Recensioni

venerdì 14 settembre 2018

Valentina D'Urbano - Isola di neve



VALENTINA D’URBANO

Isola di Neve

In libreria dal 13 settembre 2018



21 luglio 1966, Isola di Novembre

Stamattina ho preso la barca e sono andata a Santa Brigida. Non ci mettevo piede da più di dieci anni. Mi sono svegliata che era ancora notte, ho preparato la colazione e l’ho lasciata sul tavolo in cucina, poi sono tornata in camera per vestirmi. Mentre attraversavo il corridoio ho sentito il suo respiro pesante e allora mi sono arrischiata ad aprire la porta del soggiorno, a gettare un’occhiata dentro. Dormiva profondamente sulla sua brandina, il corpo sudato avviluppato nelle lenzuola, i capelli sparsi sul cuscino.


A distanza di due anni dal precedente, Valentina D’Urbano torna in libreria con un romanzo potente, Isola di Neve. Sullo sfondo autunnale di un’isola senza ormai più turisti, al largo di Roma, l’autrice racconta una storia d’amore e di ricerca di sé che si sviluppa su due piani temporali diversi e dà vita a due fortissime protagoniste femminili. Due donne che guardandosi dentro troveranno e terranno stretta, in un misto di timore e fierezza, la meraviglia della scoperta e la forza dell’indipendenza

È il 2004, Manuel, 28 anni, è scappato di casa e dopo aver rotto i ponti con la propria famiglia e fidanzata, è approdato sull’isola di Novembre, dove conta di ripartire da capo con la propria vita. Qui incontra una giovane ragazza tedesca, Edith, una violinista che è sull’isola per una ragione precisa: ricostruire tutto ciò che può su un misterioso violinista tedesco, Andreas von Berger, ultimo prigioniero del carcere di Santa Brigida – un isolotto a poche centinaia di metri da Novembre –, rinchiuso lì negli anni Cinquanta e morto poco dopo la scarcerazione, in circostanze mai chiarite. Di Andreas restano poche cose: un frammento della sua ultima partitura per violino e un nome di donna: Tempesta. Cinquant’anni prima, nel 1952, Neve è una giovane pescatrice dell’isola di Novembre. In costante fuga dal padre violento, Neve si barcamena nella vita isolana del dopoguerra, fatta di stenti, miseria e arretratezza culturale e sociale. È proprio sfuggendo a una delle violente sfuriate di suo padre che, attratta dalla musica di un violino, finisce sulla piccola spiaggia bianca e isolata su cui si affaccia la cella di Andreas. Divisi dalle sbarre della prigione, Neve e Andreas cominciano a parlare, con un solo patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome così che sarà lui stesso a sceglierne uno: Tempesta.


Valentina D’Urbano sarà ospite a Pordenonelegge

Domenica 23 settembre, ore 10.30



Valentina D’Urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora come illustratrice per l’infanzia. Il rumore dei tuoi passi, suo libro d’esordio uscito con Longanesi nel 2012, è stato un vero e proprio caso editoriale, vincitore del Premio Città di Penne Opera Prima e Premio Cultura Mediterranea Fondazione Carical. In seguito sono apparsi Acquanera (2013) che in Francia ha vinto il Prix Literaire Cezam, Quella vita che ci manca (2014) che si è aggiudicato il Premio Rapallo, Alfredo (2015) e Non aspettare la notte (2016). I suoi romanzi sono stati pubblicati in Francia e in Germania, ottenendo importanti riconoscimenti da parte della critica.

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