Recensioni

mercoledì 7 aprile 2021

Beatrice Simonetti - Two'morrow. La teoria del caos (Recensione)

Beatrice Simonetti - Two'morrow. La teoria del caos (Recensione)



Boston, 2049 Lowell è un ragazzo al servizio della Terrorism Prevention Unit, più conosciuta come TPU. Il suo compito è quello di anticipare i reati dei soggetti che gli vengono sottoposti dall’unità anticrimine. Lui, infatti, è un anomalo, fa parte di quei pochi esseri umani che, a causa di una mutazione genetica, nascono o sviluppano capacità incredibili. Lowell, tramite il contatto cutaneo, riesce a vedere il futuro di chi lo tocca e a estrapolare il materiale che servirà poi per condannare o assolvere l’imputato. In una lotta continua per ritrovare la stabilità e il rigore, lui capirà che le carte in tavola possono essere sempre rimescolate. È l’incontro con una ragazza qualunque a fargli comprendere questo, Myrtie. Collegiale dall’animo sensibile, molto timida, la giovane è cresciuta senza una madre e con la sola guida di un padre assente, pezzo grosso della TPU e grande nemico degli anomali. All’apparenza tutto è stabilito e persino il futuro non lascia scampo, ma il battito d’ali di una farfalla può generare il successivo caos e lo spostamento di un singolo tassello può stravolgere il regolare andamento delle cose in maniera del tutto inaspettata. Niente è stato deciso per essere come deve.



Recensione

Buongiorno bookdreamers! Oggi voglio parlarvi di questa delizia di libro di genere distopico edito da @Delrai Edizioni.

Il lettore verrà subito catapultato in futuro distopico in cui gli anomali verranno visti come il male della società. Ma facciamo un passo indietro. Chi sono gli anomali? Persone, apparentemente, come noi ma dotati di poteri soprannaturali dovuti a delle mutazioni genetiche. La Terrorism Prevention Unit si impegna ad arrestare gli anomali che saranno messi di fronte a Lowell, un anomalo cresciuto nella società e che riesce a leggere i pensieri e vedere le conseguenze nel futuro. E' proprio così che verranno giudicati gli anomali. Un semplice tocco e la sentenza è pronta. Ma Lowell non è diverso da noi per niente. E' un ragazzo che sogna di vivere una vita normale che può vedere solo attraverso le finestre della Terrorism Unit. 
Lowell: vede il suo "dono" come una maledizione. Non può toccare nessuno senza il rischio di andare in blackout. Eppure non gli manca niente all'interno della polizia. Viene trattato come una risorsa insostituibile ma dietro le spalle verrà sempre etichettato come anomalo. 

«Gli anomali stanno agendo in simultanea, in diverse zone del Paese. Anche a Los Angeles e a San Francisco si stanno registrando le stesse catastro…» La giornalista si interruppe di botto.


A minacciare il potere della società distopica ci saranno proprio gli anomali. Vengono visti come una minaccia a prescindere andando oltre il carattere stesso della "persona". Sei "marcio" di per sé perché sei anomalo. 

Ogni volta che mi guardava qualcosa dentro di me si stracciava e si ricuciva in maniera diversa, finché non ho dimenticato del tutto chi mi avessero costretto a essere. Quando i nostri occhi si sono allacciati tra loro, una parte di me è morta e rinata con un volto nuovo, forse migliore.

La corazza di Lowell inizierà a sgretolarsi quando gli verrà concesso di uscire fuori, per una sera, dalla Terrorism Prevention Unit e qui farà la conoscenza di Mirtye McRury. 

Inizialmente questa ragazza mi è stata antipatica a livelli estremi. Vittima delle regole con la vita già "programmata". E' stanca della sua vita, delle responsabilità e delle aspettative degli altri. Ha timore di deludere il padre e per questo prosegue nel suo percorso prestabilito. Inizierà a mettere in dubbio le regole della società una volta conosciuto Lowell, il quale la farà ricredere dimostrandole che si può essere gentili e buoni anche se anomali. 

In mezzo a un sacco di gente cieca, tu sei sempre stato in grado di vedere. Mi hai mostrato il marcio della società, ma anche tutto ciò che di buono può offrire. Quella sera eri tu quel qualcosa di buono.

Ma il loro incontro avrà la durata di un battito di ciglia. Lowell inizierà a sentir crescere la "fame" di conoscere Mirtye e sognare di avere una vita con lei. Di contrappeso la ragazza sconvolgerà il pensiero dello stesso Lowell il quale metterà in dubbio le prerogative dell'agenzia per la quale lavora. 

Non sono un supereroe del mondo dei fumetti. Non ho le loro capacità sbalorditive. Sono poco più reattivo di un filo d’erba. Come lui, mi spezzo con la stessa facilità.

Ho apprezzato molto la visione dell'autrice del futuro. Con il suo tocco Lowell può vedere il futuro di chiunque e giudicare se l'anomalo in questione sia malvagio o meno. Ma il futuro è cosi lineare? Segue una linea retta o può essere cambiato? 

Il futuro può cambiare, tramite il battito d’ali di una farfalla, con una parola detta nel momento più opportuno. Ogni più piccola scelta può rimescolare la sorte.

E' un romanzo questo, ricco di colpi di scena e che permette al lettore di immedesimarsi nella vita degli anomali. Una bella dosa di romance farà da contorno alle scelte di Lowell e Mirtye che, nel corso del romanzo subirà una crescita caratteriale degna di nota che le permetterà di iniziare a ragionare con la sua testa andando oltre le regole sociali. Il medesimo cambiamento avverrà anche in Lowell. L'autrice affronta il discorso delle differenze, le cosiddette "etichette sociali" che, al giorno d'oggi vengono messe sotto i riflettori. Purtroppo pensavo si trattasse di un romanzo autoconclusivo invece ora mi tocca aspettare con ansia il seguito. 

«Facciamo tutti parte di questo meccanismo intricato che ricerca la perfezione e la giustizia. Quello in cui ci troviamo è un equilibrio precario, basterebbe il battito d’ali di una farfalla per farlo sbilanciare, per farci colare tutti a picco.»


Giudizio: 5 su 5

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