Recensioni

giovedì 11 febbraio 2016

Uscite febbraio - marzo (Fazi Editore)

Uscite di Febbraio

Ernst Haffner
FRATELLI DI SANGUE
Collana Le Strade / pp. 200 ca. / euro 16

 

Probabilmente autore e titolo vi diranno ben poco, se non nulla. Il libro viene pubblicato perla prima volta a Berlino nel 1932 dall’editore Bruno Cassirer con un altro titolo, Jugend aufder Landstrasse Berlin. L’operaviene bandita l’anno seguente, con l’avvento del Nazismoal potere, e finisce nei famigerati roghi. Libro e autore cadono dunque rapidamentenell’oblio, soprattutto dopo i bombardamenti che incendiano gli archivi dell’editore e la lorocorrispondenza. Da allora si perde ogni traccia, fino a qualche anno fa, quando viene ritrovatauna copia e il libro viene ristampato in Germania, negli Stati Uniti e in diversi altri paesi,ricevendo un’accoglienza entusiasta di critica e pubblico.Finalmente i primi di marzo arriva anche in Italia, dove ovviamente non è mai statopubblicato. Una vera scoperta.

Il libro Berlino, anni Trenta. La città pullula di adolescenti senzatetto.Fratelli di sangue è una delle tante gang di strada, formata da ottominorenni che si aggirano tra i vicoli nei dintorni di Alexanderplatz vivendo di piccoli furti e prostituzione, costantemente in fuga dalleforze dell’ordine. Haffner ci conduce nelle viscere dell’underworld di una Berlino gelida, fatta di ospizi di fortuna, mense popolari, fabbricati
abbandonati e bettole. Nel frattempo, Willi Kludas fugge dall’orfanotrofio di un’altra città e, viaggiando di notte aggrappato all’asse delle rotaie di un treno, riesce a giungere a Berlino. Qui incontra Ludwig, un membro dei Fratelli di sangue, e insieme decidono di dare uno sguardo alla ricca Berlino ovest. Con il denaro ricavato da una comune esperienza di prostituzione i due affittano una piccola stanza e decidono di cercare un modo onesto di guadagnare. Riescono a inventarsi una professione rivendendo scarpe usate e, dopo vari problemi con la polizia, possono finalmente iniziare una nuova vita lontani dalla strada.

L'autore
Ernst Haffner Ben poco si sa dello scrittore, le cui sorti si perdono con il sopravvento del Nazionalsocialismo. Haffner è stato giornalista e assistente sociale a Berlino tra il 1925 e il 1933. Questo
romanzo fu vietato e bruciato nel corso delle Bücherverbrennungen, i roghi pubblici di “letteratura degenere
e contraria allo spirito tedesco”.

«Il libro più misterioso dell’anno» Bild-Zeitung.
«Meraviglioso libro. Fortunatamente è ritornato, perché i bei romanzi non si estinguono». Süddeutsche
Zeitung

«Un libro duro, diretto e vero come un pugno allo stomaco».
Der Spiegel
«Un romanzo coinvolgente e significativo, autentico nei suoi crudi dettagli, freddo ma appassionato».
Financial Times
«Un coraggioso ritratto delle gang giovanili in Germania, riportato in vita per un successo rinnovato». The
New York Times





Harry MacLean
LA GIOIA DI UCCIDERE
Traduzione di Fabio Pedone / Collana Darkside / pp. 250 ca. / euro 16
Un esordio strabiliante, che in America ha suscitato molto clamore e raccolto importanti paragoni con pietre miliari del calibro di Edgar Allan Poe e Bret Easton Ellis.


Il libro Un uomo, seduto alla scrivania in una casa buia in riva al lago, scrive macchina una storia. È la storia della sua vita, ed è la trama di un thriller. Professore in pensione, oggi è tornato nella casa in cui, insieme alla famiglia, passava le estati da piccolo, fino a quando la consuetudine è stata interrotta in seguito al mortale incidente in canoa occorso a un amico, episodio di cui si scoprirà in parte responsabile. Nella casa dei ricordi, attraverso una sequenza di immagini che oscillano fra passato e presente, realtà e fantasia, l’uomo ricostruisce un vissuto oscuro, costellato di vicende intrise di violenza e depravazione. Il filo conduttore è l’incontro sessuale avuto occasionalmente con una ragazza, durante l’adolescenza, a bordo di un treno, episodio che viene raccontato nei dettagli, continuamente interrotto e poi ripreso nel corso della narrazione. La ragazza si trasformerà nell’interlocutore che a poco a poco aiuterà il protagonista a dipanare la matassa ingarbugliata del passato fino all’estrema conclusione, che lo vedrà vittima e carnefice allo stesso tempo.
L'autore
Harry N. MacLean Nato nel 1943, è un avvocato e scrittore originario del Colorado. Il suo primo libro, In Broad Daylight, pubblicato da HarperCollins nel 1988 e da cui è stato tratto un film, ha vinto l’Edgar Award ed è stato nella classifica dei bestseller del New York Times per dodici settimane. Il suo secondo libro, Once Upon a Time: A True Story of Memory, Murder and the Law, sempre pubblicato da HarperCollins, è stato libro dell’anno per il New York Times. Prima di dedicarsi alla scrittura ha esercitato la professione di avvocato e professore universitario.


«Era da American Psycho che non si vedeva un romanzo inquietante e inarrestabile come questo».
Gregg Olsen, New York Times

«Un gioco di specchi costruito magistralmente. La gioia di uccidere reinventa il thriller convenzionale».
Los Angeles Review of Books

«La gioia di uccidere è un sofisticato thriller filosofico. Come un Edgar Allan Poe moderno, Harry MacLean sa manipolare il lettore nel modo migliore, fino al finale sorprendente». Tod Goldberg, autore di Gangsterland, finalista all’Hammett Prize 2014 



Paolo Restuccia
IO SONO KURT
Collana Darkside / pp. 250 ca. / euro 16
Una storia di sesso, ricatti e debiti, scritta abilmente dal regista del Ruggito delConiglio, che ripercorre gli ultimi vent’anni della vita di Andrea/Kurt in paralleloalla storia della musica rock dagli anni '90 fino a oggi.

Il libro Andrea Brighi, detto Kurt, in viaggio verso la Svizzera per un trasporto illegale di valuta, devia improvvisamente per Trieste in seguito all’incontro fortuito (e forse immaginario) con Stefano Zanchi, alias Diavolo Biondo, suo ex amico nonché datore di lavoro più di vent’anni prima a Radio Punto Nord. Tornano a galla così i ricordi di un tempo in cui i due uomini passavano le giornate scambiandosi emozioni, spesso forti e all’insegna della trasgressione, progetti per il futuro, ragazze. Tra tutte, Anna, un amore mai del tutto dimenticato, un sentimento
ancora vivo e una storia finita troppo presto di cui ora riaffiorano i dettagli. Nella misteriosa e decadente pensione Ghega dove alloggia il protagonista, il passato tornerà a disturbare la quotidianità di Kurt, ex dj in fuga, fornendogli una chiave di lettura inedita per ripensare agli avvenimenti dei propri vent’anni. Ormai annoiato e quasi disilluso, l’uomo sarà capace di riscoprire se stesso dopo una discesa agli inferi tra personaggi bizzarri e pericolosi, in una storia trascinante di sesso, ricatti e debiti non priva di rimpianti e nostalgia, sulla colonna sonora di una giovinezza perduta.

L'autore
Paolo Restuccia È il regista del notissimo programma satirico di Radio2 Il ruggito del coniglio, nel quale è definito amichevolmente “The Genius”. Lavora alla Rai dal 1987: dal 1991 al 1993 ha condotto 3131 e, come regista, autore e conduttore ha preso parte a diversi programmi radiofonici come Dentro la sera, A che punto è la notte, Luna permettendo, Buono Domenico, Permesso di soggiorno, Coniglio Relax. Insieme a Enrico Valenzi, è il fondatore della Scuola di scrittura Omero di Roma, la prima aperta in Italia, attiva dal 1988. Ha pubblicato il manuale La palestra dello scrittore, le parole e la forma (Omero, 2010) e La strategia del tango (Gaffi 2014). 



Rosanna Rubino
IL SESTO GIORNO
Collana Darkside / pp. 230 ca. / euro 16
 
Gli italiani di seconda generazione, la crisi economica, i movimenti di protesta, Piazza Affari, la Milano dei nuovi sviluppi immobiliari; la sabbia di Agadez, i traffici di esseri umani a Tripoli, i movimenti migratori verso il Nord, l’amicizia, il sogno di arrivare in cima al mondo. Un romanzo avvincente, dal finale forte, ambientato in una Milano distopica e sorprendentemente inedita.

Il libro Milano. Ronnie ha trentacinque anni, origini nigeriane e fisico da atleta. Orfano, è arrivato in Italia a 12 anni su un barcone partito da Tripoli e incarna il prototipo del self-made
man. Schivo e solitario, ha costruito un impero dal nulla conquistandosi una fortuna che gli analisti stimano in due miliardi di dollari nonché la reputazione di magnate, dedito
esclusivamente ai propri affari. È il fondatore di Talentik, piattaforma web di audio sharing, uno dei siti più visitati al mondo. Fra sei giorni Talentik debutterà a Piazza Affari e la sua quotazione in borsa segnerà un momento storico per l’imprenditoria italiana, facendo di Ronnie uno degli uomini più ricchi del pianeta. Il giorno uno Ronnie è sul tetto del mondo, il giorno sei deciderà di rinunciare a tutto ciò che ha costruito negli ultimi ventitré anni. Qual è il mistero che si nasconde dietro questo gesto? Mentre il Governo annaspa, la recessione incombe e la Protesta dei Porcelli infuria nelle strade, il segreto del protagonista verrà svelato a poco a poco grazie all’intervento di Ragazzo, un aspirante giornalista in cui Ronnie si imbatte all’inizio del libro e a cui, come per un’intuizione, deciderà di affidare la propria, incredibile storia.


L'autore
Rosanna Rubino Nata a Napoli, vive a Milano. Architetto, specialista marketing e comunicazione, consulente nel settore real estate, ha collaborato con il Politecnico di Milano, la Comunità Europea, l’Istituto Europeo di Design, Artemide, Jones Lang LaSalle, Colliers International. Ha insegnato come professore a contratto presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. È mamma di Sophie, una bimba di cinque anni. 



Mauro Mazza
IL DESTINO DI UN PAPA
Collana Le Strade / pp. 200 ca. / euro 16
 

Sorprendente romanzo distopico, il libro inscena un possibile intrigo ambientato in  Vaticano in una fase posteriore a Francesco immaginando un Conclave pieno di complotti, nell’eterna lotta tra Chiesa e Massoneria.

 
Il libro Papa Francesco è morto. Come da tradizione, i cardinali si riuniscono nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo pontefice. Dopo le prime fumate nere, si affaccia la possibilità di una candidatura esterna al conclave e l’ipotesi ricade sull’arcivescovo di San Pietroburgo, Nikolaj Sofanov, non ancora cardinale e vicino alla chiesa ortodossa. Nonostante prevedibili rimostranze, la sua elezione giunge a positiva conclusione e Sofanov è convocato in Vaticano per ricoprire la carica più alta della Chiesa di Roma.Papa Metodio, questo il nome scelto dal nuovo pontefice, si dimostra da subito una persona umile e determinata a riavvicinare i credenti alla fede nonché la Chiesa ortodossa a quella cattolica. Ma una realtà ostile agisce
nell’ombra delle stesse mura vaticane: un’organizzazione segreta, che non vede di buon occhio il nuovo erede di Pietro. Ad apparire pericoloso e pieno di conseguenze, in particolare, è il legame fra Metodio e Putin, Presidente della Federazione Russa, cresciuti insieme e legati da profonda amicizia. Il sospetto che Putin voglia approfittare della situazione con mire espansionistiche sul Vecchio Continente si fa più forte che mai. Tra manovre per screditare il nuovo pontefice e teorie di riavvicinamento ispirate al secondo segreto di Fatima, una mattina il papa è trovato morto nel suo letto. Solo il suo medico verrà a conoscenza del segreto all’origine del mistero che tuttavia, insieme a Sofanov, finirà nella tomba.
 
Su L’albero del mondo, vincitore del Premio Acqui Storia 2012, hanno scritto:
«Un romanzo che tesse una trama efficace mescolando vero storico e romanzesco verosimile». Gennaro Sangiuliano, Il Sole 24 ore 
«Un libro strano e bello». Stenio Solinas, Il Giornale «Mazza racconta la Storia con grande misura e bravura». Alessandro Mezzena Lona, Il Piccolo
«La ricostruzione storica di Mazza è condotta con sobrietà di toni e un agile piglio narrativo».
Fabrizio Coscia, Il Mattino Mauro Mazza È nato a Roma nel 1955. Giornalista dal 1977, ha diretto il Tg2, RaiUno e RaiSport.
Ha pubblicato numerosi saggi di letteratura, televisione e cultura politica. Questo è il suo secondo romanzo. Con il primo, L’albero del mondo (Fazi), ha vinto nel 2012 il premio Acqui Storia. 



 
Thomas Fazi
LA BATTAGLIA PER L’EUROPA
Come un’élite ha preso in ostaggio un continente e come possiamo riprendercelo
Collana Le Terre / pp. 200 ca. / euro 18


«Il libro di Fazi, dal titolo appropriato, narra la guerra per l’integrità e i valori dell’Unione Europea e spazza via la vile constatazione che “non c’è alternativa” alla nostra attuale marcia verso la miseria collettiva. Da leggere assolutamente». Yanis Varoufakis


Il libro Perché dallo scoppio della crisi economica abbiamo assistito a un progressivo svuotamento delle istituzioni democratiche? Chi ha davvero interesse a proseguire con le misure di austerità? Ha ragione chi sostiene che all’interno dell’euro non c’è futuro per l’Italia e gli altri paesi periferici, o piuttosto è vero il contrario? Questo saggio mette a fuoco l’importanza storica dell’attuale crisi dell’Eurozona. Per Thomas Fazi le élite dell’ue hanno cavalcato il crash finanziario per imporre scellerate politiche neoliberali, mettendo a rischio la coesione sociale e il fondamentale sistema del welfare. Argomentando la sua tesi con varie fonti, oltre a fornire un’urgente e convincente critica dell’unione monetaria nel suo stato attuale, Fazi sostiene che l’austerità propinata dall’ue come medicina non può essere considerata solo il frutto di una miopia politica e ideologica, ma è parte di un preciso disegno che accomuna le élite e i poteri forti privi di ogni controllo democratico nel tentativo di smantellare lo stato sociale e portare a compimento il progetto neoliberale.
Il libro, già pubblicato in Gran Bretagna, ha riscosso il vivo interesse del pubblico e del mondo accademico anglosassone:
«Un libro eccezionale. Sono grata all’autore per il suo appello alla sinistra, che deve sollevarsi per assumere la guida politica di un’Europa nuova e riformata». Ann Pettifor, direttrice di Policy Research in Macroeconomics


«Un libro essenziale per chiunque cerchi una via di fuga dalle attuali politiche dell’austerità». John Weeks, professore emerito di Economia alla University of London

«Fazi dimostra che le riforme radicali possono salvare l’Europa da due minacce letali – il ritorno di un bieco nazionalismo di destra e la cecità dei suoi stessi governanti».

James Galbraith, presidente del Board of Economists for Peace and Security, consulente economico di Obama

L'autore
Thomas Fazi Giornalista, scrittore, regista di documentari, attivista e traduttore. Collabora
regolarmente con Social Europe Journal, il manifesto, open democracy, Krytyka Polityczna, Green European Journal e altre testate.




 
Arianna Porcelli Safonov
FOTTUTA CAMPAGNA
Collana Le Meraviglie / pp. 180 / euro 16
 
Un anti-inno alla semplicità della vita all’aria aperta che mette in guardia da un’idea molto diffusa e troppo idillica della campagna.
Chi dice infatti che la vita in campagna è preferibile a quella in città?

Il libro A 31 anni Arianna decide che l’aria di città è diventata irrespirabile. L’insofferenza verso i ritmi urbani, lo smog, gli snob fissati con i prodotti bio – che tanto bio poi non sono –, è salita alle stelle, e l’unica soluzione accettabile per lei è quella di mollare tutto e partire. Nella regione dell’Oltrepò Pavese trova un vecchio fienile e, col cuore colmo di entusiasmo, si lancia in una nuova vita, totalmente diversa dalla prima. A bordo di un enorme gippone, insieme ai gatti
e al cane, che con lei saranno i protagonisti di molte vicende del libro, parte per la sua grande avventura.
Ma nel brusco passaggio dall’esistenza di modella a quella di misantropa, scoprirà che i lati meravigliosi della vita tanto sognata nascondono una realtà non così fantastica.
Un libro divertente e scanzonato basato sull’esperienza dell’autrice che, in prima persona e sotto forma di racconti comici, parla del suo trasferimento dalla città alla campagna con conseguente cambio di usi e costumi. Invece di esaltare il mondo agreste, il libro, sempre con grande ironia e situazioni paradossali, ne evidenzia le difficoltà pratiche, l’isolamento cui costringe la vita appartata, le strazianti conseguenze della lontananza dal mondo civile.

Arianna Porcelli Safonov nata a Roma da papà russo e mamma milanese. Laureata come storica di moda e costume, lavora per dieci anni nell’organizzazione di eventi internazionali.
Dopo aver viaggiato e sudato per tutto il mondo capisce che potrebbe guadagnare gli stessi pochi soldi assecondando la sua vocazione missionaria: far ridere e contemporaneamente far pensare. Inizia a lavorare con il teatro comico e conduce diversi format tv, radio e live.
Dal 2010 scrive per il blog di Madame Pipì. Dal 2014 vive sola in cima alle colline pavesi ma continua ad amare l’igiene personale.



Uscite di Aprile

Elizabeth Jane Howard
IL TEMPO DELL’ATTESA
La saga dei Cazalet
Collana Le Strade / pp. 500 ca. / euro 18.50



Dopo il successo de Gli anni della leggerezza, arriva finalmente sugli scaffali il seguito dell'appassionante saga della famiglia Cazalet.

Il libro È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in famiglia sono finite e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi sulle vite dei Cazalet. A Home Place, le finestre sono oscurate e il cibo inizia a scarseggiare, mentre una nuova generazione prende le fila del racconto. Louise realizza il sogno della recitazione e nel frattempo incontra colui che diventerà suo
marito, Polly non fa che pensare a se stessa, e Clary si guadagna tutta la nostra comprensione quando rifiuta di credere alla morte dell’amato padre e attende il suo ritorno. Mentre le ragazze aspettano di poter proseguire le proprie vite per diventare finalmente adulte, l’intera famiglia Cazalet è in attesa, in quegli anni difficili dell’inizio
della guerra, in cui nessuno sa quando la vita tornerà quella di prima. Su Gli anni della leggerezza stato scritto:

«Un formidabile ritratto di famiglia, con i colori vivaci e oscuri degli amori, delle rinunce, dei
tradimenti, dei piaceri e delle delusioni dei Cazalet». Paolo Bertinetti, Tuttolibri – La Stampa

«Un romanzo affascinante che cattura il lettore». Elisabetta Rasy, Domenica – Il Sole 24 Ore

«Una lettura appassionante sia della Storia che delle storie». Irene Bignardi, la Repubblica

«Una parabola sulla dolorosa perdita dell’innocenza e sul disinganno che ricorda I Buddenbrook di Thomas Mann e molte opere di Virginia Woolf». Roberto Bertinetti, Il Messaggero

«Un volume di straordinaria piacevolezza. Mette voglia di divorare al più presto anche gli altri quattro capitoli». Mario Fortunato, l’Espresso

Elizabeth Jane Howard (Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite dal padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con un milione di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e il primo capitolo della saga, Gli anni della leggerezza, nel 2015.
Di prossima pubblicazione i successivi tre capitoli della serie.
 
  

 
Charlotte Brontë
IL PROFESSORE

Traduzione di Maria Stella / collana Le Strade / pp. 300 ca. / euro 18

«La parte centrale e quella finale de Il professore sono il punto più alto della miascrittura. A mio parere in esse vi sono più essenza, più sostanza e più realtà che inbuona parte di Jane Eyre». Charlotte Brontë

Il libro Il Professore è il primo romanzo scritto da CharlotteBrontë. Inizialmente rifiutato dagli editori perché giudicato troppo realistico, fu pubblicato solo due anni dopo la suamorte. Come Villette, Il professore è basato sull’esperienza personale dell’autrice, che nel 1842 studiava il francese aBruxelles. Raccontato dal punto di vista di WilliamCrimsworth, l’unico narratore uomo da lei utilizzato, il libro formula un’estetica nuova, che mette in discussione molti dei presupposti su cui era basata la società vittoriana. Il protagonista fugge da un lavoro pesante nella zona industriale dello Yorkshire per trovare lavoro come insegnante in Belgio, dove si innamora si una studentessa indigente, la quale è forse l’eroina femminista più realistica dell’autrice. Lettura trascinante, Il professore costituisce oggi un precursore degli ultimi lavori della Brontë.

«Ad ogni rigo si sente un vergine rigore che è già più di una promessa». Tomasi di Lampedusa

«Leggiamo Charlotte Brontë non per la squisita osservazione del personaggio, non per la commedia, non per una visione filosofica della vita, ma per la poesia. Probabilmente accade con tutti gli scrittori che, come lei, hanno una personalità travolgente… loro devono solo aprire la porta per farsi sentire. In loro c’è una ferocia indomita perennemente in guerra con l’ordine accettato delle cose». Virginia Woolf

Charlotte Brontë (1816-1855) È una delle maggiori personalità della letteratura inglese dell’Ottocento. Sorella delle scrittrici Anne ed Emily Brontë, compì studi irregolari e si dedicò quindi all’insegnamento. I suoi romanzi, dal celebre Jane Eyre al più tardo Villette, ottennero un clamoroso successo che dura tuttora. Nel 2013 Fazi Editore ha riproposto Villette e nel 2015 ha pubblicato Shirley.




Lyndall Gordon
CHARLOTTE BRONTË
Una vita appassionata

Traduzione di Nicola Vincenzoni / collana Le Vite / pp. 500 ca. / euro 18

In occasione del bicentenario della nascita di Charlotte Brontë, pubblichiamo la biografia di una delle più grandi scrittrici di tutti i tempi. Opera vincitrice del Cheltenham Prize for Literature.

Il libro In questa biografia Lyndall Gordon introduce una prospettiva nuova, sostenendo che, dietro la facciata di donna vittoriana ligia al dovere, la Brontë (1816 – 1855) nascondesse una natura passionale. Attingendo alla sua corrispondenza personale e analizzando le opere di natura autobiografica (Shirley, Villette) Gordon delinea il ritratto di una scrittrice talentuosa con un umorismo pungente, in collera con i limiti imposti alle donne dalla società, e al stesso il ritratto di una donna che, dopo due passioni non corrisposte, intraprende un breve ma felice matrimonio. Scritti precedenti che la descrivono come una figura tragica e solitaria, afferma Gordon, erano distorti dalla morale vigente all’epoca e dal lutto di Charlotte per le due sorelle e il fratello.

«Una magnifica biografia, focalizzata sui vuoti e i silenzi nella turbolenta vita emotiva di Charlotte Brontë. Questo è il miglior libro di Lyndall Gordon e la migliore opera sulla Brontë ad oggi». The Observer

«Lyndall Gordon approccia l’argomento con l’immaginazione del vero critico». The Times

«Un libro pieno di suggestioni brillanti, che catturano la nostra attenzione dalla prima all’ultima pagina». Independent on Sunday

Lyndall Gordon nata nel 1941 a Città del Capo, è autrice di importanti biografie letterarie amate da pubblico e critica, come quelle di Virginia Woolf (Virginia Woolf: A Writer’s Life) ed Emily Dickinson (Emily Dickinson: Come un fucile carico, pubblicata da Fazi nel 2012), nonché di un’opera monografica su T.S. Eliot (T.S. Eliot: An Imperfect Life) per la quale ha raccolto materiali in vent’anni di ricerca. Gordon ha studiato Storia e Letteratura Inglese nella sua città natale e Letteratura Americana del xix secolo alla Columbia University di New York. Oggi insegna Letteratura Inglese a Oxford.




Andrea Caterini
LA PREGHIERA DELLA LETTERATURA
Sulla misericordia, il bene e la fede

Collana Campo dei Fiori / pp. 100 ca. / euro 15

Come ha interpretato la letteratura le parole della cristianità? Come sono stati letti i Testi Sacri dagli scrittori? Cosa esprimono ancora parole come Pace, Sacrificio, Misericordia, Bene, Fede? E che cosa ci dicono del nostro tempo? Sono parole che possono ancora aiutarci a vivere? Per dare senso a queste parole, è necessario viverle in prima persona – questo insegnano la letteratura e i Testi Sacri –, e prima ancora tornare a pensarle come fondanti. Ripensarle quindi in termini filosofici.

Nell’anno in cui papa Francesco annuncia il Giubileo straordinario nel nome della misericordia, l’autore di questo illuminante saggio propone una riflessione su alcuni termini chiave della cristianità. Scandisce cioè il suo discorso a partire da alcune parole: Pace, Sacrificio, Misericordia, Bene, Santità e Fede. Ogni parola è analizzata attraverso la lettura e l’analisi di uno o più scrittori: da Virgilio a Dostoevskij, da Anna Achmatova ad Anton Čechov, da Mario Pomilio a Carlo Betocchi.
La preghiera della letteratura non è tuttavia un libro di critica letteraria, anche se attraverso la letteratura costruisce i suoi ragionamenti filosofici, con la convinzione che proprio la letteratura sia ancora uno strumento privilegiato di conoscenza. In questo senso il saggio di apertura, «In principio, una preghiera», che si interroga anche sull’antico significato del Giubileo, a partire dall’Antico Testamento, riflette su quanto la letteratura sia essa stessa una particolare forma di preghiera e di come poesia e testi sacri abbiano da sempre dialogato tra loro. La preghiera della letteratura si propone di essere quindi un libro di pensiero, in un momento storico in cui nessuno è davvero immune dalla vacuità e dalle chiacchiere. Pregare significa pure concentrare tutta la nostra attenzione sul significato delle parole che si pronunciano. L’autore ragiona dunque su alcune di queste, provando a farle diventare un’esperienza (una ragione) di vita.

Andrea Caterini (Roma, 1981) è scrittore e critico letterario. Tra le sue pubblicazioni i romanzi La guardia (Italic Pequod, 2010) e Giordano (Fazi, 2014, Premio Volponi 2015) e i libri saggistici Il principe è morto cantando (2011) e Patna. Letture dalla nave del dubbio (2013). Ha curato opere di autori italiani come Enzo Siciliano e Franco Cordelli. Collabora alle pagine culturali de «Il Giornale».




Mary Elizabeth Braddon
IL SEGRETO DI LADY AUDLEY
Traduzione di Chiara Vatteroni / collana Le Strade / pp. 500 ca. / euro 19

«Elizabeth Braddon ha regalato qualcosa di meraviglioso al mondo letterario». Henry James
Uscito a puntate tra il 1861 e il 1862 sulle pagine delle riviste letterarie del tempo, il capolavoro della Braddon riscosse uno straordinario successo di pubblico e di critica, che consacrò l’autrice come nuova stella del sensation novel e rivale di Wilkie Collins, al cui talento nel tenere avvinto il lettore univa una sensibilità tutta femminile e una coscienza sociale attraverso cui sono filtrate le vicende da lei narrate.

Il libro Sir Michael Audley, vedovo da anni, sposa la giovane e bellissima Lucy Graham, una istitutrice dall’oscuro passato i cui capricci scatenano la gelosia di Alicia, la figlia poco più che adolescente di primo letto. Un giorno, però, Robert Audley, lo sfaccendato nipote, avvocato a tempo perso, conduce con sé in visita George Talboys, un caro amico appena tornato dall’Australia e prostrato da una recente vedovanza, che d’un tratto scompare
misteriosamente. Facendo i conti con le menzogne, l’inganno, e anche un tentativo di ucciderlo, sarà proprio Robert, le cui doti di tenacia e intelligenza erano state finora celate da un carattere indolente, a intraprendere un’indagine dai risvolti inattesi che condurrà allo
scioccante e imprevedibile colpo di scena finale. La struttura del racconto, fondata sul meccanismo dell’indagine a ritroso, rende Il segreto di Lady Audley uno di quegli ingranaggi a orologeria perfetti, in cui sparizioni, delitti, identità multiple e altri ingredienti
tradizionali del genere sono dosati con una maestria artigianale che non concede tregua alla tensione narrativa. «Braddon è maestra nella sensation fiction: sa quando rallentare e quando far deflagrare i meccanismi nascosti della trama, calibra l’assolo e il concertato, esterni e interni, maschile e femminile, originalità e consuetudini, con quel tanto di salottiero che salva da slittamenti moralistici e con quel tanto di umorale che evade dalla pesante correttezza di ragionamenti inconfutabili». Sandra Petrignani

Mary Elizabeth Braddon nacque a Londra nel 1837. Iniziò a scrivere per provvedere alla madre e alla sorella dopo l’abbandono da parte del padre. Autrice infaticabile, divise la sua vita con John Maxwell, che fu il suo editore e col quale visse a lungo more uxorio. Quando morì, nel 1915, aveva pubblicato oltre ottanta tra romanzi e racconti a partire da Three Times Dead, il suo esordio narrativo. Figura di spicco nel mercato letterario del tempo, la Braddon fu anche autrice teatrale e curò vari adattamenti da Dumas e Flaubert.

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