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domenica 15 settembre 2019

La nave di Teseo - GIORGIO DE CHIRICO, due volumi in uscita e la mostra a Palazzo Reale

In contemporanea con la mostra che si inaugura il 25 settembre a Palazzo Reale di Milano, La nave di Teseo pubblica due volumi fondamentali per approfondire anche il genio letterario dell'artista ferrarese.
Due libri che si aggiungono ai precedenti, a cura di Fabio Benzi e Riccardo Dottori, nel solco della valorizzazione dell’artista più celebrato e controverso del XX secolo.






GIORGIO DE CHIRICO
LA CASA DEL POETA
collana I libri di Giorgio De Chirico, pp. 400, 21 euro
a cura di Andrea Cortellessa, trad. dal francese di Valerio Magrelli
In libreria da giovedì 26 settembre









Presentata per la prima volta integralmente in questo volume curato da Andrea Cortellessa, l’opera poetica di Giorgio de Chirico intrattiene con la sua produzione pittorica un dialogo stringente e fecondo, la cui lettura è imprescindibile per comprendere appieno il pensiero del pictor optimus.
Questi testi, concepiti nell’arco di venticinque anni tra il 1911 e il 1942 e molti dei quali fino ad oggi inediti, esprimono la libertà artistica dell’autore a partire dalla forma varia in cui appaiono, tra liriche in versi e componimenti in prosa nell’alternanza di lingua italiana e francese, che qui leggiamo nella traduzione di Valerio Magrelli.
Il sodalizio con Apollinaire, il rapporto con i miti classici e il pensiero di Nietzsche e Schopenhauer, i rapporti ostili con la critica del tempo: in queste pagine prende la parola il mondo silenzioso di Giorgio de Chirico, scoprendone la voce suadente e misteriosa.
“Il viaggio nel tempo di de Chirico – dovremo ricordarcene sempre – si svolge attraverso la pittura, certo; ma, anche, attraverso la poesia. Il ‘meccanismo del pensiero’ di de Chirico trova la sua prima e più straordinaria formulazione in una sfrenata, spettacolare indeterminazione discorsiva nella quale la scrittura si fa di volta in volta, e insieme, saggio autobiografia e appunto, lirica: senza alcuna distinzione fra versi e prosa.”
Dall’introduzione di Andrea Cortellessa

Preghiera mattutina del perfetto pittore
(Questa preghiera il perfetto pittore la recita ogni mattina, prima di cominciare a lavorare e in ginocchio davanti al suo cavalletto.)

Mio Dio fate che il mio mestiere di pittore
Sempre più si perfezioni.
Fate mio Dio che per mezzo della materia pittorica
Io progredisca fino all’ultimo giorno della mia vita.
Datemi, mio Dio, intelligenza, forza e volontà,
Per sempre migliorare le mie emulsioni.
Che possano esse diventare sempre più aiutanti.
Che possano esse dare alla materia della mia pittura
Sempre maggior trasparenza e densità,
Sempre maggior splendore e fluidità.
Fate mio Dio che io possa ridare alla pittura il lustro
Che da quasi un secolo essa ha perduto
E pertanto mio Dio aiutatemi sopra e anzitutto
A risolvere i problemi pittorici della mia arte,
Ché ai problemi metafisici e spirituali
Ci pensan oggi critici e intellettuali!
Amen







GIORGIO DE CHIRICO
MEMORIE DELLA MIA VITA
collana I libri di Giorgio De Chirico, pp. 434, 17 euro
Prefazione di Paolo Picozza, Introduzioni di Franco Cordelli e Elisabetta Sgarbi








Ora, per finire, parliamo ancora un po’ di me.

Una nuova edizione aggiornata, con un apparato iconografico inedito, per il libro “assoluto” di Giorgio de Chirico: tra autobiografia, cronaca e manifesto d’artista, Memorie della mia vita è una straordinaria confessione letteraria, che ripercorre le intuizioni geniali, i tormenti e gli incontri decisivi di un maestro del Novecento.
“Nelle Memorie della mia vita, Giorgio de Chirico racconta a volte puntigliosamente, con dovizia di particolari, la sua vita, le sue traversie, i rapporti con i familiari, le controversie con i critici e le sue conoscenze in genere, artisti e amici comuni o acquirenti delle sue opere. Le persone di cui ci parla diventano sempre e immediatamente personaggi. Poche righe, pochi aggettivi.
La prosa di de Chirico è sottilmente carica di una direzione e quasi, meglio, di una meta: la perfezione che – sempre lo ribadisce – è lo scopo primario e definitivo dell’arte e di ogni vero artista nonostante egli sappia che quella meta, ovvero quella perfezione, mai sarà raggiunta.”
Dall’introduzione di Franco Cordelli










Nella collana I libri di Giorgio De Chirico


FABIO BENZI
GIORGIO DE CHIRICO. LA VITA E L’OPERA
collana I libri di Giorgio De Chirico, pp. 556, 30 euro, illustrato
prefazione di Paolo Picozza, premessa dell'autore










De Chirico fu forse l'artista più controverso del secolo scorso, ma il suo percorso personale appare oggi di una coerenza inflessibile. Inventore delle avanguardie a Parigi nei primissimi anni Dieci, agli attacchi dei suoi contemporanei rispose con un'autonomia intellettuale orgogliosa e rabbiosa, che lo rese un outsider del mondo dell'arte. Questa monografia, rigorosa e lucida, ci restituisce un ritratto chiaro, agile ed essenziale dell'arte di de Chirico, e si presenta come il contributo fondamentale alla comprensione della sua opera. Molte le novità interpretative: sono nuove le analisi e la datazione delle opere, e grazie a recenti impostazioni documentarie, è inedita la lettura del rapporto di de Chirico col surrealismo, col fascismo, con le avanguardie francesi e italiane. L'autore smentisce false interpretazioni e dirime la spinosa questione dei falsi. Soprattutto, tratteggia una nuova visione della Metafisica attraverso lo studio dell'iconologia di capolavori come le Muse inquietanti, icona delle avanguardie del Novecento. Fabio Benzi si libera dei clichés più usurati e mistificatori e in un saggio di svolta riscrive daccapo il percorso di Giorgio de Chirico che, pur tra le contraddizioni di una personalità complessa e tormentata, appare in queste pagine nella figura di un grande artista innovatore, originale, inimitabile, coerente e anticipatore.







RICCARDO DOTTORI
GIORGIO DE CHIRICO. IMMAGINI METAFISICHE
collana I libri di Giorgio De Chirico, pp. 560, 30 euro
prefazione di Paolo Picozza











Un alone di mistero incombe su tutti i quadri di Giorgio de Chirico. I suoi quadri sono enigmi, come vengono appunto chiamati dallo stesso pittore: città vuote, assenza umana, solo statue, ombre, manichini o maschere che abitano la scena, e sullo sfondo il vuoto dello spazio cosmico, illuminato da una luce irreale che finisce poi nel buio, l’immagine del nulla. Questa immagine del nulla cosmico sotteso alle altre immagini stende su tutto un velo inquietante di angosciosa malinconia, così che le immagini enigmatiche divengono immagini metafisiche. Un libro che getta finalmente luce sul mistero delle rappresentazioni enigmatiche della Metafisica di de Chirico sulla base di una minuziosa indagine semiotica dei quadri e di una approfondita ricostruzione storica delle fonti filosofiche del pittore, che sono prima Schopenhauer e poi fondamentalmente Nietzsche, di cui de Chirico legge Così parlò Zarathustra nell’estate del 1910, venendo colto da un autentico rapimento nella lettura, che è stato all’origine della sua grande arte.




GIORGIO DE CHIRICO (1888-1978) nasce a Volos, in Grecia, da genitori italiani. Frequenta il Politecnico di Atene e l’Accademia di Belle Arti di Monaco. Nel 1910 si trasferisce a Firenze con la madre e il fratello Andrea, alias Alberto Savinio. Qui, in piazza Santa Croce, ha la sua rivelazione e realizza i primi dipinti metafisici. Si sposta in seguito a Parigi, dove, ispirato dall’architettura torinese e dalla filosofia di Nietzsche, sviluppa il tema delle piazze d’Italia. Nel 1912 espone al Salon d’Automne e viene notato da Picasso e Apollinaire con il quale avvia una duratura amicizia. Nel 1914 inizia il ciclo di opere caratterizzato dai “manichini” e, nel maggio dello stesso anno, arruolato nell’esercito italiano, viene inviato a Ferrara. Qui dipinge i primi interni metafisici e realizza le sue opere più note: Il grande metafisico, Ettore e Andromaca, Il trovatore e Le muse inquietanti. A Roma, dove si trasferisce nel 1919, ha luogo la sua prima mostra personale alla Casa d’Arte Bragaglia. Alla fine del 1925 si stabilisce nuovamente a Parigi. I protagonisti dei suoi dipinti sono ora gli archeologi, i cavalli in riva al mare, i trofei, i paesaggi nella stanza, i mobili nella valle e i gladiatori. Nel 1929, le Éditions du Carrefour di Pierre Lévy pubblicano il suo romanzo Hebdòmeros. Le peintre et son génie chez l’écrivain. Alla fine degli anni sessanta riprende i soggetti metafisici per trasporli in contesti gioiosi e pieni di colore: la Neometafisica. Si dedica inoltre alla litografia di opere fondamentali come I promessi sposi, l’Apocalisse di San Giovanni e il suo stesso romanzo Hebdòmeros e partecipa a grandi retrospettive in tutto il mondo.




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