Recensioni

venerdì 18 gennaio 2019

Recensione Nicola Lombardi - Madre Nera (Recensioni, Anteprima)

Recensione Nicola Lombardi - Madre Nera 
TITOLO: Madre Nera 
AUTORE: Nicola Lombardi 
GENERE: Horror 
PAGINE: 244 
PREZZO: ebook 3,99 (in offerta lancio a € 1,99 fino al 31/1/2019) cartaceo 14,90 
DATA DI USCITA: Ebook: 18/1/19 Cartaceo 4/2/19 
LINK D’ACQUISTO: Amazon: https://amzn.to/2McrfFt Kobo: http://bit.ly/2SVgkm5




SINOSSI 
1971. 
Un paese di provincia viene sconvolto da uno straziante fatto di sangue. Leonina, in preda a un delirio mistico, rapisce da un asilo dodici bambini e li conduce in una desolata località appenninica. Là, nel cuore di un bosco, tenta di portare a compimento il suo folle progetto… 

Oggi. 
Un professore di lettere, un pittore e due gemelle vengono convocati a un misterioso appuntamento, per incontrare e affrontare ancora una volta, dopo tanti anni, l’ombra della donna che ha stravolto le loro esistenze. Ma nulla è come appare. I fantasmi del passato riemergono in un vortice di incubi e ricordi, e solo chi saprà riconoscere il vero volto della propria ossessione potrà aspirare alla redenzione. 

Una storia cupa e sanguinaria, in bilico sull’orlo degli abissi in cui custodiamo i segreti dell’anima, della coscienza, del cuore. 


AUTORE 
Nato a Ferrara nel 1965, esordisce nel 1989 con la raccolta Ombre - 17 racconti del terrore. Si lega poi al movimento let­terario romano Neo Noir e pubblica racconti, articoli e tradu­zioni su riviste e antologie per diverse case editrici. Suoi sono i romanzi tratti dai film di Dario Argento Profondo Rosso e Su­spiria per la Newton & Compton. Traduce per il mercato italia­no opere di Frank B. Long, Immanuel Velikowsky, Seabury Quinn, Charlee Jacob, Jack Ketchum e Edward Lee. 

Altre sue raccolte di racconti: I racconti della piccola botte­ga degli orrori (2002), La fiera della paura (2004) e Striges (2005). I suoi romanzi: I Ragni Zingari (2010), con il quale nel 2013 vince il Premio Polidori, La notte chiama (2015, con Lui­gi Boccia) e La Cisterna (2015). Oltre a occuparsi della tradu­zione di fumetti horror ha curato le antologie Malombre per Dunwich Edizioni e Sangue selvaggio per Weird Book. Nel 2018 ha pubblicato con Delos Digital il saggio macabro-umori­stico Non aprite quelle porte! 

È membro dell’Horror Writers Association, e diversi suoi la­vori sono stati pubblicati anche in lingua inglese. 




Recensione


Ringrazio Dunwich Edizioni per avermi permesso di recensire in anteprima questo romanzo e di non avermi fatto dormire la notte per gli incubi xD
Da dove iniziare? Sinceramente non lo so. Mi trovo abbastanza spiazzato e confuso dopo aver concluso il libro. E' stato il primo romanzo che ho letto di questo autore e mi ha stupito, in positivo, per il suo stile di scrittura, per la sua poesia, gotica e macabra, nel descrivere le vicende.
Innanzitutto, il romanzo, si svolge in Italia e ha inizio con una vicenda di cronaca nel 1971, in un convento di suore. In seguito, man mano che il lettore si troverà a divorare le pagine, verremo a conoscere anche della storia personale della sorella Nina, il cui vero nome è Leonina Maria Fasinera. L'episodio di cronaca a cui fa riferimento il romanzo ha come protagonisti la suora e altri dodici bambini che verranno rapiti dalla sottoscritta. 

Eravate dodici. Ma solo in tre avete accettato il mio dono. Trova gli altri due. Chiamali.

Tutto questo avviene nel prologo del romanzo. In seguito il lettore andrà a conoscere la storia personale dei tre bambini, ormai grandi, che sono sopravvissuti.  In particolare avremo:

  • Andrea, insegnante e scrittore di racconti horror;
  • Daniele, pittore che si considera fallito in quanto nessuno comprende la sua arte che ha per oggetto visioni horror;
  • Gabriella e Greta, due gemelle che si improvvisano "medium".
Quello su cui si concentra maggiormente l'autore, e anche colui che narra le vicende, è Andrea. Cosa collega queste tre persone, a parte la vicenda di cronaca? Un filo conduttore che ha come oggetto gli incubi e le visioni horror, soprattutto da parte di Andrea che si trova ad "estraniarsi", a cadere in una sorta di  black out totale, durante il quale visualizza scene raccapriccianti di morte.

Vita e nascita vanno di pari passo con morte e distruzione

Gli eventi porteranno questi ragazzi ad incontrarsi per porre fine, finalmente, a quegli incubi che hanno cambiato la loro esistenza. Almeno è ciò che pensa Andrea ed anche il lettore.
Ho letto questo romanzo in circa un giorno ,per non parlare della notte. Di solito non mi soffermo a leggere di notte, soprattutto per quanto riguarda i romanzi horror, ma questo libro mi ha coinvolto talmente tanto da non riuscire a fermarmi finché non ho avuto gli occhi che si chiudevano da soli. Infatti mi sono svegliato alle 3.40 di mattina cercando il viso di Nina acquattata nel buio. Questo per farvi capire quanto questo romanzo mi sia entrato dentro. Di per sé non si tratta di un romanzo così crudele, ne ho letti di molto più psicologici e spaventosi. Credo che l'aspetto che mi ha segnato particolarmente sia stato il fatto che ha come oggetto le suore, persone che dovrebbero conoscere il Male vero e proprio. Già di per sé la copertina è inquietante! Immaginate questa suora coperta di sangue dopo tutto quello che ha compiuto durante un'ossessione delirante. 
Quello che di più mi ha colpito è la conclusione del romanzo. Sono rimasto a bocca aperta e confuso nel cogliere il messaggio che l'autore ha voluto trasmettere, tant'è che non sono neanche sicuro di averlo colto appieno. Basandomi su supposizioni e sui miei ragionamenti personali, credo che il messaggio sia il seguente: tutte le esperienze della nostra vita, siano esse positive o negative (anche se sono queste ultime a segnarci oltremodo), ci vivificano. 

La sua vita sarebbe stata solo una fotografia esposta al sole, ogni giorno più sbiadita, e alla fine l’immagine originale, irriconoscibile, si sarebbe diluita in un’informe macchia grigia. Mentre la vita è altrove. La vita, quella vera, è rossa, intrisa di sangue, palpitante e folle, guerriera, urlante, unica.

L'unico motivo per cui darò 4 stelle al romanzo, è perché non sono riuscito a carpire con sicurezza il messaggio che l'autore ha voluto trasmetterci. Per il resto, il romanzo si legge in modo veramente troppo scorrevole e i personaggi sono ben caratterizzati. 

Giudizio: 4 su 5 

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