Libro d'esordio di Teresa Righetti: Se mi guardo da fuori.
A soli 26 anni Teresa, formatasi alla scuola di scrittura Belleville di Milano, è una penna formidabile tanto che Walter Siti di lei dice: ha il raro dono della scrittura, una grazia naturale.
Se mi guardo da fuori è un romanzo delicato e potente che racconta di quanto ci si possa sentire soli anche in mezzo agli altri, ma anche del coraggio di osservare noi stessi con occhi diversi.
Del libro Daniele Bresciani sul Messaggero dice: Righetti ha scritto, e molto bene, la storia di una generazione che fatica a trovare vera pace e che nasconde dietro ai Moscow Mule una profonda solitudine.
Ognuno ha i suoi mostri.
Se il mio e il tuo s'incontrassero per strada,
forse si abbraccerebbero.
A Serena non manca niente per essere felice: ha venticinque anni, una laurea in arrivo, una famiglia che le vuole bene. Nella sua vita tutto può succedere, e invece non succede.
Forse perché non sa ancora cosa vuole o forse perché si sente ovunque fuori luogo.
Lavora come cameriera al Chiosco, dove ogni sera la paura di essere “poco interessante” diventa più grande, fino a quando l’incontro con Leo le porterà la consapevolezza che non serve guardare lontano per trovare persone disposte a prenderci come siamo, anche quando non siamo ancora niente.
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