Recensioni

giovedì 1 novembre 2018

Rob Himmel - La progenie di Abaddon (Recensione)

Rob Himmel - La progenie di Abaddon


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Non v’è oscurità peggiore di quella celata nel cuore dell’uomo
Mentre la notte domina, lasciando al giorno solo poche ore di luce, Kelo e Bhor, soci in affari nel rubare, ricettare e contrabbandare, si dirigono sul luogo d’impatto di un meteorite. L’intento è quello di saccheggiare la «pietra del cielo» e farne una fortuna. Quello che non sanno è che troveranno anche altro.
Intanto il consiglio degli Arcangeli a capo della Confraternita, chiamato Pentalux, ordina ai confratelli Telion e Reya di cercare l’arma che permetterà loro di ribaltare le sorti della guerra contro la Setta Oscura.
In fuga dall’armata abaddonita, nel frattempo, Luce, Arconte degli Splendenti, conduce un gruppo di sopravvissuti alla ricerca di un posto sicuro. Una fuga disperata, che richiederà a lei e ai suoi compagni un prezzo altissimo, forse più di quanto siano disposti ad accettare.
A tutti loro si contrapporrà Abaddon, con creature tenebrose, servi fedeli, devoti pericolosi, lunghe notti e l’oscurità più intensa che ci sia: il cuore umano.



Recensione

Ringrazio l’autore per la fiducia e per aver compreso la mia difficoltà nel non riuscire a condividere la recensione per il giorno prestabilito. Inoltre ringrazio tutti i blog che hanno partecipato e la Casa Editrice, Dark Zone.
Ho molte cose da dire su questo romanzo. Partiamo dall’inizio. 
Nella prefazione, l’autore stesso, avvisa il lettore che per ogni termine c’è una glossario a fine del libro. Fin dall’inizio ho lottato contro questa cosa e ho rischiato di farmi sommergere dalla rabbia perchè non riuscivo a immergermi bene nella trama. E per fortuna che non l'ho fatto, perchè mi sarei mangiato le mani perchè, con il proseguire la lettura, pian piano tutto cambia. Ora voglio lasciarvi con il fiato sospeso fino alla fine. Pensate che sarà una recensione negativa?
Non vi è oscurità peggiore di quella celata nel cuore dell’uomo. In esso  si nascondono i pericoli più insidiosi, scrutarvi vuol dire essere scrutati di rimando. In esso emerge, tra le più torbide bramosie, la più limpida verità: non  vi è nemico peggiore di se stessi.
E’ proprio così che inizia il romanzo. Dando i preamboli di una guerra millenaria tra bene e male. Un male ancora non ben noto, ma da cui tutto deriva. 
Ci troviamo immersi in una lotta con dei gruppi che si contrappongono : gli Splendenti, la Setta Oscura.
Alcuni individui hanno delle capacità chiamate Lascito/Talento/Pegno. Capacità quali la prescienza, l’inibizione dei lasciti ecc…
Subito dopo l’accenno al Signore Oscuro, il lettore fa la conoscenza di due agenti d’affari, se così si possono chiamare che si troveranno a gestire un evento quanto mai raro della caduta di una specie di meteorite, di cui proveranno a rivendere ogni singolo pezzo.
Fin qui il lettore si trova ancora a barcollare nel buio perché la trama non ha ancora iniziato il suo corso. L’autore, man mano, introduce i personaggi che, si scoprirà, sono minacciati dalle tenebre. Pian piano i caratteri e i poteri dei singoli vengono a galla facendo entrare nel vivo della storia il lettore. 
Fra colpi di scena, tradimenti e un accenno di romance, mi sono trovato immerso nella trama fitta del libro. Fino agli ultimi capitoli ho creduto che il libro si sarebbe interrotto per un seguito, invece tutto verrà spiegato e non in modo veloce. L’autore ha saputo, con maestria, prendersi “gioco” del lettore. Questo fatto mi ha sorpreso proprio. 


Lo sterminio andava avanti da anni, una caccia senza tregua che aveva costretto gli Splendenti alla latitanza. Così, gli uomini dediti alla luce si erano ritrovati a rifugiarsi in luoghi nascosti e bui pur di non essere trovati.

Come in ogni fantasy, degno di nota, anche qui c’è una profezia che verrà svelata man mano che si prosegue nella lettura. Il lettore, insieme ai personaggi, seguirà un percorso alla ricerca della “Lanterna”, ignota fino alle ultime pagine. 

Noi sappiamo che a loro interessa il metallo lucente, ma noi cerchiamo la Lan￾terna. Questa è la nostra missione e la porteremo a termine. Scon￾figgeremo Abaddon. Ma dobbiamo scendere a compromessi, sfruttare al meglio le occasioni e le persone che possono essere utili al nostro scopo, per un bene superiore.»

Si tratta di un fantasy che seguo un percorso lineare che verrà ribaltato alla fine portando il lettore a chiedersi: Ma cosa ho letto fino ad ora? Ma davvero non mi sono accorto della presa in giro?
Ebbene sì, ammetto che non ho sospettato assolutamente nulla, e sono stato raggirato alla perfezione. 
Mi è piaciuta molta presenza di accenni di romance, in dose equilibrata. Ho ammirato la crescita caratteriale di ogni singolo personaggio che è stato posto di fronte alla scelta se subire gli eventi o rimboccarsi le mani e lottare. 
Consiglio il romanzo agli amanti del fantasy e vi dico: “Non fatevi scoraggiare dall’inizio poco comprensivo del romanzo”.


Giudizio: 4 su 5



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