lunedì 8 aprile 2019

Review Party Sarah J. Maas - La corte di rose e spine








"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo…



Recensione



Buongiorno bookdreamers, ringrazio Mondadori e gli organizzatori di questo bellissimo evento, che mi hanno permesso di innamorarmi dello stile di questa autrice. Ho in attesa di lettura la sua precedente saga e ora, sicuramente, cercherò di leggerla il prima possibile.
Comunque torniamo a noi. 
Essendo il primo romanzo che leggo di questa autrice, non posso fare paragoni con il suo stile. Però appena ho iniziato la lettura di “Corte di rose e spine” mi sono proprio innamorato del suo modo di scrivere. 
Il romanzo è incentrato su Feyre, una ragazza che ha promesso, in punto di morte alla madre, che si sarebbe assunta il compito di proteggere la famiglia a tutti i costi. Una famiglia composta da altre due sorelle ed il padre. Per mantenere la promessa, Feyre ha imparato a cacciare. Ma sarà proprio la caccia a cambiare la sua vita. Infatti un giorno mentre la ragazza si trova nel bosco, attanagliata dai morsi della fame, troverà una cerva, ma proprio quando sta per colpirla con una freccia, sente dei rumori provenire dai cespugli.

Al che vidi un paio di occhi dorati che brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Noi mortali non avevamo più dei da venerare, ma se avessi conosciuto i loro nomi ormai perduti li avrei pregati. Tutti. Nascosto nel boschetto, il lupo si avvicinò, lo sguardo puntato sull'ignara cerva.



Purtroppo per le dimensioni del lupo, la ragazza crede che questo sia un Fae, creature che odia.
Ma chi sono i Fae? I Fae sono un gruppo di esseri soprannaturali con forma umanoide, non propriamente, originati nel mondo reale e migrati in un altro regno invisibile ai mortali con il resto delle creature magiche (cit. Web).
Proprio a causa dell’odio nei confronti dei Fae, Feyre decide di uccidere la creatura, come una sorta di rivalsa per tutti i soprusi che l’umanità ha dovuto subire. 
La vita della ragazza proseguirà normalmente per alcuni giorni finché un ruggito non irromperà mentre si trova con il resto della famiglia. Feyre sarà messa di fronte ad una scelta. “Una vita per una vita”. Queste sono le parole che pronuncia la creatura che è venuta a cercare l’assassino del lupo dagli occhi gialli. A questo punto Feyre decide di sacrificare la sua vita e andare con questa misteriosa creatura in una parte del mondo a lei sconosciuta. Insieme alla ragazza, il lettore, sarà portato a varcare le porte del Regno di Prythian, una terra leggendaria in cui ogni corte (esattamente sette) ha a capo un Signore Supremo. 
Man mano che si prosegue nella lettura del romanzo, il lettore inizia a conoscere i personaggi che lo accompagneranno durante l’intera avventura. Piano piano faremo la conoscenza Tamlin, il Fae che porta via Feyre. 




Da questo momento in poi si inizia a notare il retellling della famosa fiaba de “La Bella e la Bestia” di Disney. Ho amato e apprezzato gli accostamenti che l’autrice ha utilizzato e ha anche differenziato nello stesso tempo. Infatti pur trattandosi di un “remake” della fiaba, l’autrice è riuscita a permettere al lettore di discostarsi dall’originalità della fiaba in sé. Ho amato le descrizioni “poetiche e magiche” e le ambientazioni. Le innovazioni apportate dall’autrice sono molteplici e, proprio questo, mi ha permesso di apprezzare la storia.

Una malattia nella loro terra, che indeboliva i loro poteri magici... un influsso malefico che un giorno avrebbe potuto diffondersi nel mondo umano. Dopo così tanti secoli senza magia, saremmo stati impotenti contro... contro qualunque cosa potesse fare agli umani.

Una misteriosa maledizione incombe sul Regno di Prythian. Quasi a più della metà del romanzo riusciremo ad avere i pezzi mancanti che caratterizzano la trama che l’autrice ha preparato per noi lettori. Un misterioso nemico, malvagio e sadico, cercherà di ottenere il potere su tutta Prythian e anche su quello degli umani. Verrà fermata? Chi lo sa..posso soltanto dire che non vedo l’ora di leggere il seguito del romanzo.
Ho apprezzato molto i personaggi principali del romanzo, ma un personaggio che maggiormente mi ha colpito è quello di Rhys che, secondo me ha ancora molto da raccontare.
E’ un romanzo questo incentrato su molti valori dei personaggi, ma soprattutto sulla forza dell’amore.E’ caratterizzato da molti intrighi che si svolgono in secondo piano, gestiti alla perfezione dall’autrice. 


Giudizio: 5 su 5

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