Recensioni

lunedì 18 maggio 2020

Suzanne Collins - Il canto della rivolta (Review Party/ Recensione)





Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno. Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.


Recensione

Buonasera bookdreamers, eccoci qui con l'ultima recensione della saga dedicata agli Hunger Games, prima dell'arrivo del prequel "Ballata dell'usignolo e del serpente". Ringrazio l'organizzatrice dell'evento e la Casa Editrice Oscarvault che ci ha fornito il materiale per questo grande evento.
Non rimane quasi nulla del Distretto 12. Un mese fa, le bombe incendiarie di Capitol City hanno distrutto le misere casupole dei minatori di carbone del Giacimento, i negozi della città, persino il Palazzo di Giustizia. Solo la zona del Villaggio dei Vincitori è scampata all’incenerimento, non so bene per quale motivo. Forse perché chi è costretto a venire qui in rappresentanza per conto di Capitol City abbia un posto piacevole in cui stare. 
In questo capitolo il lettore viene catapultato subito nel Distretto 13, che è risultato ancora "in vita" nonostante i bombardamenti da parte di Capitol  City. Ed è proprio in questo distretto che fomenterà la ribellione. 
Katniss è distrutta per il rapimento di Peeta, in seguito alla "conclusione" degli Hunger Games dedicati alla celebrazione della memoria. Nessuno ha più notizie di Peeta, e si teme il peggio. Katniss e Finnick sono ormai allo sbaraglio, entrambi per i "demoni" interiori contro i quali devono combattere. 
Questo romanzo è il culmine della crescita interiore di Katniss; dovrà rinascere dalle ceneri proprio come una fenice e riacquistare fiducia in sè stessa e portare i distretti rimanenti dalla sua parte per guidare la ribellione contro Capitol City.
Ci riuscirà?

È tutto un cerchio, e alla fine chi vince? Non noi. Non i distretti. Sempre Capitol City. Ma sono stufa di essere una pedina dei suoi Giochi.

Oltre all'azione vera e propria, nel romanzo sono presenti molti intrighi politici a cui si verrà a capo soltanto alla fine.  Katniss dovrà riscostruire, o meglio riprendere coscienza della sua forza, per scatenare i distretti contro la dispotica Capitol City, con a capo il Presidente Snow, colui che ha giurato vendetta a Katniss. 

 
Penso a Capitol City. Alla sovrabbondanza di cibo. E allo spettacolo degli spettacoli. Gli Hunger Games. — Quindi è a questo che servono i distretti. A fornire pane e divertimenti.
Oltre ai combattimenti e alla lotta contro il nemico, ovviamente, ci saranno momenti belli dedicati ad alcuni personaggi che abbiamo iniziato ad amare nel corso della lettura della trilogia. Fin dalla prima volta che Finnick ha iniziato a svelare la sua storia mi ci sono affezionato, ma in questo capitolo della saga ne ho apprezzato maggiormente il personaggio. Non posso svelarvi niente circa lo svolgersi degli avvenimenti principali ma preparatevi a soffrire molto, è l'unica anticipazione che vi posso fornire. 


Siamo creature stupide e incostanti, con la memoria corta e un grandissimo talento per l’autodistruzione.

Tuttavia l'unica rivelazione che vi posso fare è che se non avete amato Katniss prima, in questo romanzo vi rapirà appieno per la sua forza.
E ora non mi resta che dirvi di attendere per la recensione del prequel!


Giudizio: 5 su 5 
 

Nessun commento:

Posta un commento