi. Non avevamo scelta né voce in capitolo; eravamo tutti ingabbiati nella nostra interpretazione. Tu eri la sola a essere libera di muoverti. Tu e Wade. Ma noialtri eravamo solo piccole pedine.»

Alice, nel nostro mondo è innamorata, è viva, felice, con un futuro davanti e dovrà fare delle scelte. Scelte che possono dividere il suo cuore a metà perché Alice è innamorata, ha trovato l’amore.

«L’amore è folle. L’amore cos’è se non un tuffo nel vuoto senza paracadute? È un atto di fede, una confessione, così come una preghiera o un’opera d’arte. L’amore è un’altalena che oscilla tra sogno e realtà.»

Preparatevi ad entrare in un mondo fatto di poesia e di amore, in un mondo di scelte. Un mondo in cui il destino può essere ribaltato. 
Posso soltanto dire che Coppola ha continuato la vita dei personaggi di Alice nel paese delle meraviglie,  in modo impeccabile. Ha saputo veramente essere il Dio di cui si parlava nella prefazione, creando un mondo bellissimo in cui si mischia storia e realtà, senza possibilità di distinzione. È un romanzo in cui ti trovi catturato, senza possibilità di uscita, finché non lo concludi. Non vi dico quanto ho riso per le battute di Edmund e Rupert. Per chi ama il fantasy/steampunk,  l’amore, i sogni, questo romanzo non deve essere escluso dalle vostre librerie. 
Per me che sono un lettore da sempre trovare “pezzi” di me che mi identificano, è bellissimo. 

Credi nell’invisibile. Il tangibile non è necessariamente reale. Chi e cosa lo stabilisce? Credi nei sogni e nella gioia che muove i nostri giorni, nell’intento di realizzarli. Credi a questo, Alice. E tutto sarà possibile.»

Posso dire con certezza che, la maggior parte dei lettori se non tutti, cerca proprio questo: una fuga dalla realtà.  Voglio ringraziare Coppola, con tutto il cuore, per le emozioni che mi ha fatto provare in questo libro, e anche negli altri che ho letto e che leggerò.  Grazie davvero. E concludo la recensione con un suo pensiero.

Non si dissolvono i sogni. Le pietre si sgretolano, l’acqua si estingue, il fuoco si spegne. Ma l’immaginazione non ha mai fine perché infinita è la mente umana e la sua capacità di costruire mondi.
Si dice che ci sia un netto confine tra il sogno e la realtà.
È vero. Io cammino tuttora su quel filo.
Basta una piccola oscillazione per cadere in un mondo o volare nell’altro.
Per questo ho imparato a restare in equilibrio.

Non smetterò mai di sognare e, romanzi come questo, mi spingono ancora di più a farlo.


Giudizio: 5 su 5

2 commenti: