Elisa Mura - Intermezzo (Recensione)
#Prodottoffertoda @Elisa Mura
Qual è la destinazione finale di un essere vivente è forse il quesito che maggiormente frulla nelle nostre teste. E se la morte fosse solo il tramite tra la vita e la rinascita? L’Intermezzo è proprio questo: è il luogo dove le anime attendono il momento in cui saranno pronte per la reincarnazione. Lo scopriranno presto Eva e Cameron, due poliziotti che dal loro primo incontro non riescono ad andare d'accordo e finiscono per denigrarsi a vicenda per la loro differenza di altezza ogni volta che sono obbligati a interagire. Lei è bassina, controllata, retta ed energica. Lui è molto alto, vizioso, impulsivo e contradditorio. Costretti a collaborare alla ricerca di uno spietato criminale che ha rapito due bambine, i due vengono uccisi nello stesso istante. Ma la loro missione non si è conclusa con la loro morte. L'Intermezzo è al collasso; per diversi motivi, le anime dei cosiddetti Vaganti si rifiutano e temono di abbandonare quel luogo e iniziare un nuovo percorso. Paura di ricominciare, soprattutto, o sono cuori spezzati che rimangono in attesa di un amore perduto da secoli. Superato lo shock iniziale di questa realtà, Eva e Cameron, in una corsa contro il tempo, dovranno portare a termine un ultimo compito prima di essere definitivamente liberi: riuscire a convincere questi Vaganti ad accettare finalmente la reincarnazione. Un thriller ironico surreale dai risvolti tragicomici, romantici, immaginari.
Recensione
Ringrazio l’autrice per avermi fatto conoscere, e recensire, il suo romanzo.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura dell’autrice che ha affrontato il tema “scottante” della reincarnazione di ogni essere umano, senza entrare nel merito religioso, cosa che ha spiegato anche nella prefazione.
Il libro inizia subito permettendo al lettore di capire cosa lo aspetterà: un libro intenso e dalla trama non scontata.
Ci troviamo subito nella Siviglia del XVi sec, con Isabella e Rodrigo, due ragazzi appartenenti a un ceto sociale differente. Infatti Rodrigo è uno schiavo mentre Isabella è una ragazza nobile. Con questo capitolo che funge da prologo, l’autrice, fa un intenso approfondimento dell’amore. Il messaggio che mi ha trasmesso è che l’amore non ha “razza” o ceto sociale di appartenenza. Con il primo vero capitolo, il lettore si ritrova catapultato nel 2016, nei panni di Eva, una detective con trascorsi non indifferente che avremo modo di scoprire nel corso della lettura.
Man mano che proseguiamo nella lettura, l’autrice dissemina stralci di storia di ogni personaggio permettendoci di inquadrarli. I personaggi sono ben sviluppati e hanno una crescita caratteriale “reale”. Si tratta di un’autrice self e con questo non intendo puntare il dito, anzi, voglio spezzare una lancia a favore a questi autori. Ogni autore deve iniziare da un primo libro. Ho trovato lo stile di Elisa maturo e senza pecche. La storia è suddivisa in capitoli e la trama viene sviluppata con l’alternarsi dei due personaggi principali: appunto Eva e Cameron. Per quanto riguarda quest’ultimo personaggio, all’inizio l’ho trovato alquanto odioso per il suo modo di comportarsi. Mi ricorda un po’ Warner della saga di “Shatter me”. Anche in “Intermezzo”, l’autrice è stata capace di far piacere il suo personaggio maschile al lettore. Parlo dal mio punto di vista. Pian piano ho iniziato a capire i modi di Camerun.
I due detective saranno “costretti” a collaborare in un particolare caso di omicidio. Si odiano anche se non hanno mai lavorato insieme prima d’ora, ma si conoscono.
Tutto cambia quando entrambi si ritroveranno di fronte ad un archivista, in un’altra vita, più precisamente nel al di là.
Qui l’autrice affronta il fenomeno della vita dopo la morte. Cosa troveremo dopo il Trapasso? E’ una risposta che in molti hanno cercato di trovare, ma chi può dirci qual’è la realtà? Non lo scopriremo mai finchè non lo proveremo sulla nostra pelle.
Eppure il Paradiso me l'ero immaginato come un giardino rigoglioso di vegetazione e infinito, dove le anime dei defunti gioivano nel trascorrere tutto il tempo insieme ai loro congiunti, abbigliate con solenni e leggere tuniche bianche di seta pregiata.
Il mondo creato da Elisa, al di là della nostra esistenza terrestre, è stato creato con tatto e minuziosità. Ho apprezzato molto lo svolgersi della trama alternando i personaggi, in prima persona.
Con l’avanzare nella lettura e, avvicinandosi alla conclusione del romanzo, inizia a spiccare il lato romantico del romanzo, senza sfociare in qualcosa di forzato o futile. Ogni pezzo del puzzle si incastra alla perfezione.
Cambieranno le nostre identità, i nostri ricordi, ma non le nostre anime».
Inizialmente avrei dato 4 stelle ma sarei stato incoerente con il mio giudizio generale nelle valutazioni. A questo romanzo non manca assolutamente nulla! E’ scritto bene, senza errori, con una trama coinvolgente che tiene il lettore incollato alle pagine fino alla conclusione. I ritmi di svolgimento sono ben equilibrati. E' un romanzo che consiglio a tutti gli inguaribili romantici.
Giudizio: 5 su 5
Nessun commento:
Posta un commento