Recensioni

venerdì 22 marzo 2019

Recensione Philip Reeve - Macchine mortali 2





Sono passati ormai più di due anni dalla distruzione di Londra e Tom ed Hester, ancora insieme e sempre più innamorati l'uno dell'altra, vivono solcando i cieli a bordo della Jenny Haniver e commerciando tutto ciò che trovano lungo il loro cammino. Hester si sta persino abituando alla felicità, proprio lei che per anni ha vissuto ai margini, affamata e rassegnata alla solitudine. Finalmente sembra essersi ritagliata il suo posto nel mondo, accanto al suo Tom. Un giorno, però, dopo essere stati attaccati dallo Stormo Verde, i due precipitano nelle Lande di Ghiaccio, dove vengono soccorsi in extremis da Anchorage, una città un tempo pacifica e gloriosa ma che ora riesce a stento a sopravvivere e che si muove scivolando silenziosa come un fantasma attraverso quelle distese innevate e inospitali. Qui vengono accolti a corte da Freya Rasmussen, la giovanissima e nobile margravia della città. La ragazza, dopo la morte dei genitori a causa dell'epidemia che ha decimato la popolazione di Anchorage, ne ha assunto la guida e ha scelto di darle una nuova, spregiudicata rotta verso l'America, il continente morto. Proprio quelle terre lontane e devastate dalla Guerra dei Sessanta Minuti, dove quasi nessuno è mai riuscito a spingersi e dove si narra si trovino oasi rigogliose e lussureggianti. La permanenza nella città e, soprattutto, la vicinanza con Freya, con la quale condivide interessi e passioni, risveglieranno però in Tom la nostalgia per la sua vecchia vita londinese e inizieranno a creare un'incrinatura nel suo rapporto con Hester, come una crepa nel ghiaccio, molto sottile ma pronta ad allargarsi. Tanto da spingere la ragazza, furiosa per la gelosia, a prendere una decisione che rischierà di mettere in pericolo tutto ciò per cui ha lottato fino a quel momento.





Recensione

Buongiorno bookdreamers, finalmente posso parlarvi di questo libro, grazie alla Mondadori e alle persone che hanno organizzato l’evento. 
Ci ritroviamo subito con la scoperta di un nuovo personaggio, fin dal primo capitolo. Freya, un nome che mi fa pensare alle divinità nordiche. Si tratta di una ragazza, una principessa, ma facciamo un passettino indietro. 
Tom e Hester ormai vivono nella felicità che sembra consolidata. Sono passati due anni dagli eventi di Londra e Medusa, ma i due ragazzi sembrano più affiatati che mai. A bordo della loro Jenny Haniver, lasciata in eredità da Anna Fang, solcano i cieli finché il destino non li porterà ad Anchorage, la città mobile di Freya. Ma i due ragazzi non saranno soli. Prima di arrivare ad Anchorage, incontreranno Pennyroyal, un famoso scrittore che è conosciuto in quest’epoca di conquiste. Non per niente, infatti, egli ha scritto un libro sulla scoperta, di nuovo, dell’America come noi la conosciamo attualmente. Secondo lui, questa terra è ancora raggiungibile e ricca di nuovi terreni di caccia. 
Ma non hanno tenuto conto dello Stormo Verde, un’organizzazione con a capo una ragazza che vuole riavere Anna.
La trama si infittisce man mano che il lettore prosegue nella lettura incontrando nuovi personaggi. Sembra che per Tom e Hester non ci sia mai pace. 


C'è una guerra in arrivo. Forse non quest'anno né l'anno prossimo, ma sarà presto, sarà terribile e ormai è troppo tardi per fare qualcosa.
Un’altra guerra è alle porte, una guerra che vede nuove città mobili affamate di conquistare il mondo.
Rispetto al precedente romanzo, questo è leggermente più lento per quanto riguarda il ritmo dell’azione. Ho riscontrato i personaggi di Hester e Tom più deboli caratterialmente, più umani. In particolare Tom che credeva l’amore per Hester forte e puro. 
In questo romanzo ho apprezzato molto i comportamenti di un nuovo personaggio, Caul, appartenente ai Ragazzi perduti, con a capo lo Zio, un personaggio che aleggerà con la sua presenza a partire dalla metà del romanzo. Caul è un ragazzo che dimostra un livello di umanità degno di nota, un comportamento illegale secondo il suo gruppo di appartenenza. Sì perché i Ragazzi perduti, sono adolescenti che vengono reclutati dallo Zio per rubare. Le persone sono viste da loro, come Mosci, infatti vengono trattati come sottoposti, come spazzatura. Ma non da Caul che ne rimane affascinato stando nell’ombra e studiandoli da lontano. 
In sostanza il lettore si trova a seguire un combattimento a tre fronti, quasi quattro. 
  • I ragazzi perduti e lo Zio;
  • Lo stormo verde;
  • Arkangel, con a capo Piotr Masgard;
  • Tom e Hester e la Anchorage.

Una profonda crepa si aprirà nel rapporto fra Tom e Hester e li porterà su strade diverse, entrambi guidati da una rabbia che li accomuna e cerca di farli riavvicinare. Durante la storia, incontreremo anche il fantasma di Anna Fang.


Ci sono molti temi di cui voler parlare. Uno fra tutti è l’amicizia che sembra nascere fra Tom e Caul, un’amicizia pura e inaspettata, mentre l’amore fra Hester e Tom sembra sbriciolarsi sotto i colpi di un’altra persona che desidera lo storico a tutti i costi. 
All’inizio ho trovato il personaggio di Freya veramente odioso. Una “bambina” viziata, senza valori e debole, senza la capacità di prendere decisioni ferree. Con l’avanzare nella lettura conosce anche il motivo per cui questa ragazza è così. 
Il personaggio di Hester viene, invece, maggiormente approfondito con i suoi segreti e la sua “debolezza”. Verso la fine la ragazza prenderà coscienza di sé e tirerà fuori le unghie dimostrandosi la figlia degna di…
Un altro tema che l’autore affronta è quello della fantascienza e degli “android”, cosa che avevamo intravisto nel precedente romanzo, ma con lievi sottolineature. Qui la presenza di un android in particolare è accentuata verso la fine del romanzo. Nonostante si tratti di un android, dimostra un certo livello di umanità. 
In conclusione, ho trovato questo romanzo più lento, come detto prima, e a tratti spento, ma di sicuro voglio conoscere come andrà a finire e leggere il seguito. Sono curioso di sapere, soprattutto se questa America di cui parlano esiste ancora, questo fantomatico terreno di caccia.


Giudizio: 4 su 5

Nessun commento:

Posta un commento