Recensioni

giovedì 10 maggio 2018

Caroline Wallace - La bambina che custodiva i libri– (Recensione)





TRAMA

Martha è per tutti «la bambina della valigia». Da Parigi, è arrivata a Liverpool tutta sola, senza una madre e un padre a tenerla per mano e in una culla un po' speciale: una calda e morbida valigia. Da allora, non ha più lasciato l'affollata stazione e ne ha fatto il suo regno personale. Qui raccoglie tutti i libri che i viaggiatori distratti si dimenticano o abbandonano di proposito. Sono libri che le somigliano molto. Anche loro, proprio come lei, cercano una casa e qualcuno che se ne prenda cura con amore. Così, Martha li custodisce gelosamente in una biblioteca fornitissima, a cui solo lei ha accesso, e con loro stabilisce un dialogo silenzioso nella speranza di scoprire qualcosa di più sui legittimi proprietari. Nella speranza di trovare tra quelle pagine piccole tracce che la conducano ai suoi genitori. È convinta che prima o poi riuscirà a riabbracciarli. Deve solo avere fiducia e continuare a cercare. Fino a quando, all'improvviso, la sua ostinazione comincia a portarla sulla strada giusta. Giorno dopo giorno, inizia a ricevere strane lettere senza mittente e brevi messaggi scarabocchiati su fogli di fortuna: tanti piccoli indizi che le parlano di un passato a lei sconosciuto. Un passato in cui c'è una persona che sembra volerle molto bene e conoscere cose di lei che nessun altro potrebbe sapere. Per la prima volta Martha sente di essere a un passo dal realizzare il suo sogno e questa volta non ha intenzione di lasciarselo sfuggire. Perché è pronta a tutto pur di scoprire il suo posto nel mondo. Anche a risolvere un mistero su alcuni oggetti appartenuti ai leggendari Beatles, che potrebbero finalmente aiutarla a tornare a casa.






RECENSIONE

Grande conflitto interiore con me stessa se fare o non fare questa recensione, evidentemente se state leggendo è perché ho deciso che in fondo va fatta, ma credetemi è stata una decisione veramente tanto combattuta, perché la mia mente ha pareri e pensieri completamente opposti sul giudizio. Ma comunque, conflitti interiori a parte, vi dico la mia. 
L’inizio, fin dal primo capitolo, sembra voler coinvolgere perché mette tanta curiosità su questa bimba, Martha Lost che come vedete dalla trama è stata abbandonata all’ufficio oggetti smarriti della stazione Lime Street di Liverpool.
Durante gli anni la bimba cresce in questa stazione facendone la sua casa, accudita dalla direttrice dell’ufficio in cui era stata lasciata. Qui, nonostante, il luogo ristretto ha modo di poter conoscere alcuni personaggi bizzarri che inizieranno a far parte della sua vita e che man mano la aiuteranno a trovare il suo passato e la sua vera identità.
L’avventura di questa ricerca risulta piacevole, scritta in modo semplice, ma purtroppo, almeno per me, molto intuitiva. Già sin dalla metà, se non prima, avevo già intuito chi fosse la mamma, ma non vi spoilero nulla.



“Un giorno mia cara bambina, ti racconterò la storia della mia vita. La mia storia non comincerà con <<C’era una volta>>. La mia vita iniziò il giorno in cui ti incontrai, iniziò il giorno in cui imparai ad amare”



Quando però, si parla di Liverpool, non si può non pensare ai Beatles, e questo è stato a parer mio l’errore più grande.
Spostare l’attenzione del lettore dalla storia di Martha, che poteva essere veramente affascinante e piena di intrighi, introducendo una ricerca completamente noiosa e assolutamente inadeguata su alcune vicende realmente accadute durante l’epoca d’oro di questo grande gruppo musicale, è stata proprio la cosa che ha fatto balzare il mio giudizio da positivo a negativo.
Tanti atteggiamenti descritti sulla protagonista, hanno suscitato in me un fastidio che non provavo da anni leggendo un libro. A molti magari potrà piacere il suo atteggiamento un po' tanto ingenuo. 
Sembrerò ripetitiva ma anche la ricerca stessa del passato da parte di Martha viene messa in secondo piano persino da lei stessa, per cosa??? Lascio voi indovinare ;-).

Questo è tutto ciò che ho da dirvi.

Buona lettura 

Anna 


VOTO: 2 su 5

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