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domenica 7 febbraio 2016

Recensione: Anthony Ryan - Il canto del sangue (Fanucci Editore)

Anthony Ryan - Il canto del sangue


Trama
Pochi mesi dopo la morte della madre, l’undicenne Vaelin Al Sorna viene portato da suo padre alla Casa del Sesto Ordine, una confraternita di guerrieri devoti alla Fede, che diventerà la sua nuova famiglia. Sulle prime il ragazzo si sente tradito dal proprio genitore, ma la sua tempra forte lo aiuta ad affrontare l’addestramento severo e le terribili prove a cui tutti i membri dell’Ordine vengono sottoposti. Ma per Vaelin e i suoi fratelli, diventati temibili guerrieri, il futuro ha in serbo molte battaglie in un Regno dilaniato da dissidi e il cui sovrano nutre mire di espansione. E tra segreti e complotti, il giovane dovrà fare i conti con la sua voce interiore, un canto misterioso che lo guida, lo avverte del pericolo, lo rende immune alla fatica, sensibile alle voci della foresta. Il canto è un dono del Buio, può ardere o spegnersi, non proviene da nessuna parte e non può essere insegnato: solo occorre affinarne il controllo, esercitarlo, perfezionarlo. Il canto è Vaelin stesso, il suo bisogno, la sua caccia. E presto gli rivelerà che la verità può tagliare più a fondo di ogni spada.

Recensione
Ringrazio Fanucci Editore per avermi dato la possibilità di poter recensire questo bellissimo romanzo. Ho visto molte pubblicità sul web di questo romanzo è,  a primo impatto avevo già capito che sarebbe stato un capolavoro. Per questo ho atteso che uscisse il terzo libro della trilogia per iniziare la lettura. E posso dire che ho fatto benissimo. Fin dalle prime pagine di questo romanzo ho percepito la maestosità di questo romanzo. Ritengo che per chi ama il fantasy, come me, questa trilogia non può mancare nella libreria. Ma passiamo a parlare del romanzo.

La sua corporatura era muscolosa, ma non possedeva quella prestanza massiccia descritta in modo tanto vivido dai cantastorie. L’unico lato del suo aspetto che corrispondeva alla sua leggenda erano gli occhi: neri come un corvo e penetranti come quelli di un falco. Dicevano che i suoi occhi potessero mettere a nudo l’anima di un uomo, che nessun segreto gli poteva essere nascosto se incontrava il tuo sguardo. Non ci avevo mai creduto ma, vedendolo adesso, riuscii a capire perché altri ci credessero.

In questo primo romanzo della trilogia, viene raccontata la vita di Vaelin Al Sorna. È lui stesso a raccontare la sua vita ad uno scriba mentre viene portato ad essere giudicato. 
Vaelin è un ragazzo che ha perso la madre e, qualche mese dopo, viene portato dal padre alla Casa del Sesto Ordine, una confraternita devota alla Fede. Qui Vaelin verrà forgiato come una spada e diventerà un guerriero e questo lo porterà,  insieme ai suoi fratelli, a combattere tante battaglie.

Aveva smesso di parlare mentre la mia penna continuava a scorrere febbrile per la pergamena. Attorno a me c’erano altri dieci rotoli che avevo riempito con la sua storia. Fuori la notte era scesa e la nostra sola illuminazione proveniva da un’unica lanterna che ondeggiava da una trave del ponte sopra le nostre teste. Mi faceva male il polso per le ore passate a scrivere e sentivo la schiena provata per essere stato ingobbito sopra il barile dove avevo scelto di posare le mie carte. Lo notavo a malapena.

Fra intrighi, combattimenti epici e tanti segreti, Vaelin dovrà farsi strada nella vita. Il nome del padre macchia il figlio. Ma una leggenda incombe su Vaelin.

«Ucciderai ancora e ancora, Beral Shak Ur» gli disse con un sorriso nauseante, piccoli punti di luce che scintillavano nei globi neri dei suoi occhi. «Assisterai alla mietitura della morte sotto un sole rosso sangue. Ucciderai per la tua fede, per il tuo re, e per la Regina di Fuoco quando sorgerà. La tua leggenda coprirà il mondo intero e sarà una canzone di sangue.»

Che cos’è il Buio e il Settimo Ordine? Elementi sovrannaturali colorano la già fitta trama di questo romanzo. Le descrizioni delle battaglie sono poetiche, epiche.

L’aria sibilò come il respiro di un enorme serpente quando cinquemila frecce descrissero un arco verso la moltitudine in carica, provocando un fragoroso gemito di sconcerto e dolore quando colpirono nel segno. Parve come se tutti gli Alpirani nelle compagnie di testa cadessero all’unisono, cinquecento uomini o più gettati nella sabbia dalla massa di strali. L’aria sopra la testa di Vaelin si riempì di frecce mentre i Cumbraeliani continuavano a scagliare. Guardandosi dietro, si meravigliò per la velocità con cui coglievano i dardi dal suolo, li incoccavano e li scagliavano, vedendo un uomo mettere in aria cinque frecce mentre la prima non aveva ancora toccato terra.

Dove porterà Vaelin il canto di sangue? Un canto misterioso che lo “guida”.

So poco del destino tranne che ho visto così tante cose casuali e inaspettate nella mia vita tanto da dubitare che esista una cosa del genere. Creiamo noi il nostro sentiero, ma con la guida del canto. Il canto sei tu, ricorda. E non solo puoi udirlo: puoi anche cantarlo.»

Potrei dire tante altre cose su questo romanzo ma rischio di rovinare la sorpresa ai lettori.  I personaggi, la trama, il romanzo in sé,  sono ricchi di dettagli fluidi. Non ho trovato nulla che mi annoiasse, tutto il romanzo è stupendo!  Posso solo dire che questi personaggi sono vivi e ho concluso gli ultimi capitoli con le lacrime.
Dare soltanto 5 a questo romanzo è troppo poco.  

Giudizio: 5 su 5

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