#Prodottoffertoda @Mondadori
Patrimonio di San Pietro, 960 d.C.
Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell'Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni.
Anna è una contadina di quindici anni che conduce un'esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l'ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell'ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze.
Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall'oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall'aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma.
Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra Storia, I giorni del ferro e del sangue è un affresco senza filtri né retorica di un'epoca brutale quanto affascinante, ma anche la straordinaria parabola di una memorabile protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.
Le citazioni più belle
Buongiorno bookdreamers, in attesa della recensione, che sarà online il 29 giugno, sono l'ultimo a chiudere il #BlogTour di approfondimento questo romanzo. Ringrazio gli organizzatori dell'evento e @Mondadori per averci fornito il materiale.
La mia tappa riguarderà le citazioni più belle che ho scelto in base ai miei gusti personali.
Storie di bestiale violenza, malnutrizione, miseria assoluta, superstizione, isteria, cannibalismo... ormai generalmente accettate come ineluttabili conseguenze di un tempo corrotto, malato, in cui financo Dio aveva abbandonato i suoi seguaci con l’avvicinarsi del Giudizio Finale, dell’Apocalisse.
la corazza che si era dovuta suo malgrado costruire da quando era iniziata la sua peregrinazione si stava facendo pesante da portare e quel che non era chiaro, a lei prima che ai suoi compagni, era se quel peso le risultasse insopportabile o al contrario cominciasse a piacerle, o quanto meno le riuscisse di convivere con esso.
Il personaggio centrale attorno a cui si svolge tutta la trama è Anna, una ragazzina che dovrà fare i conti con il destino e con tutte le difficoltà che questo le riserva.
Guardare con gli occhi del cuore – così gli avevano insegnato fin da bambino – non era affatto conveniente.
E' un romanzo ricco di insegnamenti di vita che l'autore ci trasmette attraverso la sua scrittura. Una giostra di emozioni che va dalla crudeltà di alcune azioni alla gioia per le piccole cose.
«La gente è cattiva, laida...» «I buoni costumi e la morale si son persi per strada. Perfino noi servi di Dio ci siamo macchiati di gravi colpe e responsabilità nel non saper educare, aiutare, dirigere. Sono costernato, ma è così...» «Vedo solo miseria e disperazione in giro. Ferro e sangue.»
Sinceramente ho sofferto molto facendo questo viaggio con Anna, ma ne è valsa la pena. Questo romanzo va letto e assimilato pur essendo un'opera di fantasia non si allontana molto dalla realtà del periodo storico in questione.
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