Recensioni

lunedì 20 marzo 2017

Emily Elgar – La bugia perfetta (Recensione)

Emily Elgar – La bugia perfetta

Quando Cassie Jensen arriva nel reparto di terapia intensiva al St Catherine’s Hospital, Alice Marlowe, l’infermiera che si occupa delle sue cure, ne rimane inspiegabilmente affascinata. Quella fragile donna è stata trovata gravemente ferita in un canale lungo la strada, investita da un’auto pirata, ma il suo cuore nasconde qualcosa di tormentato e oscuro. Nello stesso reparto, Frank Ashcroft ha appena riaperto gli occhi dopo due mesi di coma. Solo un riflesso nervoso, pensano i medici, ma Alice è convinta che il paziente percepisca e comprenda quanto gli accade intorno. È Frank l’unico testimone dei dialoghi tra Cassie e le persone che vanno a trovarla. È lui a ricostruire nella propria coscienza, ora di nuovo vigile, un quadro di rancori, ossessioni morbose, rapporti familiari deteriorati, e a mettere insieme gli elementi che potrebbero far luce su quanto è accaduto a Cassie quella notte, sul ciglio di quella strada. Ed è Frank l’unico custode di un pericoloso segreto. Ma Frank è paralizzato nel suo letto, del tutto incapace di comunicare...

Un impressionante esordio letterario. Un thriller psicologico che vi terrà incollati alle pagine.


Recensione
Grazie Fanucci e TimeCrime!! Scrivo questa recensione appena finito il libro, neanche 5 minuti fa. Ho ancora il groppo in gola dopo averlo terminato. È uno di quei libri che lasciano il segno. Un segno di dolore. L’autrice è stata in grado di trasmettere la dose di adrenalina e creare un’atmosfera da vero thriller. Si tratta di un libro che mette in evidenza una realtà che non tutti riusciamo a vedere. Una realtà presente tutti i giorni e che mi tocca da vicino. Vedere le persone malate, in coma, senza possibilità di esprimere una parola. L’autrice, tramite Frank Ashford, è riuscita farmi entrare sotto la pelle di questa persona in coma, permettendo mi di capire il suo essere intrappolata in una gabbia fatta di carne.
Questo thriller è incentrato su molte cose. In particolare su temi secondari che sono presenti, tutt’ora, nella società odierna. Temi quali: l’aborto spontaneo.
Alice è un’infermiera del reparto di terapia intensiva di St Catherine’sCatherine’s Hospital,  dove si impegna a prendersi cura di Frank, un uomo che si trova in coma senza la capacità di muovere un muscolo. Su un binario parallelo,  alla vita di Frank,  c’è quella di Cassie,  una donna, apparentemente felice, che arriverà in ospedale in seguito a un misterioso incidente.  
Alice,  scavando nella vita di Cassie, la vedrà molto simile a lei, anzi proverà anche invidia per la sua situazione sentimentale. La curiosità spinge Alice a indagare sempre più a fondo per comprendere cosa è successo a Cassie.  
Fin quasi alla fine ero convinto di sapere chi fosse il pirata della strada: mi ero sbagliato. Mi è capitato di scagliare la mia rabbia contro un personaggio del libro, che alla fine è risultato innocente. L’ansia più forte l’ho sperimentata vestendo i panni di Frank.  E poi l’epilogo mi ha dato il colpo di grazia. Un libro che consiglio a tutti gli amanti dei thriller.

Giudizio: 5 su 5

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