Recensioni

lunedì 30 ottobre 2017

A.G.Riddle - Epidemia mortale (Recensione)

Cento miglia a nord dell’Alaska, una nave di ricercatori scopre un sottomarino affondato. Non ha alcuna identificazione nazionale e nessuna identità aziendale. Il relitto sembra essere lì da decenni, e al suo interno vengono trovate tracce di misteriosi esperimenti. Dieci giorni dopo, in un villaggio sperduto in Kenya, diversi residenti contraggono una malattia sconosciuta e letale. Il giorno successivo, anche due giovani americani si ammalano. Immediatamente viene inviata dagli Stati Uniti una squadra di epidemiologi, guidati dalla dottoressa Peyton Shaw – l’esperta che ha sventato alcuni degli episodi più mortali della storia recente. Peyton è brava nel suo lavoro, ma custodisce un segreto oscuro ed è perseguitata dalle ombre del suo passato. Ciò che Peyton trova in Kenya è un focolaio molto diverso da qualunque cosa abbia mai affrontato prima. Mentre la pandemia minaccia il mondo, Peyton rimane invischiata in una cospirazione di portata globale. Le risposte necessarie per fermare l’epidemia si nascondono dietro un mistero che ha un prezzo molto alto per l’intera umanità.

📚Recensione📚


Ringrazio Newton Compton Editori per avermi permesso di poter recensire questo meraviglioso romanzo.
È da molto tempo che avevo intenzione di leggere qualcosa di questo autore, fin dalla trilogia di Atlantis, che è ancora in attesa di lettura.
Appena ho letto la trama ho deciso che volevo leggerlo. Il problema è quando ho visto che c'era scritto che è il primo.
Il libro inizia con una squadra di ricercatori che sta scandagliando il fondale marino quando si imbatte in un sottomarino di cui non si riesce a identificare il proprietario o la nazione di provenienza. Fin da qui, il lettore è spinto ad addentrarsi nel mistero.

Con un po’ di fortuna, avrebbe trovato lì i diari di bordo, e così finalmente avrebbero appurato dov’era stato il sottomarino Beagle e cosa aveva scoperto il suo equipaggio. Se aveva ragione lui, in quella nave c’erano le prove di una rivelazione scientifica che avrebbe alterato per sempre il corso della storia umana.

In seguito al ritrovamento del sottomarino, a dieci giorni di distanza, in un villaggio del Kenya, all'ospedale si presentano degli americani che hanno contratto una strana malattia. Il responsabile dell'ospedale avvisa subito gli Stati Uniti che invieranno una squadra di epidemiologi, con a capo Patton Shaw.
Nello stesso momento, Desmond Hughes, si trova a fare i conti con un cadavere presente nella camera d'albergo in cui alloggia. Desmond non ricorda chi è, ma trova dei strani messaggi enigmatici che lo porteranno ad avere stralci di memoria, o almeno è quello che pensa.
Entrambi i personaggi dovranno fare i conti con il loro passato mentre l'epidemia scoppiata in Kenya raggiungerà i livelli di massima allerta, mietendo milioni di vittime.

Questa malattia avrebbe riportato indietro di secoli la storia del Kenya. Ed era cominciato tutto lì, a Mandera, proprio in quella stanza.

Il libro è scritto in maniera magistrale. Fin dalle prime pagine sono stato catturato dal modo di scrivere dell'autore. Ogni personaggio ha la sua lunga storia dietro, che porta il lettore a conoscerlo alla perfezione. La lettura è fluida anche nei momenti in cui vengono spiegati argomenti scientifici.
L'autore evidenzia l'impatto della povertà dei paesi africani nel caso ci fosse un'epidemia del genere.
Il libro ha avuto la capacità di scuotermi dentro. Cosa succederebbe veramente se un'epidemia di tale portata dovesse avvenire?

«E se ti dicessi che esiste un gruppo di scienziati e intellettuali, persone come te, provenienti da tutto il mondo, che credono che l’umanità sia diventata un pericolo per se stessa? E se ti dicessi che questo gruppo sta lavorando su una sorta di secondo Progetto Manhattan, una tecnologia che un giorno potrebbe salvare l’intera razza umana? Questo congegno sarebbe controllato dalle persone che l’hanno costruito, intellettuali che hanno in mente solo il bene comune, non nazionalismo, religione o denaro».

Ritengo che, alla fine, per i temi affrontati dall'autore, pur trattandosi di un romanzo, non è molto distante dalla realtà. Superpotenze, armi chimiche, tecnologie avanzate. È il genere di libro che ti porta a ragionare sulla vita. Spero di poter leggere presto il seguito anche se, l'autore stesso afferma, nei ringraziamenti, che sono in molti fan a chiedergli di scrivere più romanzi, ma è il tempo che manca. Ho apprezzato molto questa confessione dell'autore. Il tempo è proprio tiranno, soprattutto con tutti i libri che vogliamo leggere.
Questo è uno dei messaggi che ci lancia l'autore:

Le malattie sono l’unico nemico al mondo capace di unire le persone di qualsiasi razza e nazionalità. Quando si verifica una pandemia, allora ci ritroviamo tutti uniti per affrontare quella che è una minaccia per la nostra intera specie.

E io rispondo: Sì, dovrebbe essere così sempre. Non solo quando ci sono le malattie.

Giudizio: 5 su 5

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