PAOLO VILLAGGIO
ITALIANI BRAVA GENTE...
MA NON È VERO
collana Le Onde, pp 224, € 12
Con una prefazione e una postfazione del ragionier Ugo Fantozzi
A un anno dalla scomparsa, il libro inedito di un maestro dell’umorismo italiano, uno scanzonato e spietato ritratto dei vizi e delle supposte virtù italiche.
“Qui da noi, da sempre, c’è un’abitudine radicata profondamente nella nostra cultura: non si dice mai la verità, soprattutto quando si parla di sé. La frase ‘Vede, io sono un uomo fondamentalmente buono’ va così tradotta: ‘Io sono una carogna, ho subìto troppe umiliazioni nella vita, sono capace di scrivere lettere anonime, delazioni e, spesso, ho pagato degli iettatori professionisti per nuocere ai miei amici più cari’.”
Il libro inedito di un maestro dell’umorismo italiano, uno scanzonato e spietato ritratto dei vizi e delle supposte virtù italiche. Ritrovato dai figli nell’archivio di famiglia e presentato per la prima volta ai lettori, Italiani brava gente... ma non è vero! è il racconto satirico di come siamo e di come vorremmo essere. Una galleria di luoghi comuni – dall’ipocondria alla politica, dal sesso alla cronaca, dalla tv all’ossessione per le nuove tecnologie – in cui fa capolino un tema ricorrente, che è (forse) la nostra condanna: la vanità degli italiani. Tra le pagine di questo libro si ride e si riflette, talvolta con amarezza, ma, come accade con i grandi umoristi, ogni stoccata coglie perfettamente nel segno.

Nella sua lunga carriera da attore ha lavorato al cinema con Mario Monicelli, Vittorio Gassman, Nanni Loy, Luciano Salce, Pupi Avati, Federico Fellini, Lina Wertmüller ed Ermanno Olmi. In teatro ha recitato, tra l’altro, nell’Avaro di Molière per la regia di Giorgio Strehler (1997), nel Vizietto di Jean Poiret diretto da Giuseppe Patroni Griffi (1998) e nel monologo Delirio di un povero vecchio (2000).
Ha ricevuto il David di Donatello, il Leone d’Oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia (1992), il premio Flaiano per la satira (2008), il premio Chiara alla carriera (2009) e il premio Gogol (2012).
Nessun commento:
Posta un commento