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lunedì 18 marzo 2019

Recensione Josh Malerman - Bird Box



Josh Malerman - Bird Box

Genere: #Thriller #PostApocalittico


Titolo precedente: La morte avrà i tuoi occhi
Copertina precedente





Trama:
Là fuori, in un mondo dove nessuna certezza è più tale, c'è qualcosa di terrificante. Qualcosa che non deve essere visto. Chi è così folle da tenere gli occhi aperti va incontro a un destino spaventoso. Cinque anni dopo i primi episodi di terrore, pochi sono rimasti a popolare la terra. Vivono bendati, in una cecità autoimposta che li confina in un'oscurità perenne, in case buie e polverose con porte e finestre sprangate. Nessuno di loro ricorda di che colore è il cielo, com'è fatta una nuvola, quanto può abbagliare la luce del sole. Come Malorie che, rimasta sola con i suoi due bambini, ha soltanto una speranza: attraversare il fiume, bendata, e raggiungere un luogo dove alcuni uomini stanno combattendo contro quel male senza nome. Ha aspettato tanto perché sa che il fiume, a un certo punto del percorso, si divide in quattro canali. E, per scegliere quello giusto, Malorie dovrà fare qualcosa che non fa da anni: aprire gli occhi. E sfidare la sua stessa mente per non cedere alla follia. Da questo romanzo il film originale Netflix "Bird Box" con Sandra Bullock e John Malkovich.







Recensione 

Buongiorno bookdreamers, finalmente riesco a scrivere la recensione di questo libro, ma parlerò anche del film. Ho fatto una cosa che di solito non mi sono mai sognato di fare: ho visto prima il film, mi è piaciuto ma ho trovato diverse lacune nello svolgimento della trama, quindi mi sono detto: 《dovrei scoprire tutto nel libro, troverò le dovute spiegazioni》. Mai nulla fu più sbagliato. Ma voglio procedere per gradi. 
Il libro ripercorre la vita di Malorie, la protagonista principale, insieme ai suoi due bambini. Nel capitolo iniziale il lettore viene subito immerso con la testa sott’acqua nella situazione che dovrà combattere per tutto il corso del romanzo, ossia una sensazione di mistero e impotenza di fronte a qualcosa di inspiegabile: una presenza oscura che popola il mondo. Un mondo post apocalittico in cui i sopravvissuti si trovano rinchiusi in casa, allo stremo ormai, senza neanche sapere contro che cosa combattono. 
Nel primo capitolo Malorie si prepara, insieme ai bambini, ad uscire dalla casa in cui ha vissuto, e combattuto, per cinque lunghi anni, senza vedere la luce del sole. I bambini neanche sanno cosa sia la luce naturale perchè la casa ha sulle finestre assi di legno e tende da cui non si può guardare fuori. 

Andremo più lontani di quanto siate mai andati. Là fuori ci sono cose che faranno del male a voi e alla mamma, se non mi date retta adesso.»

Devono essere tutti sempre bendati per poter uscire a prendere l’acqua dal pozzo. Malorie ha cercato, fin dalla nascita, di forgiare i bambini ad una resistenza estrema e alla capacità di sopravvivere. Persino la sua stessa sopravvivenza si basa sull'udito dei bambini. Quale è lo scopo di Malorie? Ormai non può rimanere in quella casa perché non hanno più provviste. Devono inoltrarsi alla cieca sul fiume che si trova vicino a casa e percorrere 30 chilometri circa, per arrivare ad una possibile salvezza.
Ogni capitolo è un alternarsi fra presente e passato. Il lettore percorre, con ansia, il viaggio di Malorie, ma, nello stesso tempo viene portato, per mano, alle vicende che hanno portato a tutto questo.
Man mano che si prosegue nella lettura, il lettore ha sempre più fame di sapere cosa ha scatenato tutto questo e se ci sarà mai una soluzione. Ebbene qui è arrivata la delusione e la mia rabbia. Sono un lettore che ama avere le idee chiare, anche se il tutto viene spiegato alla fine del romanzo, come un’illuminazione. Non è il caso di questo libro e neanche del film. Il film è fedelissimo al libro, tranne per qualche piccolo dettaglio in più che troviamo nel libro, ma non di rilevanza per la trama. Il motivo per cui darò proprio tre stelle è dovuto proprio a questo, per me enorme, difetto. Non c’è una vera e propria spiegazione di chi o cosa scatena la follia delle persone. Non c’è un vero finale in quanto, al lettore, viene lasciato un enorme dubbio e domande a non finire. 
Tralasciando questo difetto, il libro è scritto egregiamente, in modo semplice, e coinvolge il lettore fin da subito. Dovrebbe essere un romanzo di speranza, di rivalsa del genere umano che sconfigge il nemico. Quale nemico? Lo sconfigge? Un grande punto interrogativo.

In un mondo in cui non puoi aprire gli occhi, non è forse vero che una benda è la tua unica speranza?

Non mi sento di consigliarlo per i difetti sopra elencati, ma è solo un mio parere prettamente personale. Non nego che per me è stata un’enorme delusione. Speravo che nel libro molto sarebbe stato spiegato, invece...flop. Il mio parere è positivo solo per la capacità narrativa dell’autore, per il resto è da bocciare. 


Giudizio: 3 su 5

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