Recensioni

lunedì 1 giugno 2020

Suzanne Collins - Hunger Games. La ballata dell'usignolo e del serpente (Review Party)


#Prodottoffertoda @Oscarvault 

L'AMBIZIONE LO NUTRE, LA COMPETIZIONE LO GUIDA, MA IL POTERE HA UN PREZZO


È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.


Recensione

Buongiorno bookdreamers, ci troviamo al termine del nostro viaggio e credetemi se vi dico che non c'è miglior modo per concluderlo se non con il libro appena pubblicato da Suzanne Collins, sempre riguardante gli Hunger Games. Ringrazio gli organizzatori di questo mega evento e la stessa Casa Editrice @Oscarvault e @Mondadori che ci hanno permesso di leggere il libro appena pubblicato. Ma bando alle chiacchiere. Passiamo all'azione!
Per chi come me è appassionato della saga, sicuramente, non vedeva l'ora di leggere il prequel. Almeno da quando ne siamo venuti tutti a conoscenza. 
Se vi aspettate un libro incentrato sui giochi mortali però sono costretto a rovinarvi la sorpresa. In questo romanzo il lettore viene portato a conoscere caratterialmente e, al meglio, Snow. Sì proprio lui il Presidente di Capitol City. C'è una piccola differenza però, il libro si svolge 64 anni prima degli eventi che noi conosciamo in cui Katniss è stata scelta come concorrente degli Hunger Games. 

Paura della dottoressa Gaul. Paura di Capitol City. Paura di tutto. Se le persone che avrebbero dovuto proteggerti giocavano a dadi con la tua vita… come potevi sopravvivere? Non fidandoti di loro, questo era certo. E se non potevi fidarti di loro, di chi ti fidavi? Poteva succedere di tutto.

Per la prima volta in assoluto al lettore viene data la possibilità di conoscere le vere paure di Snow e i giochi politici che lo hanno cambiato così come siamo abituati a conoscerlo. Ci troviamo agli inizi della mietitura dei giochi e Snow si sta preparando a parteciparvi per la prima volta. Anzi, per la prima volta, degli studenti dell'Accademia di Capitol City saranno scelti come mentori per i tributi dei vari distretti. La città tecnologica a cui siamo abituati dalla trilogia non ha ancora raggiunto la sua magnificenza. Infatti è una città in rovina in seguito alla ribellione dei distretti. Lo stesso Snow si troverà a dover difendere la sua reputazione. Proprio questo lo spingerà a dare il meglio come mentore, per poter vincere e riaffermare la sua posizione sociale.  E' uno Snow, questo, ancora con sogni nel cassetto, con la voglia di diventare qualcuno d'importante. 
Il destino vuole che gli verrà assegnato come tributo una ragazza "strana" appartenente al Distretto 12, proprio come Katniss. 
Dopo l'inizio dei giochi e, man mano che questi proseguono, Snow tenderà sempre di più ad impegnarsi per la vittoria, ingegnandosi a superare e sbaragliare gli avversari, i suoi stessi compagni di Capitol City. 
Per la prima volta, grazie alle idee rivoluzionarie di Snow, verranno introdotte le scommesse e gli aiuti ai tributi allo scopo di sostenerli per portarli alla vittoria. Riuscirà Snow a raggiungere il potere tanto ambito?
Secondo il ragionamento della dottoressa Gaul, che sta a capo dei giochi, questi hanno uno scopo che non è stato svelato nella trilogia, ossia il caos, derivante dalla guerra e dimostrare che senza Capitol City a capo di una civiltà allo sbaraglio, tutto può collassare come un castello di carte.

Ogni edizione è una battaglia a sé stante, una battaglia che possiamo tenere in pugno, anziché scatenare una vera guerra che potrebbe sfuggire al nostro controllo.»

Come nella trilogia dedicata agli Hunger Games, anche qui ci sarà un storia d'amore a fare da sfondo ai giochi. 
Troveremo uno Snow "umano" che man mano verrà cambiato dal punto di vista caratteriale. Il suo lato umano consiste nell'affetto che nutre per la cugina e la signoranonna che lo hanno cresciuto e si sono sacrificati per permettergli di ambire al potere. La preoccupazione più grande di Coriolanus Snow, dopo i parenti sopra elencati, è la salita al potere sulle orme del padre. Tra giochi politici, intrighi e "colpi al cuore" Snow dovrà lottare per sopravvivere e capire che non sempre il fatto di essere buoni ripaga.
Sinceramente ho apprezzato molto la fluidità della trama e lo sviluppo caratteriale del personaggio. L'unica cosa che mi ha lasciato basito, secondo i miei gusti personali, è stato il finale. Credo che avremmo delle belle sorprese. Proprio per il finale il mio giudizio è sceso di un punto.
Particolare ruolo nel cambiamento di Snow avranno, sia Lucy Gray, il tributo del Distretto 12, che la dottoressa Gaul, insieme al decano Highbottom, quest'ultimo ideatore degli Hunger Games e...

Hai sperimentato come svanisce alla svelta la civiltà. Tutte le tue buone maniere, l’educazione, il contesto familiare, tutto quello di cui vai fiero, tutto strappato di dosso in un batter d’occhio fino a rivelare ciò che sei realmente.


Giudizio: 4 su 5


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