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martedì 25 giugno 2019

Fabio Maffia - Ethèlion. I giochi di sangue (Recensione in anteprima)

#Prodottoffertoda @FabioMaffia @GDSEdizioni

Si alzò in piedi, gli ultimi pezzi dell'armatura ricaddero sulla sabbia. Anche la vista era migliorata. Adesso riusciva a scorgere ogni dettaglio, anche il più piccolo granello di polvere, persino nella quasi totale oscurità di quella notte. Dentro di sé sentiva qualcosa spingere per possederlo, ma sapeva di poterlo controllare. Osservò i corpi immobili dei soldati, poi abbassò lo sguardo verso le sue mani. Non si sentiva più un mostro, ma solamente se stesso. Quella era la parte più profonda del suo essere. La paura non lo paralizzava più, la paura lo accendeva.


Booktrailer

Recensione


Come primissima cosa voglio ringraziare di cuore l'autore che mi ha permesso ancora di tornare ad Ethèlion e continuare le avventure di Laio e il resto dei personaggi. Sinceramente non vedevo l'ora di andare avanti dopo aver letto il primo capitolo della trilogia. 

La recensione del primo romanzo la trovate qui:

Lasciate ogni speranza voi ch'entrate

Prendo spunto volutamente a questa frase di Dante Alighieri, perché non potete proprio immaginare cosa vi aspetta durante la lettura di questo romanzo, soprattutto durante le fasi finali del romanzo.
In questo secondo capitolo, il lettore ritorna a Dublino, ma il romanzo non sarà, prevalentemente, incentrato in questa città. Infatti i personaggi saranno divisi tra tre mondi; Nevass, Dublino, Sottomondo. 

«La mente è in grado di plasmare la materia e creare le cose più affascinanti se si sa come utilizzarla.»

La struttura creata dall'autore si denota quasi subito, o meglio, appena il lettore viene a conoscenza dell'esistenza del Sottomondo, un "mondo" che è situato in mezzo tra Nevass e Dublino.
In questo capitolo, troviamo Laio in seguito al tradimento da parte di Lònir e si trova spaesato dopo che ha perso il possesso del libro Ethèlion. Ma pian piano il destino inizierà a smuovere le carte, appena Laio ritroverà Elein e, in seguito, Martina. 
Inizialmente il lettore si troverà fermo insieme a Laio, che sembra quasi arrivato a un punto cieco nella ricerca del libro della leggenda. Non abbiamo più notizie di Zafira e neanche della "maledizione" che riguarda Laio. Una svolta si avrà soltanto con l'incontro di un personaggio misterioso di nome Yari che svelerà la struttura del mondo complessivo del romanzo. 

Yari, poi disse: «Sento che sta per accadere qualcosa. Gli equilibri sono cambiati, forze antiche si risvegliano.

Infatti il lettore, insieme a Laio, Elein e Martina, verrà a conoscenza dell'esistenza del Sottomondo in cui la magia ancora è presente anche se minimamente. Inoltre, da qui, i personaggi potranno fare ritorno all'antica città di Atha Cliàth, grazie all'uso di un portale aperto da Laio. Ma qui avviene il primo colpo di scena.
Con la difficoltà di proseguire, Laio ed Elein, sfrutteranno il portale per raggiungere l'antica città e qui incontreranno Haren, il fratello di Elein. Giusto per avere la ciliegina sulla torta, i guai non sono ancora terminati, anzi. Ritroveremo una vecchia conoscenza, Theresa, che dovrà far fronte a un contagio misterioso che trasforma le persone. Parallelamente a tutto ciò, ritroviamo finalmente Zafira che è pronta a lanciarsi in una follia senza eguali.

«Chi entra nell’arena è già morto. L’unica possibilità per uscirne vivi è vincere la sfida. I prigionieri uccidono i loro compagni per combattere contro i draghi, perché è l’unico modo per sopravvivere.»

E, finalmente, troveremo Laio alle prese con un combattimento contro draghi in mezzo ad un'arena. E qui i miei occhi sono diventati a cuoricino. Leggere di queste creature così maestose è stato stupendo, per non parlare dei combattimenti e delle strategie a cui hanno fatto ricorso i personaggi per sfuggire all'Impero.
In seguito a queste peripezie, i pesronaggi, o almeno alcuni, subiranno una nuova fase di maturazione caratteriale. Quelli principali sono:

  • Laio;
  • Elein;
  • Theresa;
  • Zafira, anche se in minima parte rispetto agli altri.
Ognuno di loro dovrà combattere con i propri mostri del passato e decidere se proseguire o farsi sommergere dagli eventi.  Quello che maggiormente soffrirà. a mio parere personale, sarà Laio, che sente il peso degli eventi e non sa da che parte sbattere la testa, inseguito anche da incubi che, inizialmente, non lo porteranno da nessuna parte. Infatti si troverà a fare lo stesso sogno senza una ragione particolare finché non arriverà un'illuminazione che lo porterà ad andare avanti e raggiungere un altro personaggio importante che gli permetterà di governare quel potere che è nascosto dentro di lui. 

Non si sentiva più un mostro, ma solamente se stesso. Quella era la parte più profonda del suo essere. La paura non lo paralizzava più, la paura lo accendeva.

Arriviamo quasi alla terza fase del romanzo, in cui, ormai le pedine degli scacchi sono quasi tutte schierate. Diverse razze vogliono ribellarsi al Impero oppressore, alleandosi. Fra questi, il popolo del deserto, ormai dato per perito, i Giganti, capeggiati da Oran, gli Uomini e gli Elfi. Una particolare menzione viene fatta anche ai Nani, che però sono solo brevemente accennati in questo capitolo. Chissà, magari nel terzo romanzo compariranno anche loro. 
Rispetto al precedente capitolo, ho notato, una maturazione nello stile di scrittura dell'autore, una particolare attenzione ai colpi di scena e alle strategie inaspettate per sconvolgere il lettore. 
la terza parte del romanzo è quella più epica ed adrenalinica. I combattimenti sono descritti in maniera precisa, da regista, la trama non presenta lacune. Tutto viene chiarito a tempo debito.

«Sei l’incarnazione della leggenda, la forza dell’oscurità scorre nelle tue vene! Unisciti a me questa notte e ti insegnerò a padroneggiare il tuo potere!»
«D’ora in avanti il mio unico scopo sarà distruggere l’Impero. Ogni passo che farete, ogni attacco che pianificherete contro i popoli liberi sarà la brace che terrà vivo il mio odio. Crescerò e vi annienterò!»
Dieci pietre, una spada e un prescelto per sconfiggere l'oppressore. Tutto si risolverà nel terzo romanzo e non vedo l'ora di leggerlo.

«Tàllion, la sacra spada di luce. Solo la sua lama unita al potere delle pietre può spezzare il potere di una divinità.»

Ovviamente ho dei punti personaggi e punti preferiti del romanzo. Per quanto riguarda i personaggi, sono:

  • Laio, per la sua forza interiore nell'andare avanti nonostante le intemperie. 
  • Martina, caduta in balia di un mondo di cui non conosceva l'esistenza ma trova lo stesso la forza per lottare;
  • Elein, un po' la controfigura di Laio per quanto riguarda le responsabilità che le si riverseranno addosso nelle decisioni che riguardano il suo popolo. gli Elfi;
  • Amir, cugino di Zafira, un vero portento nei combattimenti, con un duro passato alle spalle e che non demorde facilmente.


Giudizio: 5 su 5 

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