Recensioni

venerdì 7 luglio 2017

Chiara Panzuti - Absence. Il gioco dei quattro (Recensione)



Trama 
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? 
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. 
Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.



Recensione


Quando ho letto la trama di questo libro, mi ha affascinato subito, ma leggerlo è stato ancora più bello.
I primi capitoli sono dedicati ai quattro personaggi principali del libro. In seguito, l'autrice, farà si che il lettore entri nel mondo dell'invisibilità.
Faith è una ragazza che deve fare i conti con un nuovo trasloco e la madre incinta. Faith spera che questa sarà l'ultima volta che dovrà cambiare casavisto che non è il primo che affronta. In attesa dei ragazzi addetti al trasloco, Faith guarda fuori dalla finestra aspettandoli.  Ma, all'improvviso si ritroverà invisibile, senza che sua madre possa sentirla o vederla.  Ed è da qui che ho capito che questo libro mi sarebbe piaciuto tantissimo. Amo il mistero e i libri che spingono la nostra mente ad avere risposte. Le domande che mi sono fatto sono: Cosa è successo? Com'è possibile scomparire così all'improvviso?

Si può sparire così, da un momento all’altro, senza addii o saluti. Si può davvero sparire così?

A quanto pare si. Man mano che si prosegue nella lettura, il lettore vive l'esperienza della sparizione dei quattro personaggi: Scott, Jared e, in seguito Christabel. Questi sono i quattro. Ma non è finita qui! Tramite i quattro, l'autrice è stata bravissima a descrivere le sensazioni dovute all'invisibilità, talmente brava che le ho fatte mie percependo un senso di mistero, di esternazione del mondo. Se davvero sparissimo così all'improvviso senza lasciare traccia di noi?

Memoria vuol dire per sempre. Per sempre vuol dire identità. Vita. Certezza. «Niente da fare», imprecò sottovoce.

All'inizio, i ragazzi, verranno schiacciati da questa situazione di impotenza, di perdita di sé stessi agli occhi degli altri. Ognuno ha una persona che non vuole perdere e l’invisibilità ha fatto proprio questo. Non gli resta che combattere.

Eravamo invisibili, tenuti in piedi da strumenti mai visti che ci permettevano di vedere e di sentire. Quale burattinaio stava manovrando quella messa in scena? E perché altri ragazzi volevano ucciderci?

Scopriranno che dietro a tutto questo c'è qualcuno che li manovra. Un unico indizio per iniziare un gioco perverso di cui i ragazzi sono all’oscuro. Un primo biglietto con delle coordinate: 0°13′07″S 78°30′35″W.
Che il gioco abbia inizio!

L’illusionista
Tre squadre: Alfa, Beta, Gamma

Ogni squadra ha un proprio obiettivo del quale il lettore viene tenuto all'oscuro.  
In tutto questo, l'autrice,  lancia un messaggio a tutti i lettori.

Abbiamo così tante distrazioni nella vita. Abbiamo amici, lavoro, appuntamenti. Televisione, cellulari, computer. E video, immagini, impulsi sonori. Sei parte del tutto, sei parte... ci sei. Questo ti dicono, creando centinaia di cordoni ombelicali che ti fanno sentire presente, costantemente impegnato, senza spazio per i pensieri. E poi, in un lampo, sei solo. Nessuno conosce i tuoi problemi, nessuno ti conosce davvero, e vorresti strappare tutti quei bellissimi fiori. C’è così tanta differenza tra vedere e guardare. Così tanta differenza tra ascoltare e capire.

È proprio vero che stiamo perdendo noi stessi, il contatto fra le persone, dei semplici sguardi. In mezzo a questo caos non mancheranno dimostrazioni di affetto. Perché l'amore è sempre in agguato, dietro l'angolo, dove meno te lo aspetti.

Sciolse l’abbraccio e fece scorrere le dita tra i miei capelli. All’inizio non sembrava avere un intento, poi dalla testa arrivò fino alla base della nuca, e da lì scese lungo il collo, le spalle, la vita. Premeva i pollici su ogni curva, deciso a farmi sentire cosa era vero, anche se invisibile. Arrivato ai fianchi si fermò, perché continuare sarebbe stato un azzardo, ma non erano carezze qualsiasi. Mi stava disegnando. Lui era la matita, e io l’immagine. «Esisti», ribadì dolcemente. «Lo senti? Questa sei tu».

I personaggi sono obbligati a lottare, a crescere e ad abbandonare le proprie radici. Dovranno imparare a lottare e a sopravvivere.
Si tratta di un romanzo fantasy, ma che sfiora la distopia, ma non posso rivelarvi il perché.
Vi starete chiedendo qual'è il mio personaggio preferito...Ebbene non ho una risposta secca. Mi piace Faith per il suo modo di lottare, per la sua unicità che è lo scattare foto immaginarie con le dita per imprigionare i momenti belli nella mente; mi piace il romanticismo di Jared; mi piace Christabel, con un nome bellissimo, inoltre, è una ragazza che appare tenera e induce ad un senso di protezione. 

Siete assenza, non inglobate nulla, nulla vi attraversa. Nessuna rifrazione. Nessun rimbalzo. Agli occhi del mondo voi non esistete. Siete invisibili.e da proteggere.  
Voi non esistete, squadra Gamma. Non esistete nella mente dei vostri cari, non esistete in rete, non esiste nulla che possa ricondurre a voi. Io vi ho fatti sparire. Io detto le regole per farvi tornare.

Spetta a voi decidere se volete entrare in questo mondo a me non resta che consigliarvi il libro e, purtroppo, dover attendere per leggere il seguito.

Giudizio: 4 su 5

1 commento:

  1. Ciao, grazie mille per i complimenti :) l'unica cosa è che sono un ragazzo xD

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