Recensioni

domenica 24 giugno 2018

Proposte di lettura DeA Planeta per l'estate 2018

A seguire potete trovare le proposte per le letture dell'estate 2018 della narrativa DeA Planeta.

Per chi ama la tensione



Karen Cleveland
Solo la verità
«Se leggi il primo capitolo, leggi anche il secondo. Se leggi il secondo, finisce che salti la cena e vai a letto all’alba. Questo romanzo è così: una vera bomba.» Lee Child

Pochi clic separano Vivian Miller, analista del controspionaggio della CIA, dal suo obiettivo. Un algoritmo da lei ideato, due anni di ricerche, svariati tentativi falliti: tutto precipita verso la breve sequenza di gesti che le consentirà di violare il sistema operativo di Jurij Yakov e smascherare una rete di spie russe presenti sul territorio degli Stati Uniti. Ma quando la cartella друзья, amici, rivela finalmente il suo contenuto, il mondo di Vivian crolla in un istante. Perché a restituirle lo sguardo dal pc di Yakov sono gli occhi scuri e profondi di Matt. Il suo Matt. L’uomo della sua vita e padre dei suoi quattro figli. Di colpo non è più solo il futuro professionale di Vivian a essere in discussione, ma il suo presente, il suo passato. Mentre dentro di lei ogni certezza va in pezzi, la memoria corre a ritroso: l’incontro fortuito e quel caffè rovesciato sulla camicia di Matt (le goffe scuse di lei, il sorriso di lui); il primo appuntamento nel ristorantino italiano; l’improbabile proposta di matrimonio in aeroporto; la ricerca della casa perfetta nei sobborghi di Washington; la nascita di Luke. Una bugia lunga dieci anni. Un incubo privato destinato a trasformarsi in concitato intrigo politico dove la posta in gioco si fa di ora in ora più alta.
Acclamato come il thriller dell’anno sui due lati dell’Atlantico, Solo la verità proietta il lettore nel cuore dell’attualità e nel dilemma di una donna costretta a lottare per tutto ciò in cui ha sempre creduto. Straordinario caso editoriale in corso di traduzione in oltre trenta Paesi, diventerà un film prodotto e interpretato da Charlize Theron per la Universal Pictures.

Karen Cleveland ha lavorato per otto anni nei servizi segreti americani, sei dei quali trascorsi a combattere il terrorismo. Durante questo arco di tempo, ha firmato documenti indirizzati al Presidente degli Stati Uniti e lavorato in stretta collaborazione con l’FBI. Ha studiato al Trinity College di Dublino e all’università di Harvard. Questo è il suo primo romanzo.



Igor De Amicis
La settima lapide

Igor De Amicis guarda il Male negli occhi ogni giorno, e nel suo romanzo d’esordio ce ne restituisce l’oscura potenza. Un thriller che ha il sapore della verità e non fa sconti a nessuno. Sandrone Dazieri

Un cimitero fuori Napoli, sette fosse scavate nel terreno. Per ciascuna, una lapide con nomi e cognomi incisi sulla pietra. Ma soltanto la prima tomba è “occupata”: dal corpo di un piccolo boss della camorra, con la gola tagliata di netto. Le altre sei sono vuote, un avvertimento. Di più, una promessa. Tra i destinatari della macabra messinscena ci sono mezze tacche e capiclan, narcotrafficanti e assassini, secondo una logica che la polizia non riesce a interpretare. L’ultimo nome è quello di Michele Vigilante, un uomo che è diventato leggenda facendosi rispettare prima in strada, con la lingua della violenza, e poi in carcere, con la lingua dell’onore. Si è fatto più di vent’anni dietro le sbarre e, proprio adesso che ha ottenuto la libertà anticipata e con il crimine vorrebbe aver chiuso, una condanna ben peggiore sembra aspettarlo fuori. Ma non è un caso se un tempo Michele era conosciuto con il soprannome di “Tiradritto”: non si è mai fermato davanti a niente e non lo farà neanche questa volta, nella terribile caccia all’uomo che è destinata a pareggiare molti conti.

Igor De Amicis è Commissario capo di Polizia penitenziaria. Ha pubblicato alcuni fortunati romanzi per Einaudi Ragazzi. La settima lapide è il suo primo thriller.





D. B. John
Stella del nord

Nella foto satellitare che Jenna Williams mostra agli studenti dell’università di Georgetown, la Corea del Sud è un reticolo scintillante di città e villaggi. Ma sopra Seoul, oltre il 38° parallelo, le luci cedono il posto a una terra d’ombra in cui solo la capitale, Pyongyang, emette una cupa incandescenza. Tutti conoscono il prestigioso curriculum di Jenna, all’anagrafe Jeemin, una delle massime esperte mondiali della Corea del Nord; ciò di cui nessuno è al corrente è il dramma che l’ha irreparabilmente segnata: la scomparsa, dodici anni prima, della sorella gemella Soo-min, rapita sulla spiaggia di Baengnyeong da un sottomarino del regime. Nella piazza antistante la Grande Casa del Popolo, il tenente colonnello Cho contempla i cinquantamila cittadini che attendono in trepidante silenzio l’apparizione di Kim Jong-il. Ma una scoperta sconcertante sta per abbattersi sulla sua carriera e sul suo futuro, e presto Cho si troverà ad affrontare la più inconcepibile delle scelte: tradire tutto ciò in cui ha sempre creduto o perdere ogni cosa. Quello che la signora Moon, cittadina modello sotto il regime del Caro Leader Kim Jong-il, vede piovere dal cielo in un bosco della contea di Baekam non è uno spirito. È qualcosa di ancora più strano , un piccolo pallone aerostatico che proviene «dal Paese giù in basso» e che deposita tra le sue braccia due paia di calze di lana, una torcia e una scatola di deliziosi biscotti al cioccolato. E un biglietto: Ai fratelli e alle sorelle del Nord. Sollevatevi contro colui che vi inganna! Tre vite, tre destini apparentemente distanti si intrecciano e conflagrano in un thriller in gran parte basato su fatti reali. Un’immersione adrenalinica e quanto mai attuale nei misteri di un Paese destinato a condizionare ancora a lungo i fragili equilibri internazionali.

D.B. John è originario del Galles, ma ha vissuto a lungo in Corea del Sud ed è tra i pochissimi occidentali ad aver studiato a fondo e visitato la Corea del Nord. Attualmente abita a Londra.





Per chi ama ridere



Pino Imperatore
Aglio, olio e assassino

Nell’affascinante quartiere di Mergellina, Francesco e Peppe Vitiello gestiscono la premiata trattoria Parthenope, dispensando buoni piatti e aneddoti ancor più saporiti. L’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra. Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell’ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto. Nelle settimane che precedono il Natale, però, Napoli è scossa dall’omicidio di un ragazzo, il cui corpo viene letteralmente “condito” dall’assassino con aglio, olio e peperoncino. Perché un rituale così macabro? Quale messaggio nasconde? Per trovare la risposta, l’ispettore dovrà scavare tra simboli, leggende e credenze della cultura partenopea, aiutato dalla tenacia del suo capo, il commissario Carlo Improta, e dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello. In un romanzo che mescola con sapienza la commedia e l’indagine poliziesca, Pino Imperatore dirige un formidabile coro di passioni e allegria, di bassezze e colpi di genio. Un’avvincente corsa contro il tempo, con uno straordinario, pirotecnico finale.

Pino Imperatore è nato a Milano nel 1961 da genitori emigranti napoletani e vive in Campania dall’infanzia. È autore di quattro romanzi, oltre che di opere teatrali e racconti. Ha vinto i maggiori premi italiani per la scrittura umoristica.




Per chi ama le storie intense



Olivia Crosio
Quando mi sei accanto

Abbiamo tutti un lato oscuro e selvaggio, qualcosa che sentiamo dentro di noi eppure ci sfugge. Solo affrontandolo, si può veramente crescere. Alex, che ha vent’anni e una passione enorme per la montagna, quel lato oscuro ha deciso di usarlo, recitando la parte del giovane ribelle; non a caso è un dio per le ragazze, soprattutto in jeans e canottiera. Chicco invece lo ha nascosto sotto i modi gentili e la corazza da bel cavaliere; ma se lo chiedete ad Alex, vi dirà che è soltanto un signorino di città. Chiara ha qualche anno meno di loro e già una natura indomabile che la fa bruciare come una fiamma; impulsiva e sognatrice, ha voglia di divorare la vita ma non sa ancora come farlo, né forse lo capirà mai. Nel dubbio, cerca di tenere i piedi per terra, con scarsi risultati. I tre si trovano quasi per caso a fare una passeggiata sulle montagne della Valle d’Aosta, in uno di quei pomeriggi d’estate che sembrano uguali a tanti ma sono destinati a cambiarti la vita. Per trent’anni i destini di Alex, Chicco e Chiara si incroceranno, portandoli ora vicini ora lontani, con un’unica certezza: una parte di ciascuno esiste solo in presenza degli altri, e a loro apparterrà per sempre. Questo romanzo è la storia di un amore inseguito a lungo, pericoloso e imprevedibile come le vette alpine che le fanno da sfondo. Un legame viscerale, in bilico tra rabbia e tenerezza, tra desiderio e incomprensione, che assume tante forme quante sono le stagioni della vita.

Olivia Crosio vive a Milano, dove lavora come traduttrice (tra gli altri, del Diario di Bridget Jones e di autrici come Fannie Flagg, Cecelia Ahern, Anne Fine). Ha scritto diversi libri per ragazzi; il suo ultimo romanzo è La felicità non fa rumore (Giunti 2015). È anche maestra di sci e ultra-runner.



Per chi ama le storie vere



Alessandro Milan
Mi vivi dentro

Una storia piena di speranza, di amore, di attaccamento alla vita. Un inno alla resilienza.
Tutto comincia alle sei di mattina, in radio, dove due giornalisti assonnati si danno il turno. Lui sta cercando di svegliarsi con un caffè, lei sta correndo a casa dopo aver lavorato tutta la notte. E succede che nella fretta i due scambiano per errore i loro cellulari. Si rivedono qualche ora più tardi e da un dialogo quasi surreale nasce un invito al cinema, poi a una mostra, un aperitivo, una gita in montagna.
Francesca è bassina, impertinente, ha i capelli biondi arruffati e due occhioni blu che illuminano il mondo. È una forza della natura, sempre in movimento, sempre allegra: per questo la chiamano Wondy, da Wonder Woman. Alessandro è scherzoso e un po’ goffo, si lascia travolgere da Francesca e dall’amore che presto li lega. Con lei, giorno dopo giorno impara a vivere pienamente ogni emozione, a non arretrare di fronte alle difficoltà. E così, insieme, con una forza di volontà che somiglia a un superpotere, si troveranno a combattere la più terribile delle battaglie, quella che non si può vincere. Ma anche dopo la morte sono tante le cose che restano: due figli, un gatto, un bonsai, tanti amici e, soprattutto, una straordinaria capacità di assorbire gli urti senza rompersi mai. Anzi, guardando sempre avanti, col sorriso sulle labbra.
Non è una favola, quella di Alessandro e di Wondy. È però una storia piena di speranza, di amore, di attaccamento alla vita; un inno alla resilienza, quella da esercitare quotidianamente. Perché le storie più belle non hanno il lieto fine: semplicemente non finiscono.

Alessandro Milan (Sesto San Giovanni, 1970) lavora come giornalista da quasi venti anni a Radio24, dove conduce programmi di approfondimento. È presidente dell’associazione “Wondy Sono Io” wondysonoio.org, impegnata nella diffusione della cultura della resilienza.






Sofia Lundberg
Il quaderno dei nomi perduti

Un piccolo quaderno rilegato in pelle rossa, nel quale annotare i nomi di tutte le persone che più contano per lei. Per Doris non esiste oggetto più prezioso. Suo padre glielo regalò quando era bambina e da allora non passa giorno senza che si ritrovi a sfogliarlo, per aggiungere una voce, un indirizzo; per visitare la mappa dei ricordi o per tracciare, con la grafia resa incerta dagli anni e dalla stanchezza, una X accanto a coloro che non ci sono più. Parenti, amici, amanti: ognuno occupa un posto cruciale nel romanzo della sua vita, ognuno ha una storia, e tocca a Doris, adesso, raccoglierle tutte. Perché un domani, tra le pagine del quaderno rosso, l’amata nipote Jenny possa ritrovare tutto il senso di un’esistenza senza sconti e senza rimpianti, tumultuosamente vissuta tra Stoccolma, Parigi e New York.
“Ti auguro abbastanza”, mi sussurrò all’orecchio. “Abbastanza sole da illuminare i tuoi giorni, e pioggia abbastanza da insegnarti ad apprezzare la luce. Abbastanza gioia da nutrire la tua anima e abbastanza dolore da farti godere di ogni frammento di felicità. E poi ti auguro abbastanza incontri da poterti permettere anche gli addii…”

Sofia Lundberg, classe 1974, è una giornalista e redattrice svedese e vive a Stoccolma insieme a suo figlio. Il quaderno dei nomi è il suo romanzo d’esordio.






Per chi ama le storie da premio




Tim O'Brien
Le cose che portiamo

VINCITORE DEL NATIONAL BOOK AWARD 1979

La guerra evocata in tutta la sua insostenibile concretezza, in tutto il suo peso, il suo orrore e la sua assurdità. Le cose che portiamo è tutto questo e molto di più. Attraverso le vicende di un immaginario plotone di soldati impegnato a combattere nella giungla vietnamita, Tim O’Brien consegna al lettore un’ispirata, appassionante riflessione in forma narrativa sui temi della memoria, della verità e del potere del narrare. Un atto d’accusa contro tutte le guerre, limpido e umanissimo; un libro-monumento, capace di incidersi a fondo nella tormentata coscienza americana e in quella del lettore. E di riaffermare il ruolo irrinunciabile della letteratura come strumento di comprensione profonda di noi stessi e della realtà.

Tim O’Brien ha vinto il National Book Award nel 1979 per Inseguendo Cacciato. Le cose che portiamo è stato finalista del premio Pulitzer e nominato tra i libri del secolo dal New York Times. Nel 2013, O’Brien ha ricevuto il premio Pritzker per la sua produzione letteraria a tema militare.






Dolores Redondo
Tutto questo ti darò

VINCITRICE DEL PREMIO PLANETA 2016

“Dolores Redondo è la regina del literary thriller.” Carlos Ruiz Zafón

Se vuoi essere davvero libero, devi prima conoscere la verità.
Quando una coppia di agenti in divisa bussa alla sua porta, Manuel, scrittore di successo impegnato nella stesura del prossimo bestseller, intuisce all’istante che qualcosa di grave deve essere accaduto ad Álvaro, l’uomo che ama e al quale è sposato da anni. E infatti il corpo senza vita del marito è stato ritrovato al volante della sua auto, inspiegabilmente uscita di strada tra le vigne e i paesaggi scoscesi della Galizia, a chilometri di distanza dal luogo in cui Álvaro avrebbe dovuto trovarsi al momento dell’incidente. Sconvolto, Manuel parte per identificare la salma ma, giunto a destinazione, si ritrova presto invischiato in un intrico di menzogne, segreti e omissioni che ruota attorno alla ricca e arrogante famiglia d’origine del marito. Con l’aiuto di Nogueira, poliziotto in pensione dal carattere ruvido, e di Padre Lucas, il prete locale amico d’infanzia di Álvaro, Manuel indaga sulle molte ombre nel passato dei Muñiz de Dávila e sulla vita segreta dell’uomo che si era illuso di conoscere quanto se stesso.
Serrato, sorprendente e ricco di atmosfera, Tutto questo ti darò è un thriller psicologico dalla sensibilità finissima, capace di indagare con la stessa lucidità le dinamiche del cuore e quelle – troppo spesso malate – della società.

Dolores Redondo ha studiato Legge e ha lavorato nel mondo del business per anni prima di diventare scrittrice a tempo pieno. I suoi romanzi hanno venduto oltre 1.000.000 di copie nella sola Spagna e sono stati tradotti in 35 lingue. Con Tutto questo ti darò si è aggiudicata il Premio Planeta 2016, che ha venduto nella sola Spagna oltre 350.000 copie.






Emily Fridlund
Storia dei miei lupi

FINALISTA AL MAN BOOKER PRIZE 2017

Tra i boschi, le paludi e gli inverni infiniti del Nord Minnesota, Linda Furston è una ragazzina guardinga e affamata come i lupi dei quali scrive – a sproposito – per una competizione scolastica. Quando Patra, giovane madre con figlio piccolo al seguito, si trasferisce nella casa vicina alla sua, la perfetta solitudine che ammanta la vita di Linda comincia a sfaldarsi. Ma l’accogliente routine di quella che presto diventa la sua famiglia elettiva nasconde più di una crepa. Piccoli, inquietanti segnali alludono a un pericolo la cui esatta natura rimane celata alla vista. Un segreto, una ferita. Una minaccia che Linda, arruolata come babysitter e come complice, si scopre disposta a ignorare, e che, pagina dopo pagina, prende corpo sotto lo sguardo attonito del lettore.
Caso letterario da oltre cinquantamila copie negli Stati Uniti, acclamato dalla critica e finalista a sorpresa del prestigioso Man Booker Prize al fianco di grandi nomi come Paul Auster, George Saunders e Mohsin Hamid, Storia dei miei lupi disegna il ritratto di un personaggio e di un mondo difficili da dimenticare. Corrosi da un’oscurità tanto vasta e invincibile da diventare la nostra.

Emily Fridlund è cresciuta in Minnesota e attualmente risiede fuori New York. Ha un dottorato in letteratura e scrittura creativa. Questo è il suo primo romanzo, finalista del Man Booker Prize 2017.

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