Recensioni

martedì 10 ottobre 2017

I demiurghi - Legio M ultima. Sfida all'Impero (Recensione)


Si apre come una partita a scacchi, anzi all’antico gioco romano dei latrunculi, questo primo capitolo della saga dedicata alla Legio M Ultima.

Due uomini si ritrovano ai lati opposti di una scacchiera a determinare le sorti dell’impero, in una partita decennale. Tra mosse scorrette e pedine sacrificabili, l’indomabile Azia Medea e il condottiero Elios, unico sopravvissuto di Atlantide, sfideranno imperi, magister e creature mitologiche, instaurando alleanze con uomini e dei.
Il tutto sotto l’egida di Diocleziano, che trova in loro i degni guerrieri della Specula, un corpo militare speciale di cui la Legio M Ultima è il braccio armato.


📚Recensione📚


Innanzitutto voglio ringraziare Azia per la pazienza.
Il romanzo è ambientato nell'antica Roma, in cui creature soprannaturali sono schierate nelle legioni di Diocleziano. Ci sono giochi politici che fanno da sfondo alle vicende della Legio M Ultima di cui entrerà a far parte Azia. Ma facciamo un passo indietro. Chi è Azia Medea? Questa ragazza è figlia dell'imperatore. In lei convivono due persone, per l'appunto Azia e Medea.

dalle ceneri di uno sterminio si 

era palesata a lui una nuova speranza, incarnatasi nel corpo di Azia Antinea, corredato dalla mente astuta e pronta di Medea Rubinia Antinea. Due sorelle, due anime, in un solo corpo. E 
non andavano nemmeno d’accordo.


Ho amato molto la prima parte del romanzo che, a mio parere, è caratterizzata da più azione ed intrighi, mentre la seconda parte è più dal punto di vista politico.
Azia Medea è in possesso di un'antica arma.

l’elsa era particolare, realizzata con lo stesso metallo rosso brunito della lama cesellata, raffigurava 

un uccello sconosciuto, con un lungo becco. I rubini incastonati negli occhi erano fredde schegge di sangue. Per un attimo pensò che avessero brillato di soddisfazione, ma non era possibile. Il para-mani non era da meno, l’eccezionale lavorazione l’aveva reso simile 
a un paio di ali spiegate; i tre rubini affondati nel metallo erano enormi e purissimi, tanto da vederci attraverso, tagliati da un abile artigiano in tre falci di luna, tutte con le punte rivolte verso la lama.


Quest'arma da un incredibile potere alla ragazza, ma più in là nel romanzo si viene a scoprire un'altra caratteristica del personaggio.
Alcune delle creature presenti nel romanzo sono le lamie e i berserker, guerrieri capaci di scatenare la propria rabbia e aumentare la propria forza.
In alcuni momenti ho avuto difficoltà a stare dietro alle vicende del romanzo. La parte storica e ben delineata, ma credo che i personaggi sono caratterialmente poco delineati.
Concludendo consiglio la lettura di questo romanzo a chi è appassionato di storia con del fantasy all'interno. Una lettura abbastanza fluida nella prima parte, ricca di azione, meno nella seconda parte.

Grazie a quel nome e a qualche mirata ricerca nella biblioteca di Alexandria, in Aegyptus, era risalita a un mito semisepolto 

dai secoli e, visto che non si riteneva pazza e sapeva bene cosa aveva vissuto, era certa che quell’arma fosse la spada di Plutone, usata durante la guerra con i titani. Un’arma che non era solo una 
spada, bensì l’incarnazione di una divinità molto nota ai romani, una furia.


Non vi resta che scoprire chi sta giocando a scacchi, in questa vicenda, e quali sono gli dèi invischiati.



Giudizio: 3,5/5

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