Recensioni

domenica 15 maggio 2016

Paul Cleave - Non ci credere (Recensione)

Paul Cleave - Non ci credere

Trama:
«Lo ricordo come fosse ora» sussurra. «Voglio dire, nessuno dimentica la prima volta che uccide.»
E invece Jerry ha dimenticato. Se non tutto, di sicuro la parte più importante. Perché Jerry Grey, meglio noto come Henry Cutter, popolarissimo autore di thriller per anni ai vertici delle classifiche, non è più certo di saper distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. In principio erano piccolezze: le chiavi di casa smarrite, una parola d’un tratto impossibile da ricordare. Banali incidenti da archiviare con una scrollata di spalle. Finché anche i dettagli più intimi e preziosi della sua vita hanno cominciato a vacillare. Un vuoto al posto di un viso, di un luogo familiari. Del nome di sua moglie… Per esorcizzare un destino già scritto, Jerry non ha trovato di meglio che affidare la cronaca del suo declino a un ironico e amaro Diario della follia. Ma adesso che dalla diagnosi di Alzheimer precoce sono passati dei mesi, lui non sa più se “Suzan con la z”, la dolce, bellissima Suzan il cui profumo gli pare ancora di sentire nelle narici, è davvero morta per mano sua o per effetto della penna tagliente di Henry “The Cutting Man”, geniale creatore di tanti best-seller da brivido. E dopo Suzan tutte le altre. Perché le vittime, su questo punto Jerry e la polizia concordano, sono più d’una. Chiuso tra le immacolate pareti di una casa di cura, senza più il diario a fargli da specchio e da guida, Jerry lotta ogni giorno per ritrovare un pezzetto di verità. E mentre gli episodi di violenza si moltiplicano intorno a lui, fa i conti con la domanda più scomoda per uno scrittore: chi può dire con certezza dove sia il confine tra finzione e realtà?


Recensione:
Ringrazio DeAgostini per avermi permesso di recensire questo thriller.
Sono sincero. La prima volta che lessi la trama di questo romanzo non ero molto convinto se mi sarebbe piaciuto. Mi sono ricreduto anche se ci sono un po’ di giudizi negativi da parte mia.
Jerry Grey è uno scrittore di romanzi thriller.  Una persona come tutti noi a cui viene diagnosticato l’Alzheimer. Questa malattia si sa non perdona e, piano piano, con il progredire di essa, lo scrittore si troverà a non saper più distinguere la realtà dalla finzione.

L’ultimo anno gli è stato rubato. Gli hanno rubato la personalità. I suoi pensieri e i suoi ricordi si sono aggrovigliati e sono andati in pezzi.

Questa malattia, lentamente, inizierà a mangiarsi il suo cervello. Egli sarà mandato in una casa di riposo da parte della moglie Sandra. È un uomo che ha scalato le classifiche mondiali grazie ai suoi libri. Ha pubblicato tredici romanzi di cui, a volte , fa fatica ad avere memoria. Si troverà disperato per il fatto di non riuscire a ricordare eventi della sua vita. Alcune volte gli capita di essere lucido, ma, nella maggior parte dei casi,  con il progredire della malattia, passerà sempre di più momenti in cui quasi non ricorda come si chiama.

«Esiste una malattia più crudele di questa, dottore?».
«A volte credo proprio di no.

Jerry si troverà spesso a confessare degli omicidi a cui, ormai, nessuno, nella casa di cura, crede. Ormai tutti sanno che non sa più distinguere la realtà dalla finzione dei romanzi di cui egli stesso è l’autore.  

Ho ucciso una donna e ora vengo punito per quello che le ho fatto, per quello che ho fatto a tutte loro, perché lei è stata la prima di una lunga serie, e il mostro deve confessare, il mostro deve espiare i propri peccati. Solo così l’Universo smetterà di punirlo, solo così il mostro potrà guarire».

Molte volte si sentirà inutile perché si trova imposibilitato ad opporsi a questa malattia per cui ancora non esiste una cura. Si troverà a sperare in un progresso della medicina che possa aiutarlo a sopravvivere all’Alzheimer per poter essere felice con sua moglie e sua figlia Eva, la quale sta per sposarsi ed avere una carriera nella musica. Ma si sa, il destino, per ognuno di noi, ha sempre piani diversi rispetto a ciò che noi ci aspettiamo.

Non hai scritto questo diario perché credi che la situazione migliorerà, o che Capitan A abbia trovato un’altra balena bianca da inseguire e non abbia più bisogno di questa nave, ma perché la tua famiglia possa capire cos’hai passato, quando ripenserà a tutto questo. Forse potrebbe essere utile a qualcun altro. Difficile considerarlo un aspetto positivo, ma forse in futuro i ricercatori potranno apprendere qualcosa da questo diario che li aiuterà a mappare le strade del Paese dei Matti.

Jerry si troverà a scrivere un diario di “bordo” in cui annotare tutti i ricordi che gli vengono in mente in modo da poter recuperare se stesso quando si dimentica chi è.  È un assassino, una persona che si trova a vagare senza metà , nel cuore della notte.

Mi chiamo Jerry Grey. Sono uno scrittore di thriller, sono un assassino, sono una persona piena di difetti.

La trama è convincente anche se ho avuto difficoltà, in diversi punti del romanzo, a seguire i pensieri del personaggio. In alcuni tratti ho proprio trovato le descrizioni confusionarie e questo è uno degli aspetti, in base al mio giudizio personale, negativi. Ci sono stati dei momenti in cui non riuscivo a distinguere se il personaggio fosse affetto da Alzheimer oppure dalla sindrome dello sdoppiamento della personalità. 
Al di là di tutto questo ho constatato che l’autore fa un esame profondo di una malattia molto diffusa che, penso, abbia proprio la peculiarità della confusione che riscontra la persona affetta. 
Sinceramente non mi aspettavo il colpo finale conclusivo quindi ritengo che il libro sia carino, al di là,  degli elementi negativi di cui ho trattato qui sopra.


Giudizio: 3 su 5

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