Fabio Maffia - Ethèlion. La mano della Dea
Fabio Maffia - Ethèlion. I giochi di sangue
Forse era così per tutti, dopotutto. Credevano di poter decidere delle proprie vite, ma non erano altro che pupazzi nelle mani del fato.
In questo terzo volume incontreremo molti personaggi che ci avevamo lasciato alle spalle. Molti tasselli
troveranno il loro posto finalmente e tante verità usciranno a galla.
Il regno di Nevass è sul baratro di un'altra guerra ma le antiche razze sono ancora divise. E' come se ci fossero due profezie parallele in attesa di avverarsi: una nel mondo contemporaneo così come lo conosciamo e l'altra nel regno di Navass. In entrambe bisogna trovare dei pezzi antichi di un'antica spada per sconfiggere la dea Crone e i suoi seguaci. Sarà proprio questo il compito di Laio insieme ai suoi amici Martina e Connor. A contrapporsi a Laio ci sarà Lònir stando spesso davanti a lui nella ricerca delle antiche pietre. Ma decido di fermarmi qui per quanto riguarda la trama.
Dovete sapere che fin dalla prima volta che ho posato gli occhi sulla copertina del primo volume di questa saga me ne sono innamorato, poi la trama ha fatto il resto. Ci sono stati dei momenti durante i quali il ritmo adrenalinico è un po' diminuito ma non mi ha fatto mai desistere dal proseguire la lettura. Fin dal primo volume la trama e la magia mi hanno catturato. Poi essendoci Elfi, Draghi, Nani, potete capire quanto ne ero affascinato.
«Non lo so, mi sembra di non sapere più niente. Non capisco di chi posso fidarmi e di chi no. Non so che cosa succederà quando avrò completato questa ricerca e tutto ciò mi terrorizza.»
Pur avendo tutti gli elementi per essere un epic fantasy, per la presenza delle creature leggendarie, non lo è. E' una saga molto contemporanea con elementi del high fantasy. Inoltre l'autore affronta anche l'argomento del multiverso: mondi paralleli oltre al nostro in cui la vita scorre a nostra insaputa. E chi non ha mai sognato di trovarne uno? Man mano che proseguiamo la lettura dell'intera saga, la trama non è più il cardine centrale della storia bensì la riuscita delle missioni per impedire che il regno di Navass venga distrutto. Un regno questo caratterizzato da lotte intestine per ottenere il potere, antiche razza divise dopo che sono state unite sotto lo stesso stendardo. Ed è proprio su questo che punta l'autore: l'unione delle razze per far fronte contro un nemico comune. Proprio in questo terzo capitolo ritroveremo i Nani che avranno un ruolo importante nella riuscita della missione di Laio.
Oscurità non significa necessariamente male. Luce o ombra sono due parti dello stesso insieme.
Un altro elemento importante è la contrapposizione tra Luce e Ombra, Bene e Male. Ma qui troviamo una piccola sottigliezza con la quale l'autore ha voluto porci una domanda: L'oscurità è veramente il male? Fabio Maffia ha saputo ribaltare le sorti e la prospettiva di visione della questione.
Durante tutto il corso di quest'avventura, dal primo capitolo a quest'ultimo, i personaggi subiscono la loro evoluzione caratteriale. Laio, per esempio:
- si sentirà sempre in colpa per il peso che ha sulle spalle;
- subirà la profezia sulla propria pelle e si sentirà una pedina.
Hai già vinto la guerra contro te stesso, hai imparato a controllare il tuo potere. Adesso, non ti rimane che combattere l’ultima battaglia, quella più importante.»
Oltre alla caratterizzazione dei personaggi degne di nota sono le descrizioni del mondo creato dall'autore a colpire Si tratta di un worldbulding ben caratterizzato e di facile comprensione. Dalle nostre letture fantasy siamo abituati ad alcune delle creature/razze che incontreremo nel corso dell'avventura, ma ce
ne saranno anche di nuovi mai incontrati.
Veniamo ai colpi di scena e qui si apre un vaso di Pandora. Devo ammettere che l'autore è stato molto bravo a "illudere" bene il lettore che vada tutto bene finché all'improvviso ti ritrovi con un pugnale conficcato tra le ossa. Certe cose me le aspettavo ma di più mi hanno colpito quelle inaspettate. Sacrifici, morti, dolore, epicità, sono queste le parole che userei per descrivere questo romanzo. Questo capitolo conclusivo è carico di dolore. Un momento sembra tutto bellissimo e quello dopo ti ritrovi a chiedere "ma perché, perché lo hai fatto?!". A mio parere prettamente personale, sono proprio questi i libri migliori e soprattutto non vedere l'ora di scrivere all'autore e sgridarlo per il dolore che ti ha inflitto. Ed è esattamente quello che ho fatto. A lettura terminata gli ho scritto per sapere le sue
motivazioni/giustificazioni.
I miei personaggi preferiti in questo terzo capitolo sono Theresa e Zafira e non dico altro. Mi fermo qui perché sull'argomento ne avrei di cose da dire incorrendo in possibili spoiler. Anche perché alcune decisioni ancora non mi sono andate giù.
Concludendo...spero di avervi incuriosito. Questa saga merita veramente di essere letta e amata.
Giudizio: 5 su 5
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