Recensioni

lunedì 24 settembre 2018

Debora Mayfair - Cuore di Neve. Le cronache del Ragnarök (Recensione)






Quello che ci definisce sono le nostre esperienze, le connessioni e le amicizie che abbiamo creato col tempo, ma... se ce le dimenticassimo? 
Se il compagno che ci scalda sia il cuore che il letto, ogni notte, diventasse uno sconosciuto?
Se non ci ricordassimo più chi siamo e cosa siamo in grado di fare?

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Bianca sta finalmente ritrovando il suo equilibrio. Ha chiuso la relazione affettiva con Teo, ma non il suo rapporto con l’uomo, disposto a tutto, anche a mettere a repentaglio la sua vita, per proteggerla. Lui è il suo Cacciatore, lei una Regina degli Spiriti: il legame che li unisce è saldo come l’acciaio. O almeno è quello che credono entrambi. Il ritorno del primo amore di Bianca, Hallbjörn, dall’Islanda, metterà infatti a dura prova non soltanto il rapporto tra lei e Teo, ma anche la salute psichica della ragazza, messa sempre più in crisi dalle frequenti lacune nella sua memoria.
Enormi falle nei suoi ricordi le impediscono di rammentare fino in fondo chi lei sia e quale sia il suo ruolo.
Quello che infatti Bianca non immagina è che gli ingranaggi del Ragnarök, creati da lei stessa in un tempo dimenticato, stanno iniziando a muoversi e incastrarsi a ogni suo passo.
Il destino dell’universo è appeso a un filo e alla sua capacità o meno di ricordare…

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“Vi avverto. Cuore di Neve non è soltanto un libro urban fantasy o un romance. Quella è soltanto la patina iniziale. Tolta quella, si evidenziano mille diverse sfumature, mille influenze e mille definizioni.”
Les fleurs du mal Blog



Recensione

Questo libro mi è stato, gentilmente, offerto dalla scrittrice per conto della Casa Editrice Dark Zone, che ringrazio veramente di cuore. Era da tempo che sotto i miei occhi vedevo post inerenti al romanzo ed, essendo appassionato della mitologia nordica, non potevo lasciarmelo sfuggire. Ci ho messo un po’ ad iniziarlo perché di solito non inizio la lettura di saghe che non hanno ancora i seguiti pubblicati, in quanto non riesco ad aspettare di sapere come va a finire. Come volevasi dimostrare questo è anche il caso di questo romanzo che ho amato e odiato in alcuni punti. 
Come personaggio principale troviamo Bianca, ragazza di 24 anni che ha dei poteri che ancora devono essere rivelati.
Il libro inizia come un romance per poi subire un'evoluzione e diventare di genere urban fantasy. 


Mi hanno spiegato che non sono una ragazza comune, ma una Regina degli Spiriti, come predetto dall’Oracolo alla mia nascita, e che cosa comporta la capacità di piegare gli spiriti al mio volere…

Numerosi sono i riferimenti alla mitologia norrena come, per esempio, il Ragnarök, la cosiddetta fine del mondo. Al centro troviamo Bianca che viene perseguitata, nei sogni, dagli Incubi, creature che si nutrono dei suoi ricordi per far sì che la ragazza diventi una di loro e, così, attuare il Ragnarök.


I tuoi sogni pullulano di Incubi perché sei forte, ti vogliono dalla loro parte per compiere il Ragnarök. Tu non li vedi, ma loro mirano a mangiare tutti i tuoi sogni, i tuoi ricordi, per lasciarti vuota e attirarti nel maelström con sé. Erano come te, speciali, prima di… di diventare Incubi.


Il romanzo ha inizio con Bianca che si sveglia nel suo letto con a fianco un uomo, Björn, che ha da sempre amato e perso cinque anni fa per un colpo del destino? Proprio il destino svolge un ruolo importante durante la lettura dell'intero romanzo. Attorno a Neve (questo il nomignolo che usa Björn), c'è un altro ragazzo con cui sembra che sia stata sposata, Teo.


Sono incantato dai suoi movimenti, non mi accorgo quasi di accarezzarle col pollice il palmo morbido. Mi rendo conto di avere la bocca aperta e la richiudo di scatto, non riesco a spiegare da dove scaturisca questa sorta di devozione che provo da sempre nei suoi confronti, mi ero dimenticato che livelli raggiungeva. Lei è la tua luna, stai attento o ti gelerà l’anima.

Potrei rivelare molte cose perciò evito di entrare nel dettaglio circa la descrizione dei personaggi. Posso soltanto dire che da una parte c'è un amore dolce e puro, e, dall'altra, un amore “strafottente”. Ovviamente sono per quello dolce io. Sembra che man mano che il lettore prosegue nella lettura, Bianca perda sempre più ricordi divorati dagli Incubi. Dopo circa metà romanzo il ritmo diventa più serrato sia dal punto di vista amoroso, che quello dei combattimenti. Ho odiato la sicurezza di Bjiörn, ma alla fine credo che il messaggio che ha voluto trasmettere l'autrice sia riuscito perfettamente. 
Se perdessimo i nostri ricordi cosa ci rimane? Torneremo alla nostra vita di prima o cercheremo di andare avanti anche con il rischio di sconvolgere tutti gli equilibri? Bianca dovrà decidere proprio questo, ma per farlo dovrà sacrificare molto con il rischio che la profezia del Ragnarök si avveri. 

Sei l’unico che si è ostinato ad amarmi, malgrado tutto e nessuno lo aveva mai fatto per me. Ti sei guadagnato ogni singola goccia d’affetto che provo.

Tuttavia, le sfumature romance non abbandoneranno mai il romanzo, rimanendo come sfondo alla lotta di Bianca di prendere il suo futuro fra le mani. 
Ogni volta che entra in sogno, per fortuna, sarà aiutata dalla nonna nella strada da percorrere. Il soprannaturale, insieme alla mitologia norrena, sono gli elementi principali che mi hanno fatto innamorare di questo romanzo. Però io sono sempre dalla parte del caracal e non di quella del lupo (capirete a chi mi riferisco se leggerete il romanzo e vorrei sapere il vostro parere). Oltre ai tre personaggi principali ci sono anche altri che faranno la loro comparsa man mano che si arriva alla conclusione di questo primo capitolo della trilogia. 
Ci sono:

  • La nonna di Neve, che assume le sembianze di una gattina nei sogni della ragazza;
  • Étienne, Re della Persuasione;
  • Margot, cacciatrice come Teo;
  • Iris, sorella di Bjiörn.

Consiglio la lettura di questo romanzo a tutti coloro che adorano, come me, i colpi di scena e quel pizzico di romance, la mitologia nordica e una bella dose di soprannaturale. Ah e poi ci sono o sogni, riferimenti alla luna e al destino. Tutte cose che amo. Il libro si legge in modo fluido grazie alla suddivisione in capitoli, che permette al lettore di "viverci" all'interno senza annoiarsi. Fatto sta che l'ho divorato in pochi giorni.


Giudizio: 5 su 5

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