Recensioni

martedì 3 novembre 2020

Leigh Bardugo - Grishaverse. Tenebre e ossa (Recensione)

 Leigh Bardugo - Grishaverse. Tenebre e ossa


Prodottoffertoda @Oscarvault





Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro.

L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei.
Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente.
Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.



Recensione

Buongiorno bookdreamers, finalmente anche in Italia è arrivata anche questa saga, prequel di "Sei di Corvi" e "Il regno corrotto". Colgo l'occasione per ringraziare gli organizzatori e la Casa Editrie @Oscarvault per aver fornito il materiale. Nonostante sia un prequel, si tratta di due saghe non collegate a livello di trama. In questa trilogia il lettore percorre e conosce meglio il mondo dei Grisha. 
In questo primo capitolo troveremo due orfani Alina Starkov e Malyen Oretsev, due ragazzi prese sotto la tutela del duca Keramsov. Apparentemente sembrano due ragazzi normali, ma in seguito scopriremo che Alina è un Evocaluce, una rarità nel mondo dei Grisha. 


 

Il loro benefattore, il duca Keramsov, era un celebrato eroe di guerra e un amico del popolo. Quando era tornato dal fronte, aveva trasformato la sua tenuta in un orfanotrofio e in una casa per vedove di guerra.



Il lettore verrà catapultato, in seguito, in una Ravka sull'orlo di una guerra: nemici sui confini e, inoltre, una misteriosa "Faglia d'ombra", popolata da creature soprannaturali che si nutrono di chiunque cerchi di attraversare il "Nonmare", una distesa di buio denso. Ed è proprio qui che le sorti dei due orfani avranno una svolta. Infatti subito dopo che l'autrice ce li presenta nella casa del duca ci sarà un salto temporale in cui troveremo i due personaggi ormai adulti e arruolati nell'esercito. Una loro missione infatti li porterà a provare ad attraversare la Faglia.  

Poi, da un giorno all’altro, nel paesaggio apparve uno squarcio nero, una striscia di oscurità quasi impenetrabile e brulicante di esseri spaventosi che cresceva ogni anno di più.

I due personaggi si troveranno sotto attacco da queste creature rischiando la vita. Proprio in un momento di difficoltà Alina attirerà l'attenzione su di sé. In seguito a questo avvenimento l'Oscuro poserà gli occhi sulla ragazza vedendo in lei un possibile riscatto di cui era alla ricerca da molto. La ragazza, incredula, sarà messa sotto torchio sospettata di avere dei poteri Grisha. 



 

Io non ero nessuno, ero una rifugiata di un villaggio senza nome, una ragazza ossuta e sgraziata che sfrecciava sola e fuori controllo in un’oscurità sempre più fitta. Ma quando l’Oscuro aveva stretto le dita intorno al mio polso, mi ero sentita diversa, qualcosa di più.





Subito Alina sarà messa sotto la protezione dell'Oscuro dovendosi così separare da Mal, di cui sembra segretamente innamorata. Questo ultimo è molto "donnaiolo" e sarà motivo di disagio per Alina. Entrambi i ragazzi, essendo cresciuti insieme, sono molto legati anche se crescendo sembra che questo 
legame si sia un po' affievolito.
Alina si troverà catapultata nel mondo Grisha di cui aveva soltanto sentito parlare. Anche in questo romanzo i Grisha sono visti come essere disprezzati e temuti per i loro poteri.

«I Fjerdiani ci bruciano accusandoci di stregoneria. I Kerch ci vendono come schiavi. Gli Shu ci fanno a pezzi per cercare la fonte del nostro potere.

Anche in questo caso l'autrice ci delizia con le descrizioni del worldbulding, diverso rispetto alle vicende della duologia su Kaz. Per la maggior parte la vicenda si svolgerà nel Palazzo del Re con qualche festa e popolata da Grisha con diversi poteri. 

Os Alta veniva chiamata “la città dei sogni”. Era la capitale di Ravka, sede dei Grisha e del Gran Palazzo del re.

Alina dovrà allenarsi per riuscire ad accingere al suo potere "unico". Ci riuscirà? Non vi resta che scoprirlo leggendo questa meraviglia di cui non vedo 
l'ora di leggere il seguito.
Il fascino dell'Oscuro avrà una particolare influenza su Alina che si troverà a lottare contro sentimenti che sembrano venire a galla. Da una parte verso Mal e dall'altra verso l'Oscuro. Ho apprezzato molto come l'autrice ha saputo giocare sul filo del rasoio con i sentimenti di Alina senza farla decidere...forse...Seppur poco presente rispetto ad Alina, Mal, si farà conoscere. Comunque una cosa posso dirla, state attenti nulla è come appare. Mi è piaciuto molto rimanere sorpreso del colpo di scena verso la fine che l'autrice ha riservato ai lettori.
I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Alina e l'Oscuro che sono i personaggi che maggiormente incontreremo durante la lettura. Ci saranno anche personaggi secondari degni di nota, un esempio ne è Genya che all'apparenza sembra la classica ragazza bella ed altezzosa.
Lo stile della scrittrice permette di leggere il romanzo molto velocemente e in modo fluido tant'è che non riuscivo a staccarmi. Non ricordo se l'ho già detto, anche se lo avessi fatto lo ripeto, ma non vedo l'ora di leggere il seguito.




 


Non si trattava solo di deludere l’Oscuro, o Baghra, o me stessa. Si trattava di deludere tutta Ravka.






Giudizio: 5 su 5 




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