Recensioni

martedì 19 giugno 2018

La nave di Teseo - Le novità di LUGLIO


GIORGIO SCERBANENCO
L'ISOLA DEGLI IDEALISTI
Collana Oceani, pp. 224, euro 16, prefazione di Cecilia Scerbanenco

Un inedito del padre del giallo italiano. Un romanzo considerato perduto e ritrovato solo di recente tra le carte di famiglia. A partire da questo volume La nave di Teseo inizia la ripubblicazione di tutta la sua opera.
Il 5 luglio allo Iulm, nell'ambito della Milanesiana, avrà luogo un omaggio a Scerbanenco con la figlia Cecilia, Maurizio De Giovanni, Sveva Casati Modigliani, Piero Colaprico, Alberto Pezzotta e un concerto con parole e immagini di Morgan.





Ritrovato nell’archivio di famiglia e presentato per la prima volta ai lettori, questo romanzo inedito di Giorgio Scerbanenco conserva intatto il fascino della sua scrittura ironica e una struttura appassionante da vero noir all’italiana. La vicenda di questo libro è essa stessa un romanzo: il manoscritto de L'isola degli idealistiscompare insieme ad altri testi nel 1943, quando la Mondadori, per la quale era stato scritto, sposta in tutta fretta i suoi uffici da Milano. Figura tra le opere in via di pubblicazione elencate da Scerbanenco per ottenere asilo in Svizzera, ed è l’unico ad essere stato ritrovato, in uno degli archivi che raccolgono le carte dello scrittore.
Un romanzo ritrovato nello stile del migliore Scerbanenco: tagliente, incisivo, sensuale e pittorico. 

Giorgio Scerbanenco è stato uno scrittore e giornalista italiano di origine ucraina. Nato a Kiev, all’età di sei mesi si trasferisce in Italia, prima a Roma e poi a Milano. Pratica molti mestieri, dall’operaio al conducente di ambulanze, prima di arrivare al mondo dell’editoria. Dopo un periodo alla Rizzoli come redattore, nel 1937 diventa capo redattore per la Mondadori. Collabora con molti quotidiani e riviste ("Corriere della Sera", "Resto del Carlino", "Novella"), dove cura anche alcune rubriche. Muore nel 1969 a Lignano Sabbiadoro. Tra le sue opere ricordiamo: Al mare con la ragazza, Milano calibro 9, I centodelitti, la serie con protagonista Duca Lamberti: Venere privata, Traditori di tutti, I ragazzi del massacro, I milanesi ammazzano al sabato. Alla sua memoria è dedicato il più importante premio italiano per la letteratura poliziesca e noir.




CECILIA SCERBANENCO
GIORGIO SCERBANENCO
IL FABBRICANTE DI STORIE
Collana Le Onde, pp. 384, euro 16

La prima biografia di Giorgio Scerbanenco, basata su documenti inediti, nel racconto appassionato della figlia Cecilia.

La figlia del grande autore italo-ucraino racconta qui, sotto forma di biografia, la storia del padre: da prima che lui nascesse, in Ucraina, quando la Rivoluzione causa la separazione dei suoi genitori, fino al 1960 italiano. La figura di Scerbanenco emerge nella sua complessità, tanto di scrittore quanto umana. Se la sua opera, infatti, ha spaziato dal genere noir al romanzo popolare, passando attraverso i nuovi mezzi di comunicazione (famosi i suoi radiodrammi), e ancora le riviste, la collaborazione con Zavattini, il legame con il cinema, non meno frastagliata è stata la sua vita personale, oggetto sempre di curiosità e materia per pettegolezzi. La voce della figlia non risparmia niente: la sessualità e la moralità, il conflitto tra bene e male, tra giusto e ingiusto, tra ideali e realtà. Il tutto corredato da una fitta documentazione – lettere, articoli, opere, materiali editi e inediti – grazie ai quali lo scrittore emerge, vivido e attuale, come padre e come intellettuale.

Cecilia Scerbanenco è nata a Milano e vive in Friuli. Si è laureata in filosofia e lavora nell’editoria: per Garzanti e Sellerio ha curato i libri di Giorgio Scerbanenco, mentre per Mondadori traduce gialli e romanzi storici. È la fondatrice e responsabile degli Archivi Scerbanenco.




PETROS MARKARIS
IL DIARIO DI UN'ETERNITÀ
IO E THEO ANGELOPOULOS
Collana Le Onde, pp. 224, 16 euro

Insieme hanno scritto alcuni dei più grandi capolavori del cinema del Novecento. Markaris racconta il suo rapporto con il regista Angelopoulos: pagine cariche di ricordi, ma non per questo amare, in cui emerge con forza e dolcezza la storia di due grandi interpreti del nostro tempo, attraverso libri, film, passeggiate. Un racconto autentico e sincero, un memoire di rara finezza, tra cinema e letteratura, con un inserto fotografico inedito.
L'8 luglio Markaris sarà al Cinema Mexico, nell'ambito della Milanesiana, pe celebrare il genio e l'opera del regista greco, con proiezioni e interventi di della moglie Phoebe Oikonomopoulou, Enrico Ghezzi, Dima Wannous, Giulio Sangiorgio, Andrée Ruth Shammah, Gianpaolo Donzelli, Theo Volpatti.

“Una domanda vecchia e persistente. Come nasce un’idea? E l’idea di un film? Lui direbbe che la sua idea è nata quando stava guardando un albero, e avrebbe detto una verità e una bugia. Perché durante una passeggiata ha smesso di guardare l’albero, senza una causa specifica e nulla sembrava fare nulla. Né la forma dell’albero, né il colore, né la vecchia ferita sul tronco hanno portato a un’idea.”
(dalla prefazione di Theo Angelopoulos)

Petros Markaris è nato a Istanbul nel 1937. Ha collaborato con Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature, tra cui L’eternità e un giorno, Palma d’oro a Cannes nel 1998.
I romanzi con protagonista il commissario Kostas Charitos hanno incontrato un grande successo di lettori. Con La nave di Teseo ha pubblicato le raccolte di racconti L’assassinio di un immortale(2016) e I labirinti di Atene (2017) e i romanzi La lunga estate calda del commissario Charitos (2017), Il prezzo dei soldi (2017), Io e il commissario Charitos (2018), L'università del crimine (2018).




EDWARD CAREY
NEL VENTRE DELLA BALENA
Collana Le Onde, pp. 273, euro 16

Che cosa pensò 
e cosa fece Geppetto, senza il suo Pinocchio, nel ventre
 della balena?
Dall'autore di Iremon Trilogy, un libro straordinario e delizioso, una imperdibile versione alternativa della fiaba di Pinocchio con le illustrazioni originali dell'autore.
Il 12 luglio a Collodi, nell'ambito della Milanesiana, sarà allestita una mostra delle opere di Carey nel suggestivo parco di Pinocchio.

Cosa sarebbe successo se Geppetto e Pinocchio non si fossero incontrati nel ventre della Balena?
Questo libro, leggero nella sua profondità, reinterpreta una delle storie più famose della letteratura mondiale: dopo aver tentato di salvare suo figlio in mare, e non avendolo trovato, Geppetto rimane intrappolato
 da solo e riflette sulla sua condizione di uomo, di padre, di figlio, di avventuriero. La solitudine provoca l’immaginazione del protagonista: nel corpo dell’animale, Geppetto scopre un mondo diverso, racconta la sua storia, e inventa altre storie e altri mondi, partendo dai piccoli oggetti trovati nel relitto di 
una barca inghiottita dalla balena chissà quanto tempo prima. Pinocchio e Geppetto, separati da un’insolita ironia del destino narrativo, prendono strade diverse e il lettore scopre in Geppetto un personaggio divertente e commovente, riconoscibile e sorprendente, unico eppure così familiare.

Edward Carey è un romanziere, disegnatore e sceneggiatore inglese. Insegna Scrittura Creativa all’Università di Austin, Texas. Ha scritto pièce teatrali per diverse istituzioni nel mondo, tra cui la Royal Opera House Studio. È autore di Observatory Mansions, Alvae Irva. Le gemelle che salvarono una città, tradotti in 13 lingue, della trilogia Iremonger, e per tutti ha curato lui stesso le illustrazioni. Ha ricevuto il prestigioso Premio Fernanda Pivano nel 2016.




RANIERO GNOLI
MARMORA ROMANA
Collana Le Costellazioni (diretta da Vittorio Sgarbi), pp. 304+88 tavole illustrate, 90 euro, introduzione di Vittorio Sgarbi.

La nuova edizione di un libro introvabile, testimonianza insuperata della grandezza artistica del mondo antico. Libro cartonato, di grande formato, con un corredo iconografico completamente ridigitalizzato e un aggiornamento bibliografico curato dall’autore.

Torna in una nuova edizione l’opus magnum di Raniero Gnoli, uno studio senza precedenti, e insuperato, sui marmi e le pietre da decorazione nel mondo antico. Pubblicato per la prima volta nel 1971, Marmora Romana raccoglie e analizza i diversi di tipi di marmo utilizzati nell’antica Roma e nelle propaggini del suo impero, in Europa e in Africa. Gnoli ripercorre la storia di queste pietre, il viaggio dalle cave da cui viene estratto, la scelta di ciascun materiale a seconda delle sue caratteristiche estetiche e tecniche, i campi di applicazione nelle architetture civili e sacre, la loro presenza nella letteratura e nelle fonti storiche.
Il testo è accompagnato da un apparato iconografico straordinario per ricchezza e varietà – che illustra i marmi, le venature, i colori delle pietre, i loro utilizzi statutari ed edili – completamente ridigitalizzato in alta definizione per questa nuova edizione.

Raniero Gnoli, allievo di Mario Praz, è stato professore ordinario di Indologia presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza dal 1964 al 2000. Celebre sanscritista, il suo ambito di ricerca ha riguardato le teologie e le filosofie religiose dell’India. Raniero Gnoli è stato anche il primo a tradurre dal sanscrito nelle lingue occidentali numerosi testi appartenenti alle tradizioni religiose indiane, contribuendo in modo determinante a una definizione più precisa della relativa terminologia. A tutt’oggi, resta l’unico nel mondo ad aver tradotto per intero l’opera capitale del filosofo indiano Abhinavagupta, il Tantraloka (1972).





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