#Prodottoffertoda @DunwichEdizioni
Mentre Forrest, appena laureato, cerca di trovare un impiego, Annet lavora al Keizer Manor, il museo in cui sono esposte le opere del pittore del diciannovesimo secolo Alexander Keizer.
Dopo una lite, la coppia si inoltra tra le dune per chiarirsi. Ma delle nubi oscurano il cielo e il beltempo si trasforma in un temporale così violento che i due si separano.
La mattina dopo, Forrest si ritrova da solo. Così come Annet.
Quando riprende conoscenza in un monastero, Annet è convinta che le suore le stiano giocando uno scherzo. Non può essere l’Ottocento! È una donna incinta del ventunesimo secolo e non dovrebbe trovarsi lì. Come farà a tornare nella sua epoca?
Recensione
Ringrazio Dunwich edizioni per avermi permesso subito di leggere, e recensire, questo romanzo. Amo i romanzi che hanno per oggetto i viaggi del tempo, infatti, appena ho visto la trama di questo libro mi sono detto: "Dev'essere subito mio"! Purtroppo, però, non mi ha entusiasmato. Cercherò di spiegarvi i motivi facendo attenzione a non incorrere in spoiler.
Innanzitutto, ci troviamo subito a Dunedam, dove troviamo Annet, una ragazza di 25 anni alle prese con il suo compleanno. Anzi per meglio dire, con la delusione di non trovare suo marito vicino in questo giorno per lei importante.
Ma conosciamo meglio questa coppia.
Annet, lavora presso un famoso museo, il Keizer Manor, mentre il marito, Forrest è ancora disoccupato e in cerca di lavoro.
Annet si occupa di accogliere i clienti del museo in cui sono esposte i dipinti del pittore Alexander Keizer, un pittore di grande talento. Proprio durante questo anno si sta per festeggiare il duecentesimo anniversario del museo e, durante il ricevimento con gli ospiti, Annet e Forrest si trovano immersi in una discussione, per gelosia. Gli ospiti li vedranno uscire arrabbiati, mentre Forrest cerca di raggiungere Annet, la quale sta andando dritto al centro di un temporale improvviso che li dividerà.
Entrambi si sveglieranno soli, come se una metà gli fosse stata tolta. La situazione di Annet, però, è molto più grave rispetto a quella del compagno. Infatti la ragazza si sveglierà su un letto di paglia, in un luogo buio con una grande confusione.
Si sentiva così sola, così disperata, abbandonata e incompresa, con un esaurimento nervoso dietro l’angolo.
Il suo obiettivo sarà quello di cercare la soluzione per ritornare a casa. Ovviamente appena si renderà contro dell'evento incredibile che le è capitato, si avvicinerà alla follia. Tutto finché non si troverà di fronte Alexander Keizer, il famoso pittore in onore del quale fino a qualche giorno prima, era impegnata a preparare l'evento per la celebrazione dei duecentesimo anniversario. All'inizio il loro rapporto sarà molto burrascoso, mentre, nel nostro secolo Forrest sarà alle prese con la ricerca disperata di Annet.
Chi è? Da dove viene? E da dove viene il dolore travolgente nei suoi occhi? Quella disperazione? Quel desiderio? Ma, soprattutto, cosa sperava di scoprire nel bel mezzo del nulla?
Purtroppo in molteplici punti, ho trovato il romanzo molto lento e a volte noioso, senza ulteriori sviluppi nella trama. La cura nei dettagli storici, mi è sembrata dettagliata, punto a favore dell'autrice. Però c'è la grande pecca del finale che ho trovato sbrigativo e senza una spiegazione relativa al fenomeno che ha causato il viaggio nel tempo. I personaggi sono stati abbastanza coerenti nei loro comportamenti, ma nonostante ciò, li ho trovati statici, nel senso che non mi sono sembrati molto veri, come dei gusci vuoti. I personaggi che più mi sono piaciuti sono: Mrs. Rothscild e Kate.
Il tema che spicca nel romanzo, è quello relativo alla donna nella società. Infatti tornando indietro nel tempo, Annet, dovrà lottare per affermarsi in una società che vede la donna come "casalinga" ancora senza diritti. Proprio per questo Alexander darà il soprannome a Annet, di amazzone.
Purtroppo ho trovato molte lacune circa gli archi temporali. Mi spiego meglio. E' come se si fossero creati due mondi paralleli: passato e presente (futuro), ma nonostante tutto i fatti continueranno a svolgersi su un "binario" unico? Questo dubbio mi assilla e non riesco proprio a trovare una soluzione.
Purtroppo ho trovato molte lacune circa gli archi temporali. Mi spiego meglio. E' come se si fossero creati due mondi paralleli: passato e presente (futuro), ma nonostante tutto i fatti continueranno a svolgersi su un "binario" unico? Questo dubbio mi assilla e non riesco proprio a trovare una soluzione.
Tuttavia le mie opinioni relative al romanzo derivano soltanto prettamente da gusti personali.
Giudizio: 3 su 5
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