Recensioni

mercoledì 2 maggio 2018

Tim Curran - Long Black Coffin – Una Lunga Bara Nera (Recensione in anteprima)

TITOLO: Long Black Coffin – Una Lunga Bara Nera
AUTORE: Tim Curran
GENERE: Horror
PAGINE: 328
PREZZO: 4,99 ebook 14,90 Cartaceo (Prevendita a € 10,90 sul sito www.dunwichedizioni.it fino a domenica 6 maggio) 
DATA DI USCITA: 2 maggio 2018
LINK DI ACQUISTO:



La Bara è una GTO del ‘67. Come una tomba aperta, è affamata di morte. Vic Tamberlyn vi si è suicidato dentro. Suo figlio Kurt vi è morto asfissiato. Forse non vi è nessuna connessione, ma il migliore amico di Kurt, Johnny Breede, non ne è convinto. Comincia a notare degli oscuri segnali, sicuro che sotto la pelle della Bara batta un cuore nero e terribile. Ma è persino peggio di quanto possa immaginare. Perché la Bara ha una storia. E quella storia condurrà Johnny in una ragnatela di omicidi, follia e perversioni sessuali. Verrà a conoscenza di orribili segreti di famiglia che collegano una serie di bambini scomparsi a un male primordiale che vive nell’auto sotto forma di una sadica ragazza adolescente. Una ragazza la cui madre era umana, ma il cui padre era tutt’altro…


«Long Black Coffin è un romanzo disturbante e perverso che mi ha tenuta sveglia fino a notte fonda. Mr. Curran ci sa fare con le parole e sembra avere una bacchetta magica per la prosa.» (I HEART READING)


«Curran fa un ottimo lavoro nel narrare la storia dal punto di vista di Johnny. Rende i personaggi estremamente realistici e ricchi di spessore. Il fatto che ci siano dei brividi lungo la via rende la lettura ancora più divertente.» (INTO THE MACABRE)



Recensione

Ringrazio Dunwich Edizioni per aver portato questo capolavoro nelle nostre librerie e per avermi tenuto sveglio la notte xD


Ogni città ha una storia, e ogni armadio ha il suo scheletro. Nel caso di Lynnstown, la sua storia era oscura e il suo armadio conteneva un mostro. Questo mostro in particolare non dormiva in una bara né ululava alla luna piena, non si nascondeva nei ripostigli con i suoi occhi gialli né attendeva famelico sotto le scale delle cantine per aggredire gli incauti. Era un tipo di mostro diverso e, con il fatto che le sue vittime erano bambini, sotto molti aspetti era persino peggio.


Il libro inizia con una piccola premessa. Nella città di Lynnstown si nasconde un mostro primordiale, antico. 
Soltanto a leggere la trama di questo romanzo, vengono i brividi. Credetemi, la trama non è nulla in confronto a quello che vi aspetta. Sempre se avrete il coraggio di inoltrarvi in questo labirinto di morte e eventi fuori dal mondo. Ma sarà vero che queste cose non esistono? Sinceramente, grazie alla bravura dell'autore mi sono posto delle domande. Domande che sempre mi frullano nella mente. Se la mente umana riesce a "partorire" degli incubi così, siamo sicuri che non ci sia un fondo di realtà?
Il romanzo ha come personaggio principale Johnny Breede, un ragazzo come tutti gli altri, ma vittima di eventi che lo hanno portato ad affogare i suoi problemi in fiumi di alcool e droga, feste a non finire che hanno come unico obiettivo lo sballo mentale. Ma, perfino, l'alcool non riuscirà a far dimenticare al ragazzo gli orrori che popolano questa città.
Il suo migliore amico, Kurt, ha perso la vita, o meglio si è suicidato all'interno di una GTO del '67, una macchina come tutte le altre, o cosi sembrerebbe finché a perdere la vita sarà lo stesso Kurt, sempre all'interno di questa macchina infernale.

Nonostante gli amanti delle auto classiche si riferissero alla GTO chiamandola Goat, da quella volta Kurt aveva chiamato la macchina di suo padre la Bara.

Come nel romanzo "Buick 8", scritto dal Re Stephen King, che adoro, anche qui è una macchina l'oggetto di numerosi incubi. Una macchina all'interno della quale, lo stesso Johnny, a distanza di tempo, si convince a considerare come maligna.

C’è qualcosa di sbagliato in quella macchina, non è più soltanto un’auto. C’è… c’è qualcosa di vivo lì dentro…

A mio parere l'autore Tim Curran può essere considerato come l'erede di King nei suoi momenti migliori. Tim è stato in grado di inoltrarsi all'interno della mente umana, nei suoi labirinti perversi, " dissezionando", pezzo per pezzo, le paure e la mente umana. Mi ha permesso di nuotare in un mare oscuro dove la pelle d'oca è stata il minore dei mali insieme alla paura. 
La notte, a pochi capitoli della fine del romanzo, ho dovuto chiudere il libro perché la paura era su di me, come un ragno che con le sue zampette piccole percorre la pelle. Ed è proprio qui che un lettore può notare la bravura di uno scrittore, nella capacità di rendere qualcosa di irreale, reale. 


Ciò che avevo visto sulla parete… come l’ombra ricurva di una donna piegata che scorreva sul mattonato nella mia direzione.

Non si tratta del solito romanzo horror, in quanto l'autore, con le sue descrizioni, i ritmi giusti, riesce a creare nel lettore un senso di angoscia, di orrido, di perversioni sessuali che disgustano, ma, che, tuttavia, non gli permettono di abbandonare le pagine del romanzo fino alla conclusione.


Ci sono dei segreti su quei due. Segreti spaventosi, amico. Segreti spaventosi.


Consiglio questo romanzo a tutti gli amanti di King, perché questo autore non ha nulla da invidiare al maestro, con le sue atmosfere cupe, le presenze e i tuffi all'interno della mente umana.


Giudizio: 5 su 5



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