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domenica 11 agosto 2019

David Levithan - Ogni giorno (Recensione)


#Romance

Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge…

Recensione

Buongiorno bookdreamers! Ho iniziato questo libro dopo tanto tempo che era in attesa di lettura. Ormai lo dico spesso. Aspetto che un libro mi "richiami". E così è successo con questo romanzo che affronta la vita di A, nome di fantasia che il personaggio si dà. L'autore non ci dà indicazioni particolari sul sesso dell'anima che viaggia da un corpo all'altro ogni giorno. È una maledizione o una liberazione. Sarebbe bello poter vivere tante vita in una. La pensa così anche A finché non incontrerà Rihannon, quasi subito. 
In questo romanzo al lettore non è dato sapere del perché questi spostamenti da un corpo all'altro. Avviene tutto senza controllo allo scoccare della mezzanotte. 

Il corpo è la cosa più semplice a cui adattarsi quando si è abituati ad averne uno nuovo a ogni risveglio. È la vita, il contesto attorno al corpo, che a volte è difficile comprendere. Ogni giorno sono una persona diversa. Sono me stesso – so di essere me stesso – ma nello stesso tempo sono qualcun altro.

Fin dalla prima volta che A poserà lo sguardo su Rihannon si stabilirà una specie di connessione, un colpo di fulmine. Quest'ultimo non è immediato in Rihannon, ma maggiormente in A che, per la prima volta, inizia ad immaginare una vita normale come tutti i ragazzi. 
Mi ha dato abbastanza fastidio il fatto che A si innamora quasi subito della ragazza. Odio i romanzi così. Ma. C'è un ma. Con il proseguire la lettura, l'autore porta a mettere di fronte al ragazzo le difficoltà della relazione.

Ne ho abbastanza di non provare emozioni. Voglio poter stabilire una connessione tra di noi. Voglio essere qui con lei.

Una relazione che vede soltanto lui in quanto Rihannon è estranea alla verità, fino al giorno fatidico in cui A decide di svelare il suo segreto. 

Il cosiddetto "jumper" dovrà affrontare un grande problema: un ragazzo, al termine del suo "soggiorno" dentro di lui, si accorge che qualcosa lo ha "guidato nella sua giornata. E si espone finendo per essere deriso. Il caso diventa mediatico e tutti parlano di possessione demoniaca. 
Ma A pensa a Rihannon.

L’attimo in cui ci s’innamora sembra preceduto da secoli, generazioni: è come se ogni particella si riordinasse affinché questa precisa, memorabile intersezione si avveri.

Vuole a tutti i costi continuare questa "relazione" pur stando in corpi diversi, mai diversi dalla sua età. Spostandosi da corpo in corpo, l'autore permette al lettore di comprendere le esperienze vissute dal personaggio di A. Infatti non mancherà di essere ospitato in corpi femminili, maschili, vivere relazioni omosessuali. Questo lo porterà a vedere l'amore sotto ogni sfumatura. Ma niente lo libererà dal pensiero di Rihannon. Ho apprezzato molto le descrizioni dei viaggi di A, perchè mi ha permesso di sentire (attraverso il personaggio di A) la vita di ogni corpo che lo ha ospitato. Ogni persona affronta i problemi di tutti i giorni: la morte, la depressione, l'omosessualità, la droga. 

Non avrò mai una famiglia che possa addolorarsi per me.
Non lascerò mai una scia di ricordi simile a quella che lui si è lasciato alle spalle. Nessuno saprà mai chi sono stato, e cos’ho fatto in vita. Se morissi, nessun corpo resterebbe per dire che me ne sono andato, non ci sarebbe un funerale cui partecipare, una sepoltura. Se morissi, nessuno saprebbe che sono esistito, a eccezione di Rhiannon.

Per tutto il romanzo mi sono posto la domanda. Ma se A non fosse l'unico "jumper"? 

Andrò avanti con il seguito. Purtroppo ho incontrato anche punti "lenti" e punti più veloci che ho divorato. Togliendo il fatto che scatta l'amore istantaneo da parte di A, il romanzo mi è piaciuto e incuriosito anche con il suo ritmo equilibrato. 


Giudizio: 4 su 5

L'autore ha saputo amalgamare bene le storie di ogni personaggio pur continuando avanti con la trama principale che riguarda la relazione dei due ragazzi.

Resto sempre allibito da come le persone, pur sapendo che qualcosa non va, insistano nell’ignorarla, come se così facendo potessero allontanare il problema. Evitano di affrontarlo, ma finiscono comunque per macerare nel risentimento.

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