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giovedì 3 novembre 2016

Recensione: Fabrizio Santi - Il settimo manoscritto

Fabrizio Santi - Il settimo manoscritto



Dalla cassaforte del monastero di San Gregorio al Celio è stato rubato un manoscritto, l'Unicum. Redatto in italiano cinquecentesco, nessuno è mai riuscito a interpretarlo. Eppure non c'è alcun motivo che giustifichi il furto: in giro ne esistono infatti altre copie. Giulio Salviati, scrittore di successo da tempo in crisi d'ispirazione, vive in una piccola mansarda a Trastevere ed è a corto di soldi. Una sera riceve la visita di un personaggio incappucciato, che gli chiede di indagare su quel furto, in cambio di una cospicua somma di denaro: la logica stringente con cui Salviati scrive i suoi thriller - pensa il misterioso committente - lo porterà là dove la polizia non è riuscita ad arrivare. Grazie alle sue indagini Salviati scopre che esiste un libro, conservato alla biblioteca Angelica, che parla proprio dell'Unicum. Ma qualcuno lo sta già leggendo. Chi è? La rocambolesca ricerca sulle tracce del manoscritto lo condurrà dentro a storici palazzi romani, fino a sconosciuti e inquietanti sotterranei... Cosa cela quell'antico codice di così importante? Un segreto per cui qualcuno è disposto a uccidere...

Recensione
Ringrazio la casa editrice Newton Compton Editori per avermi permesso di recensire questo libro di grande successo. È grazie a questa casa editrice che mi sono riavvicinato a leggere romanzi thriller. 
Il romanzo è ambientato a Roma e le descrizioni sono molto dettagliate. Questo romanzo thriller/storico, tratta della sparizione di un manoscritto misterioso dal monastero di San Gregorio al Cielo. Fin dall’inizio si capisce che la sua sparizione è molto dubbia.  Il commissario incaricato di seguire il caso nota subito che la sparizione del documento è molto strana. Nessuno è mai riuscito a capire il messaggio del manoscritto, anche se in molti ci hanno provato e, le vicende in esso narrate, sono molto strane ed enigmatiche.  Il manoscritto in questione è l’Unicum. 
Giulio Salviati è uno scrittore di successo che ha pubblicato due romanzi che hanno scalato le classifiche, ma ora si trova nella fase del blocco dello scrittore. Tutto questo finché non riceverà una strana visita da parte di un uomo incappucciato che gli propone di scoprire cosa si nasconde dietro al furto dell’Unicum e di scoprire il messaggio che c’è all’interno.  Ma il tutto inizia a prendere una piega sempre più difficile. Salviati, in seguito a ricerche da lui svolte su Internet e in biblioteca, si troverà di fronte ad un vicolo cieco. Contemporaneamente a tutto questo, scoprirà l’esistenza di personaggi e “sette” misteriose che cercano l’Unicum.  Ad aiutare Giulio ci sarà Elena, una ragazza che lo scrittore ha conosciuto in biblioteca durante le sue ricerche. Entrambi si troveranno a correre dietro a rompicapi nella capitale, alla ricerca di libri antichi che si collegano al Unicum.  
Cosa c’è di nascosto in questo manoscritto da spingere addirittura ad uccidere? Qual è il segreto in esso celato? 
L’autore descrive perfettamente gli avvenimenti storici e la capitale italiana. Inoltre , a parere mio, per il genere che affronta, posso paragonarlo a Dan Brown per i rompicapi. La trama e ben scritta e lo stesso vale per i personaggi. Inoltre l’autore, pur in modo sottile, affronta un elemento molto familiare a noi lettori: l’immedesimarsi nei personaggi dei libri. Infatti, Giulio, essendo scrittore di gialli di successo, sarà costretto a immedesimarsi nel commissario dei suoi libri, per venire a capo del rompicapo.
Consiglio questo romanzo a tutti quelli che amano gli storici con rompicapi e adrenalina fino all’ultima pagina.

Giudizio: 4 su 5

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