Recensioni

domenica 17 settembre 2017

Michael J. Sullivan - Ladri di spade (Recensione)


A volte si deve rubare la gloria.
Uccisero un re e ne attribuirono la colpa a due avventurieri... Brutta scelta!

Royce Melborn, ladro matricolato, e il suo degno compare, il mercenario Hadrian Blackwater, si guadagnano comodamente da vivere portando a termine imprese rischiose per conto di nobili di dubbia moralità, finché non vengono ingaggiati per sgraffignare una spada leggendaria. Questa volta, però, si troveranno coinvolti nell’assassinio di un re e intrappolati in una trama oscura che va ben oltre l’assassinio di un sovrano.

Riusciranno  i nostri eroi – l’ambizioso  furfante e lo spadaccino idealista – a dipanare un antico mistero che ha rovesciato re e distrutto potenti imperi?

Inizia così la nostra storia, densa di avventure, tradimenti, duelli, magia e leggende.


Recensione
Ringrazio Armenia edizioni per avermi dato la possibilità di poter recensire e scoprire questo nuovo meraviglioso autore.
L'autore,  fin da subito riesce a catturare l'attenzione del lettore con la descrizione magistrale dell'ambiente. Le vicende si svolgono in un'epoca medievale con regine e principi, ladri e complotti. Royce Melborn e Hadrian Blackwater sono dei ladri infallibili a cui vengono affidati i compiti più assurdi e pericolosi. Nessuno sa chi siano veramente ma tutti li conoscono di fama.
Saranno assoldati per rubare una spada, secondo il mandante, magica, che li porterà dritti in una trappola. I due ladri sono famosi per le loro missioni impossibili, ma questa volta il destino inizierà a muovere le pedine.

L'assassinio del re; i due ladri sul luogo del delitto; un complotto. Tutto questo darà inizio a un susseguirsi di eventi che tengono il lettore con il fiato sospeso, anche perché subentrano elementi che non ci si aspetta. In seguito alla morte del re, veniamo a conoscenza di un grave complotto che minaccia il regno.
Non posso svelare cosa succede subito dopo, posso soltanto dire che i due ladri avranno un incarico molto importante che li porterà in una prigione nascosta di cui, quasi nessuno, conosce l'esistenza. Qui, sembra, che molte cose dovranno essere spiegate, in realtà la trama diventa ancora più fitta. In questo luogo faranno la conoscenza di Esrahaddon, un antico mago.

Resoconti dell’epoca riportavano che nei giorni di Novron, i Cenzar, è così che venivano chiamati i maghi, erano incredibilmente potenti. Pare
fossero capaci di provocare terremoti, di scatenare tempeste, persino di oscurare il sole. I più grandi di questi maghi crearono un gruppo chiamato il Grande Consiglio Cenzar. I membri facevano parte della ristretta cerchia di governo».

Fra lotte politiche, per le quali posso dire che il romanzo assomiglia un po’ al Trono di spade, misteri e combattimenti, il lettore dovrà districarsi in una trama fitta di situazioni impensabili.

Il volume è composto da due libri.
Nel secondo vengono svelate un po’ più di informazioni inerenti ai due ladri. La lotta per il potere è ancora molto feroce, la magia ormai sta venendo a galla anche se vietata.
In questo volume, i due ladri dovranno fare i conti con una creatura risvegliata che non può essere uccisa con un'arma normale.

«Esisteva una bestia chiamata Gilarabrywn. L’ho scoperto in seminario. Nelle Grandi Guerre Elfiche erano strumenti dell’Impero Erivan, bestie da guerra, creature terribili che devastavano le campagne e compivano veri e propri massacri. Esistono storie su Gilarabrywn che hanno devastato città e distrutto intere armate. Nessun’arma poteva sconfiggerli».


In questo frangente ho trovato delle similitudini nello stile di scrittura dell'autore con quello di Terry Brooks. Fin dal primo libro ci sono degli accenni ai nani, elfi, goblin,  ma non vengono mai approfonditi. In questo secondo libro il lettore viene a conoscenza di un po’ di storia sugli elfi. Ed è proprio questo l'elemento che più ho amato: il fatto di non avere tutto e subito. Di venire molto lentamente a conoscenza della trama, tuttavia, senza annoiarmi.
Attendo con piacere i seguiti di questa saga. Appena ho terminato l'ultima pagina ho percepito la mancanza delle battute dei personaggi e la loro mancanza.

Giudizio: 5 su 5

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