Recensioni

giovedì 15 febbraio 2018

Novità DeA Planeta marzo 2018


Ernest Cline
Ready Player One

(6 marzo)

Acclamato come il primo, grande romanzo dell’Era digitale, Ready Player One è un vero e proprio trionfo dell’immaginazione. Dal 29 marzo nelle sale cinematografiche con un film di Steven Spielberg.










Chiunque abbia la mia età ricorda esattamente dove si trovava e che cosa stava facendo nel preciso istante in cui, per la prima volta, sentì parlare della Caccia. È una fredda mattina di gennaio del 2045 quando la notizia destinata a sconvolgere la vita del giovane Wade rimbalza sugli schermi di tutto il mondo: il creatore di videogiochi più prolifico e geniale di sempre, James Halliday, è morto nella notte senza lasciare eredi. Che ne sarà adesso di OASIS, il formidabile contenitore di universi virtuali da lui ideato? E dei milioni di persone che, ogni giorno, scelgono di trascorrere la propria esistenza nei suoi strabilianti meandri, piuttosto che nella realtà di un pianeta devastato dalle guerre, dalle carestie e dall’ingiustizia sociale? La risposta è contenuta in un video che Halliday stesso ha diffuso poco prima di morire: una caccia al tesoro globale, una sfida virtuale ispirata ai mitici videogiochi della sua (e della nostra) adolescenza.






Kim Van Kooten
Certi Segreti

(13 marzo)
Un acclamato debutto ispirato a fatti reali che racconta l’ineffabile con limpidezza, coraggio e un tocco di paradossale, salvifica comicità.

“Distinto signore (non privo di mezzi) cerca assistenza domestica”.
È il giorno del suo quinto compleanno quando la berlina nera passa raccogliere Puck e la mamma dal marciapiede di un degradato quartiere di Rotterdam. Pochi chilometri, e la sua vita di bambina senza un padre, senza una bici e senza un soldo nell’Olanda kitsch e spensierata degli Anni Ottanta cambia per sempre. Nella imponente villa di Zwijndrecht, con le sue governanti, il suo giardino e gli enormi vasi cinesi che non puoi toccare ma buoni per gridarci dentro, la vita scorre opulenta e quasi normale. Se non fosse per l’ostinazione con cui il proprietario, il ricco e impegnatissimo Mister Uncle, insiste per lavare personalmente i capelli di Puck tre volte alla settimana. E per la cieca, insondabile forza che tiene la mamma (presto promossa dal ruolo di governante a quello di moglie) inchiodata al divano - una bottiglia di rosé e qualche rivista patinata sempre a portata di mano. Comincia così, come un disegno infantile un po’ sghembo, pieno di ingenuità e di colori strani il racconto della piccola Puck. Per assumere, mano a mano che gli anni passano, le sfumature sempre più fosche e inquietanti della violenza e dell’innocenza tradita. Con la sicurezza e il coraggio di una fuoriclasse, Kim Van Kooten prende una storia vera e drammatica – quella dell’amica Pauline Barendregt e del suo ripugnante “aspirante papà” – e la trasforma in un inno alla vita. Lieve e disperato, lucido e paradossale, rocambolesco e vero. Capace di dare voce a chi non ne ha e di dare forma a ciò che mai vorremmo vedere.





Lorenzo Beccati
L'ombra di Pietra

(27 marzo)

Genova, 1606. La scomparsa di un celeberrimo pittore. I delitti di un inquietante assassino. E le imprese di una donna molto speciale.

Nel Seicento basta poco, a una donna, per essere temuta, odiata, chiamata strega. E Pietra, che è cresciuta in Tunisia, fa la rabdomante, ha un’intelligenza superiore a quella di qualunque uomo e due occhi capaci di catturarti l’anima, sembra nata per suscitare ogni sorta di pregiudizio. Per questo molti la vorrebbero morta. Eppure, ogni volta che qualcuno ha bisogno di risolvere misteri o dispute, corre a supplicarla di usare le sue abilità. È quello che fa una mattina il generale Ambrogio Doria, patriarca di una delle più nobili casate genovesi. È in grave imbarazzo per la scomparsa di un suo ospite, il pittore fiammingo Rubens, e teme per la sua vita e per la propria reputazione. A Pietra il compito di ritrovarlo, muovendosi in gran segreto e correndo contro il tempo.

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