Leigh Bardugo - Grishaverse. Rovina e ascesa (Recensione)
#Prodottoffertoda @OscarvaultPer te invece combatteranno perché rappresenti la salvezza. Patiranno la fame per te, daranno la propria vita per te, e la vita dei loro figli. Faranno la guerra senza paura e moriranno con gioia. Non esiste potere più grande della fede, e non ci sarà esercito più grande di quello che ne è guidato.»
Alina. Devo dire che fin dall'inizio nutrivo forti dubbi su questo personaggio. Mi sono tenuto abbastanza neutrale sul giudicarla, ma in questo terzo capitolo non posso più trattenermi. Per quanto riguarda la trama, il suo personaggio ha avuto una crescita graduale, ma il suo lato di "vittima" mi ha sempre urtato i nervi. Non è mai decisa, mette sempre in dubbio qualsiasi cosa e non sa da che parte schierarsi sentimentalmente. Ed è proprio per quest'ultimo motivo che, in questo romanzo, ho iniziato veramente ad odiarla. L'ho trovata veramente poco coerente nei sentimenti, con la voglia di accaparrarsi tutto ciò che gli viene offerto. Ovviamente non posso fare esempi altrimenti incorrerei in spoiler, ma credetemi è una bandiera al vento continuamente.
Mal. Ho trovato molto più coerente la crescita caratteriale di questo personaggio nel corso della trilogia. Man mano che si prosegue nella lettura dell'intera trilogia il personaggio di Mal raggiunge il massimo dell'evoluzione caratteriale. Cresce diventando sempre più forte nei combattimenti, quando ci saranno, e utilizza il suo potere con controllo. E' molto ferreo anche dalpunto di vista sentimentale, fermo incondizionatamente ad aspettare Alina. Qui però ho trovato incongruenze che mi hanno innervosito. Fin dall'inizio questo personaggio ci viene presentato come uno sciupafemmine ma in realtà egli ci fa capire che ha sempre avuto un debole per Alina. Siamo seri? Però almeno da quando deciderà di rivelarsi mantiene la parola data.
Nikolaj. Il personaggione della trilogia. Ogni volta che compare lui tutto si ribalta e l'azione inizia a fluire. E' un personaggio molto deciso dal punto di vista caratteriale, cosciente della sua presenza scenica. In seguito a questa trilogia, da come ho letto, i prossimi libri saranno dedicati a lui e, sinceramente, non vedo l'ora di leggerli. Questo personaggio dovrà prendere decisioni importanti nel corso della sua vita che lo porteranno ad essere giudicato. Dal mio punto di vista ha scelto sempre nel giusto.
Oscuro. Personaggio fermo sulle sue convinzioni. Il classico cattivo della situazione che vuole tutto il potere per sé e governare su tutti affamato di potere com'è. Farà scempio di tutto e di tutti pur di arrivare al suo scopo. Anche questo personaggio ha una forte presenza scenica ma in questo terzo romanzo è poco presente ahimè.
Il worldbulding è ben dettagliato in questo terzo romanzo anche se non di rilievo. Alla fine non ci sono molte innovazioni ambientali rispetto ai fantasy a cui siamo abituati. Forte è l'influenza russa sull'intera ambientazione, cosa che si denota anche nel trailer della serie che sta per uscire per Netflix di cui trovate il video qui di seguito.
«Io... io non capisco la metà di quello che mi succede intorno. Non capisco le battute né i tramonti o le poesie, ma conosco il metallo.» Fletteva le dita in modo inconsapevole come se stesse fisicamente cercando di afferrare le parole. «La bellezza era la tua armatura. Qualcosa di fragile, tutta apparenza. Ma dentro di te? Dentro di te c’è l’acciaio. Coraggioso e indistruttibile. E non ha nessun bisogno di essere aggiustato.»
In conclusione. Questa trilogia mi è piaciuta ma non quanto mi aspettavo. Diciamo che ha deluso un po' le mie aspettative. Penso sia dovuto al fatto che risale a prima di "Sei di Corvi" che ho amato. Infatti in questa trilogia si denota che la scrittrice è alle prime armi anche se ha una bella padronanza della scrittura evocativa. A questo punto per chi volesse intraprendere la lettura Grishaverse, consiglio di partire da questa trilogia per poi passare alla duologia di "Sei di corvi" e apprezzare la crescita dell'autrice.
Giudizio: 3,5/4 su 5
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