Recensioni

venerdì 29 novembre 2019

Joe Abercrombie - Non prima che siano impiccati (Recensione)


Joe Abercrombie - Non prima che siano impiccati


Come si fa a difendere una città accerchiata dai nemici e zeppa di traditori, quando non puoi fidarti dei tuoi alleati e il tuo predecessore è svanito nel nulla senza lasciare traccia? Ce n'è abbastanza da far venire all'Inquisitore Glokta una gran voglia di darsela a gambe, se non dovesse appoggiarsi al bastone anche solo per stare in piedi. Eppure il torturatore dovrà rimanere e trovare le risposte di cui ha bisogno prima che l'esercito dei Gurkish arrivi a bussare alla sua porta. Gli Uomini del Nord hanno violato il confine dell'Angland e ora stanno mettendo a ferro e fuoco quella gelida terra. Intanto il Principe Ereditario Ladisla si prepara a ricacciarli indietro e a guadagnarsi la gloria eterna. C'è solo un problemino: il suo è l'esercito peggio equipaggiato, addestrato e comandato del mondo intero. Nel frattempo Bayaz, il Primo Mago, guida una spedizione di avventurieri in missione fra le rovine del passato. La donna più odiata del Sud, l'uomo più temuto del Nord e il ragazzo più egoista dell'Unione formano proprio una strana compagnia, ma se solo non si disprezzassero l'un l'altro così tanto sarebbero letali. Antichi segreti verranno rivelati. Saranno perse e vinte sanguinose battaglie. Acerrimi nemici riceveranno il perdono, ma non prima che siano impiccati.


Recensione

Buongiorno bookdreamers, eccoci con la seconda tappa del di questo meraviglioso evento dedicato alla trilogia di Abercrombie. In questa tappa parlerò del secondo capitolo della saga e, per chi volesse, lascio il link del primo romanzo:


Nel primo capitolo Abercrombie ha introdotto il lettore nel suo mondo e ci ha fatto conoscere i personaggi che vivranno tra le pagine di questa trilogia. Alcuni di questi sono rimasti nella penombra e in questo secondo capitolo l'autore ci porterà più in profondità nelle loro storie personali.
Una guerra sanguinosa incombe su più fronti nel mondo creato da Abercrombie. 
Come nel precedente capitolo della trilogia, il romanzo si alterna, seguendo le vicende dei vari gruppi di persone che hanno come unico scopo sopravvivere. 
Troveremo di nuovo l'Inquisitore Glokta (personaggio che ho odiato ancora di più per la sua crudeltà e strafottenza) che dovrà far fronte alla guerra dei Gurkish che assedieranno la città a cui lo "storpio" sarà assegnato. Dovrà usare tutta la forza per riuscire a non soccombere, accompagnato dalla Pratica Vitari, che spierà ogni sua mossa per conto del Arcilettore Slut. 


Pericoli da ogni lato. Intrappolato tra l’Arcilettore e i Gurkish, con la sola compagnia di una sconosciuta traditrice. Se durerò un giorno intero sarà già tanto.

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«Piano, Pratico Gelo, parla poco per volta, che non ci capisco niente!»










Di Glokta apprezzo soltanto la sua intelligenza e l'ironia che a volte utilizza per descrivere situazioni anche tragiche. Un esempio è la citazione di qui sopra. Gelo è un bestione che accompagna Glokta come se fosse nella sua ombra ed è molto taciturno da qui la battuta di parlare poco per volta xD

Sono stato spietato, brutale e codardo. Ho accoltellato degli uomini alla schiena, li ho arsi vivi, li ho affogati, li ho schiacciati coi massi, li ho uccisi mentre dormivano, disarmati, o mentre scappavano. Io stesso sono scappato più di una volta. Mi sono cagato sotto dalla paura e ho implorato perché mi risparmiassero la vita. Sono stato ferito spesso, e gravemente, ho urlato e frignato come un bambino staccato dalla tetta della madre. Non dubito che il mondo sarebbe stato un posto migliore se mi avessero ucciso anni fa, ma sono ancora vivo, e non capisco perché».

Uno dei personaggi che continua a stupirmi in positivo è Logen Novedita il Sanguinario. Un guerriero del Nord che si trova invischiato in una guerra più grande di lui, voluta forse dal destino. Si ritroverà a doversi ricredere sul mondo invisibile che lo circonda. Un mondo antico, oscuro e sconosciuto. Logen è un personaggio che, pur avendo compiuto crimini per concezioni per lui giuste, si troverà a seguire le sue idee con fermezza dimostrando la sua "veridicità" nei comportamenti e nelle azioni. Proprio come se fosse un personaggio realmente vissuto. 

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«Quello scimmione, come lo chiami tu, è famoso in tutto il Nord. Novedita il Sanguinario, lo chiamano nella sua terra. Un nome che riempie gli uomini di paura o di coraggio, a seconda della parte da cui stai. Un guerriero, un tattico estremamente astuto, con un’esperienza senza eguali.







Questa caratteristica viene riscontrata quasi in tutti i personaggi per la bravura dell'autore, ma in Logen spicca ancora di più. 

Talvolta gli uomini devono fare cose che non amano, se vogliono essere ricordati. È con la lotta, non con gli agi, che si conquistano fama e onore.


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Un altro personaggio che continua a piacermi e Ferro che, in questo secondo capitolo, dimostra tutta la sua fragilità, ormai persa a causa delle molteplici esperienze del passato. 
Pur dimostrandosi con una forza interiore molto forte, la ragazza dagli occhi gialli nasconde un animo fragile, sempre pronto alle delusioni. Per questo tende sempre a tenersi lontano da tutti senza instaurare qualsiasi tipo di rapporto se non quello dell'odio. Nutre una particolare vendetta verso Khalul, un mago come Bayaz, solo che...oscuro. 





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Jezal in questo capitolo ha acquisito molti punti. Ovviamente non è ai livelli di Logen e di Ferro, ma l'ho rivalutato, soprattutto quando si è spogliato della nobiltà per indossare un vestito di umiltà. 









Le battaglie si faranno ancora più cruente per la sopravvivenza. Molti soccomberanno. 
Il secondo volume della trilogia è incentrato, oltre che sulle guerre sui vari fronti, sulla storia che sta dietro a tutto. Man mano che si procede nell'avventura emergono sempre di più i particolari riguardanti la storia che sta dietro a tutto. 


Gli eroi sono quelli tanto fortunati da uscirne vivi.
Giudizio: 5 su 5

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