Recensioni

giovedì 17 agosto 2017

David Gemmell - La leggenda di Druss (Recensione)



Adesso che l’impero di Ventria è sull’orlo di una guerra che si annuncia lunga e spietata, Gorben sa che il suo stesso trono è in pericolo. Per questo, ripone le ultime speranze del regno in una spada incantata. L’arma è dotata di un potere smisurato e può rappresentare la salvezza per Gorben e i suoi sudditi. Ma questa scommessa nasconde altre difficoltà: l’imperatore sarà in grado di proteggere anche se stesso da tanta ancestrale potenza?
Le terre di Vagriam, intanto, sono afflitte da bande di scorridori che depredano i villaggi e intimoriscono la popolazione. Durante una di queste incursioni, insieme ad altre giovani dello stesso villaggio, viene rapita Rowena, l’affascinante e determinata donna di Druss. Quest’ultimo, deciso a liberare la sua compagna, parte per un viaggio avventuroso attraverso le terre dei Drenai, in compagnia del saggio e poeta Sieben. Una missione, questa, che Druss il guerriero affronterà con quell’audacia e quella forza che lo rendono unico e invincibile.


📚Recensione📚

In questo, sesto capitolo della saga sui Drenai, David Gemmell ci porta porta a conoscere la creazione della leggenda di Druss.  
Il romanzo ha inizio con Druss,  che è ancora un semplice boscaiolo di un piccolo villaggio. Questa è la sua vita: ha una moglie con la quale vive; anche i suoi genitori vivono nello stesso villaggio. Il padre di Druss crede che il figlio lo odi. Lo stesso Druss lo considera un vigliacco, ma con il tempo dovrà ricredersi.
Mentre Druss è a lavoro, e la moglie si occupa della casa, un gruppo di raziatori attacca il villaggio uccidendo gli anziani e i bambini. Quando Druss verrà chiamato per tornare al villaggio, da una ragazza sfuggita al massacro, lo troverà disseminato di cadaveri fra cui quello del padre che, in punto di morte, gli dirà dove trovare l'ascia che apparteneva al nonno.

«C’è... un’arma. In casa... parete più lontana, sotto le travi.

L’impugnatura di metallo nero era lunga quanto il braccio di un uomo, le due lame erano modellate come le ali di una farfalla, e quando ne provò il filo con il pollice scoprì che erano affilate quanto il rasoio di suo padre.

Snaga, Colei che Invia, le Lame del Non Ritorno.

Fra i cadaveri, fortunatamente,  Druss non troverà quello di Rowena, sua moglie e scoprirà che è stata rapita per essere venduta come schiava.  Druss giura su sé stesso che la troverà ed ammazzerà i rapitori.

Man mano che Druss parte per la ricerca della moglie, incontrerà altri personaggi, alcuni dei quali lo accompagneranno per la durata dell'intero “viaggio”. Uno di questi è Sieben,  un cantastorie che ama i soldi e le donne. Andando avanti nella lettura, Gemmell,  ci porta a conoscere anche i pensieri di Druss, cosa pensa della vita, dell'amore.

«Non credo che riuscirai mai a capire, Sieben: amare significa dare, non ricevere, è un condividere la tua anima.

«Non ho nulla da dimostrare, Varsava, e può darsi che io muoia giovane, ma non mi guarderò mai nello specchio sentendomi pieno di vergogna per aver lasciato che un vecchio soffrisse o che una bambina venisse violentata. E non sarò neppure tormentato dal ricordo di un pacificatore morto ingiustamente. Va’ dove preferisci, Varsava, riporta pure a Lania queste persone. Io raggiungerò la città.» «Ti uccideranno.» «Tutti gli uomini muoiono» ribatté Druss, scrollando le spalle. «Non sono immortale.» «No, sei soltanto stupido» scattò lo spadaccino, poi girò sui tacchi e si allontanò a grandi passi.

Druss dovrà superare molte difficoltà e avvicinarsi vicino a liberare Rowena e perderla per poco. Man mano che la leggenda inizia a crescere, e la profezia di Rowena inizia ad avverarsi (perché Rowena ha il Talento, riesce a vedere il futuro di una persona sfiorandola,  ma questo Druss non lo sa), Druss sarà sempre più feroce e “dipendente” dall’ascia, Snaga, all'interno della quale, scoprirà si cela un demone affamato di sangue.
Gemmell, ci metterà di fronte ad una scelta: schierarci dalla parte di Druss o di Michanek,  un guerriero. Sotto questo punto di vista l'autore ci porta porta a vedere il lato egoistico di ognuno di noi per quanto riguarda l'amore.
Druss dipende dall'amore di Rowena perché solo lei riesce a calmare la sua irrascibilità,  lo completa.
Michanek,  invece, decide di amare una donna senza rivelarle il passato (in quanto ha perso la memoria) per vigliaccheria secondo me. Vi starete chiedendo da quale parte mi schieri io: dalla parte di Druss.  Credo che tutti noi viviamo l'amore come completezza di noi stessi grazie al partner.
Durante tutte queste vicende, Ventria,  è sconvolta da una guerra, con Gorben che vede minacciato il suo potere.
Qui l'autore ci insegna che cosa fa il potere alle persone, come le cambia e le divora dall'interno.  Gorben si troverà a perdere tutto per la ricerca del potere. Non avrà più amici e non si fiderà più di nessuno, completamente.
È vero che il romanzo è incentrato su Druss, ma ci saranno anche personaggi minori che spiccheranno: Gorben,  Michanek, Sieben anche se questo personaggio non è ancora molto chiaro.
Un altro elemento su cui l'autore fa perno è il senso di onore e fedeltà. Gemmell descrive una particolare scena in cui un personaggio darà la vita per il suo re, pur dovendo andare contro un suo amico di battaglie.
Grazie a questo romanzo, ho amato ancora di più Druss. Ho visto la sua umanità, le sue debolezze che dall'esterno non possono essere viste e, magari, viene considerato come invincibile.


Giudizio: 5 su 5

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