Recensioni

mercoledì 7 giugno 2017

James Maxwell - Evermen #2 La reliquia nascosta



Trama
Il Male non è mai stato così vicino al trionfo...

Con il destino della loro terra ancora incerto, un nuovo pericolo si erge sul cammino dei fratelli Ella e Miro. Il primate e gli eserciti a lui alleati marciano compatti contro le roccaforti dei nemici, pronti a spazzare via ogni tentativo di riconquista della perduta libertà. Nonostante le reliquie degli Evermen, custodite un tempo sul monte Stonewater, siano state distrutte, il primate è venuto a conoscenza di uno dei segreti che da tempo immemore aleggiavano su quelle antiche terre: un libro oscuro, conservato nel Pinnacolo, la sommità fortificata del monte, parla di un oggetto prodigioso, una reliquia perduta che assicurerebbe a chi ne venisse in possesso la facoltà di produrre l’essenza, il liquido necessario a ricavare l’elisir, una pozione in grado di conferire qualsiasi potere. Ella, Miro e i loro alleati sanno che le sorti dell’impero sono legate alla misteriosa reliquia. Se cadesse nelle mani del primate, il futuro luminoso del mondo rischierebbe di essere cancellato per sempre.

Il secondo capitolo di una saga prodigiosa, l’avventura irripetibile di due fratelli a cui il destino ha affidato il compito di salvare il mondo.


Un bestseller internazionale. Una lettura obbligata per chi ha amato le saghe di John Gwynne e Jeff Wheeler.


Recensione
Ringrazio di cuore Fanucci Editore che mi sta permettendo di proseguire nella lettura e, conseguente recensione, di queste meravigliose saghe fantasy. 


Il primo romanzo della saga, "L'incantatrice", mi ha entusiasmato ma non ai livelli del secondo. "La reliquia nascosta" è un esplosione di combattimenti epici, di magia, incantesimi, ma anche di dolore. 


Ma voglio andare per gradi nella recensione. Innanzitutto, in questo secondo volume, ci troviamo di fronte a un regno diviso ancora di più, con fronti che tendono a dividersi il potere, alla ricerca di una supremazia totale con lo scopo finale che ci sia un solo regnante. Miro ed Ella ormai sono saliti di grado e hanno quasi raggiunto i loro sogni. Ma si sa che per raggiungere i propri sogni bisogna lottare ed è proprio questo che dovranno fare i due fratelli: dare il meglio di loro per salvare il loro popolo e il regno.


Poi Miro vide un’ombra guizzare e un lampo di luce
fendere l’aria. Un legionario cadde a terra, seguito
immediatamente da un altro. Una seconda ombra abbatté
tre soldati in rapida successione. L’acqua stillava lungo i
contorni di una figura che si profilava in controluce e, per
un attimo, Miro vide la sagoma di una lama zen e i simboli
guizzanti che rivestivano l’armatura di seta di un soldato
prima che diventasse di nuovo un’ombra.

L'essenza, ormai scarseggia, soltanto il primate ha ancora delle scorte che gli permettono di sopravvivere. Ci saranno delle sorprese; personaggi che sembravano periti, ricompariranno. Miro, ormai, è un cantore della lama, è cresciuto talmente tanto diventando abilissimo con la sua lama zen ricoperta di rune, grazie agli incantesimi dell'incantatrice Ella.
Con la scoperta, da parte del primate, dell'esistenza di una reliquia nascosta, il mondo è ancora più in bilico, sul filo di una guerra che ha i minuti contati per esplodere.

Miro abbassò lo sguardo sul campo fiancheggiato da alberi
godendosi il panorama. Solo lì, dall’alto dell’ultimo
dirigibile che gli era rimasto, la sua vista poté abbracciarli
tutti: ottocento arcieri armati dei nuovi archi a bastone,
quattro cantori della lama, escluso Miro, diecimila fanti
alturani, quattromila picchieri halrani, un contingente di
Dunfolk, forse costituito da un migliaio di unità e un unico
colosso halrano, il cui animatore era seduto pazientemente
all’interno della cabina di comando in cima alla testa
mostruosa del costrutto.

Fra continui combattimenti, che tendono a ribaltare le sorti de regno, i popoli dovranno rimboccarsi le maniche per combattere contro creature del Nord (mi hanno fatto pensare al Trono di Spade), un esercito di non-morti.

La sua pelle era del colore della neve e i lunghi capelli
sciolti e grigi come la cotta con l’albero avvizzito che
portava sul petto. Un brivido corse lungo la schiena di Ella
quando lei si rese conto che gli occhi erano completamente
bianchi. Vide la carne putrida all’estremità degli occhi,
delle narici e della bocca. Era morto. Ella aveva sentito
parlare degli spettri, a volte definiti draugar nei racconti.
Adesso ne aveva di fronte uno in carne e ossa sul campo di
battaglia. Ella venne colta dal panico all’idea che non
fossero solo frutto della fantasia. Gli spettri esistevano
davvero.

In mezzo a tutto questo, il popolo, dovrà anche ricredersi, forse, sulle tradizioni, sulla loro religione che crede negli Evermen. E' dal primo romanzo che mi chiedo chi sono gli Evermen, ma, qui, finalmente trovo una mezza risposta alla mia domanda. Gli Evermen stanno per tornare: è un bene o un male? 
Ci sarà anche la possibilità che, in mezzo ai combattimenti, nascano delle storie d'amore che mi hanno dilaniato.

Jehral, Shani e Bartolo combatterono fianco a fianco.
L’uomo del deserto salvò la vita alla petryana, e poi il
cantore della lama salvò il guerriero del deserto. Attorniati
dalle carcasse dei cavalli, i cadaveri dei nemici si
accumulavano intorno a loro. Ma erano in tre contro
un’orda, e sapevano di non avere speranze.

Non mi resta che dirvi di inoltrarvi in un mondo bellissimo creato dalla penna magica di James Maxwell e prendere posizione. La reliquia sarà trovata? Cosa si nasconde dietro a quel portale?

Voglio il seguito!!!!!


Giudizio: 5 su 5

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