Recensioni

lunedì 19 agosto 2019

Tim Curran - Dead Sea (Recensione)


#Prodottoffertoda @DunwichEdizioni



Preparatevi a un viaggio in un luogo sconosciuto all’umanità. Uno spazio tra gli spazi. Quando la Mara Corday, una vecchia nave da carico, entra nel Cimitero dell’Atlantico, l’incubo diventa realtà. L’equipaggio si ritrova intrappolato in un mondo in cui il tempo non esiste e in cui dimorano orrori inimmaginabili. Persi in quel mare immobile, in un aldilà dove il male si manifesta in forme terribili, i sopravvissuti della Mara Corday hanno l’eternità per trovare una via d’uscita… se prima non saranno uccisi dalle creature che danno loro la caccia.

Dead Sea è un’ottima lettura quando sei solo, di notte. (Zombos’ Closet)

Dead Sea è un epico romanzo horror. È deliziosamente claustrofobico e ricorda la tradizione di Lovecraft, un lungo viaggio in un libro genuinamente freddo e nebbioso che tutti i fan del genere dovrebbero leggere. (Paperback Stash)



Recensione

Ringrazio immensamente Dunwich Edizioni per aver tradotto e portato in Italia questo capolavoro di Tim Curran. 
E' proprio a questa casa editrice che ho scoperto questo autore e me ne sono innamorato. Ho letto altri suoi romanzi di cui potete trovare le recensioni sul blog. Ora non vedo l'ora di poter parlare di questo.
Premetto che credo proprio che sarà una recensione un po' lunghina perché ci sono veramente tante cose di cui parlare. 

La nebbia chiama il mio nome, mi dice di andare, mi dice come sarà quando verrà la fine…»


Dopo un prologo che preannuncia le atmosfere che ci faranno compagnia durante tutto il romanzo, ci troviamo a salpare sulla Mara Corday, vecchia nave da carico diretta nella Guiana francese. Da una parte non avrei voluto mettere piede (con la mente) su questa imbarcazione, ma dall'altra la curiosità era tanta. Mi aspettavo di soffrire ma non cosi tanto. 
L'equipaggio, durante il tragitto, imparerà a conoscersi e inizieranno a formarsi le prime coalizioni.
Come di consueto, per scherzare, ognuno inizierà a raccontare le proprie esperienze e storie che metteranno i brividi. 

E stai attento in mare… accadono cose strane in mare. Mio padre era un marinaio e lo diceva sempre. Accadono cose strane in mare.

Faremo quasi subito la conoscenza di Saks, personaggio questo, che verrà odiato da tutti, me compreso. Man mano che i dettagli della missione inizieranno a delinearsi, con tutte quelle storie che i marinai amano raccontarsi la tensione sulla nave inizierà ad aumentare. Un senso di agitazione e di qualcosa di imminente scenderà sull'equipaggio, proprio come la nebbia che avvolgerà la nave. 

E mentre si muoveva lungo le cabine, scivolò su di lui di nuovo: la brutta sensazione. Il mordente e spiacevole senso che ci fosse qualcosa che non andava in quella nave. Solo una sensazione… eppure, lo raggelava.

Credetemi se vi dico che questo libro non dev'essere letto di notte. L'autore ha la capacita di far immedesimare il lettore nella storia con tutte le sensazioni ed emozioni che ne fanno parte. Ho temuto molte volte di girare il viso e trovarmi una di quelle creature del romanzo che mi fissa con i suoi occhi che portano alla follia la mente anche della persona più forte. 

Una nebbia densa e "brillante" striscerà sulla nave. Nausea, odore di alghe marce e decomposizione, saranno i primi sintomi dell'equipaggio. Ma non è finita qui. Il peggio arriverà quando tutte le apparecchiature elettroniche subiranno un black out totale. E qui apriti cielo. Avevo già capito dove la nave stava per arrivare. In un luogo leggendario, fitto di misteri e che mi ha sempre affascinato. Ma sono veramente finiti in quel luogo, ed è veramente quello che lo abita nella realtà?


La gente all’epoca lo chiamava il Triangolo delle Bermuda o quello che era. Ma io sono della vecchia scuola. Per me è il Mar dei Sargassi. Quel triangolo su cui girano tante stronzate tocca soltanto il limite meridionale del Mar dei Sargassi, ma la maggior parte di quelle navi e di quegli aerei che hanno avuto problemi si trovavano nei Sargassi. Dovrei saperlo, perché ero su una di quelle.»
Mar dei Sargassi, Cimitero dell'Atlantico, Triangolo delle Bermuda. E' qui che pensano di essere arrivati e la maledetta nebbia non si alza e quindi non vedono da un palmo dal naso. 
Per quanto riguarda la trama devo fermarmi qui, altrimenti rischio di rivelare qualche dettaglio che può rovinarvi la lettura. Vi basti sapere che sarà un romanzo pieno di creature orribili partoriti da una mente geniale. 

Per ora non avevano avuto incontri con quello che c’era nella nebbia, ma avevano sentito dei rumori… brutti rumori… e sapeva che era solo questione di tempo.


Procedendo la lettura di questo romanzo corposo (più di 500 pagine e che ben venga) si inizieranno a delineare i caratteri dei personaggi e nasceranno le prime simpatie. Come ho accennato prima, odio Saks fino al midollo. Un personaggio che usa linguaggio scurrile ed è un bullo. 

Era tutto ciò che non andava nella razza umana, tutta l’intolleranza, l’egoismo e l’odio messi insieme in una grossa massa caotica che si definiva un uomo. Le situazioni di sopravvivenza, come la guerra, facevano emergere il meglio e il peggio delle persone. E non c’era dubbio su dove rientrasse Saks. Era vile, rozzo e insensibile, il tipo d’uomo capace di tagliarti la gola per una crosta di pane.

I personaggi a cui mi sono affezionato invece sono: George, Cushing.
Non potete immaginare lo shock che ho provato quando ho letto che l'autore ha voluto dare una sua spiegazione per la sparizione di USS Cyclops, avvenuta nel marzo 1918.

La Cyclops era soltanto una delle centinaia, se non migliaia, di navi che potevano essersi perse nel Mar Morto. Navi e aerei erano stati incanalati in quella zona morta da quando esistevano navi e aerei. E, senza dubbio, la Mara Corday non sarebbe stata l’ultima. Là fuori avrebbero potuto esserci altre navi e barche e magari, anche se non avrebbero avuto persone a bordo, probabilmente avrebbero avuto cibo e acqua, persino motoscafi e benzina, armi.

Mistero tutt'ora irrisolto, vi dico solo questo.


Se avrete il coraggio di salpare per questa avventura...preparatevi mentalmente perché ne vedrete di cotte e crude. Più crude che cotte XD

Una malignità folle e strisciante che era vasta e vuota come gli spazi neri tra le stelle, qualcosa che voleva riempirsi di terrore umano e ansia, follia, orrore e disperazione.

Ah e ripeto: NON LEGGETE DI NOTTE!!!








La faccia era bianca come una fotografia sfocata, gli occhi come gialle stelle morenti che affondavano in una nera nebulosa senza Dio. Quegli occhi erano carichi d’odio. Di furia. Ma, soprattutto, di fame.









L'unica pecca di questo romanzo che ho riscontrato è che verso la fine del romanzo le descrizioni sono diventate un po' ripetitive.

Giudizio: 4 su 5

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